Il Presidente del Parco Nazionale
di La Maddalena annuncia: “Eserciterò il
diritto di prelazione”.
Pecoraro Scanio: “Ora il Ministero dell’Ambiente, Governo,
Parlamento e Regione Sardegna si attivino”.
– L'Ente Parco
Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena eserciterà il diritto di prelazione
per acquistare l’Isola di Budelli. E’ quanto è emerso questa mattina in
occasione della conferenza stampa convocata dalla Fondazione UniVerde e
dall’Ente Parco di La Maddalena, in collaborazione con Change.org.
Alla
conferenza stampa sono intervenuti Alfonso
Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde e già Ministro
dell’Ambiente); Giuseppe Bonanno
(Presidente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena); Salvatore Barbera (Direttore Campagne
Change.org) con la partecipazione di Fulco
Pratesi (Presidente Onorario WWF Italia) e Jimmy Ghione (Inviato di Striscia la Notizia e Testimonial di
Obiettivo Terra 2013).
“La decisione del
Presidente del Parco di esercitare il diritto di prelazione è un importante
passo avanti. Ora il Ministero dell’Ambiente, il Governo, il Parlamento e la Regione
Sardegna si attivino” ha dichiarato il Presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro
Scanio. “Le risorse che dovrebbero
essere trovate per riportare l’isola di Budelli a essere bene comune sono
inferiori all’1% dei soldi spesi per il G8, mai avvenuto, della Maddalena. Non
riuscirci sarebbe una sconfitta dello Stato italiano”, ha concluso l’ex Ministro dell’Ambiente nonché promotore della
petizione lanciata su Change.org che ha raccolto oltre 56.000 adesioni in pochi
giorni per far sì che l’isola di Budelli torni a essere bene comune.
L’asta
fallimentare sull’isola di Budelli, promossa dal giudice delle esecuzioni
fallimentari del Tribunale di Tempio, si è chiusa lo scorso 1 ottobre con
l’aggiudicazione da parte del manager neozelandese Michael Harte. Meno di tre
milioni di euro la cifra di aggiudicazione per 160 ettari di paradiso
ambientale unico nel Mediterraneo, integralmente tutelato dai vincoli imposti
dall’Ente Parco.
"Sono sinceramente e piacevolmente sorpreso della
sollevazione popolare che si sta polarizzando intorno alla questione di
Budelli. Una presa di posizione che vuole e sollecita uno Stato che non può
abdicare al diritto/dovere di prendersi cura dei propri tesori”. ha commentato il Presidente del Parco di La Maddalena. “Questo non è un discorso ideologico ma ideale; non
siamo contro la proprietà privata né tanto meno contro il privato
che vuole partecipare alla tutela. Ho avuto modo di salutare
favorevolmente l'ingresso di Mr Harte nella scena italiana quale novità sia nei
modi di operare che in quello di esternare un sincero amore per la nostra
terra, ma lo Stato deve essere il regista. Il simbolo del parco, e perciò uno
dei simboli più importanti e apprezzati della Sardegna e dell'Italia, deve
divenire pubblico, deve essere tutelato da qualsiasi meccanismo legato
alle umane vicissitudini e non governato dalle volontà del singolo, per
quanto ora alte e meritorie. Se da questo dibattito scaturirà un'assunzione di
responsabilità politica tale da permettere al Parco di accedere a risorse, che
purtroppo non sono nelle attuali disponibilità, non esiterò un secondo a
esercitare il diritto di prelazione e aprire il dialogo con tutti quanti vorranno
partecipare alla conservazione e alla valorizzazione di questo angolo di
paradiso" – ha concluso il
Presidente Bonanno.
Forti le dichiarazioni del
Presidente Onorario del WWF Italia, Fulco Pratesi che ha affermato: “Ho aderito subito alla
petizione perché la questione è preoccupante. Ho anche proposto al WWF di
impegnarsi, come già avevamo fatto in passato quando proprio in Sardegna, nel
1985, riuscimmo a comprare una foresta di 3.000 ettari con i contributi di
tutt’Italia. È giusto continuare a raccogliere firme! In Sardegna ci sono state
troppe spese inutili e dannose, come il G8, e sono state introdotte industrie,
poi abbandonate. Troppi e gravi errori per cui gli isolani sono stati costretti
a seguire una politica industriale fallimentare, che non ha tutelato il loro
ambiente, unico al mondo. Non potevo non aderire a questo appello. È un impegno
nobilissimo e uno stimolo per il Parco di rendere questa proprietà un esempio
per tutte le altre isole”.
“La mobilitazione
lanciata su Change.org da Alfonso Pecoraro Scanio e l’immediata adesione di
decine di migliaia di persone - ha
dichiarato Salvatore Barbera, direttore delle campagne di Change.org - dimostra come la rete
sia estremamente sensibile a quelle azioni che puntano a difendere l’ambiente e
a preservare quel patrimonio naturalistico e culturale che fanno del nostro Paese
un luogo unico al mondo”.
Infine Jimmy Ghione ha
denunciato:
“Trovo sia scandaloso che siamo qui a discutere su una questione che dovrebbe
essere data per scontata e lo dico perché sguazzo negli scandali tutti i giorni
e vedo quanti miliardi di euro sono spesso buttati via. Dobbiamo fare tutti
qualcosa! Questa petizione è una straordinaria iniziativa per poterci tenere
stretta un’isola di una bellezza che toglie il fiato”.