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- “Il documento pubblicato dal sottoscritto
su Facebook recita testualmente: La disposizione è volta a modificare l’articolo
10 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3, al fine di ampliare
l’autonomia finanziaria attualmente riconosciuta dallo Statuto di autonomia alla
Regione Sardegna in materia di manovrabilità su tutti i tributi erariali per i
quali la normativa statale ne preveda la possibilità. In particolare, in
relazione ai predetti tributi, la modifica in esame introduce la facoltà per la
Regione di prevedere agevolazioni fiscali, esenzioni, detrazioni d’imposta,
deduzioni dalla base imponibile nonché di concedere contributi da utilizzare in
compensazione, a condizione che i relativi oneri rimangano a carico del bilancio
regionale. Inoltre, viene prevista la possibilità di variazione, entro i limiti
stabiliti dalla normativa statale, delle aliquote dei suddetti tributi, sia in
aumento che in diminuzione, fino ad eventuale azzeramento. Trattandosi di una
facoltà riconosciuta in capo alla Regione, alla modifica in esame non si
ascrivono effetti di carattere finanziario”. Lo precisa il presidente
Cappellacci in risposta alla polemica sollevata dall’on. Francesco Sanna. “Come
verificato da tutti coloro i quali hanno visualizzato l’immagine pubblicata, che
è sempre disponibile sulla mia pagina di Facebook, la Sardegna è esplicitamente
citata e chi ha manomesso gli atti si è scordato di rivedere la relazione
tecnica. L’arrampicata sugli specchi del parlamentare, la sua continua
diffusione di nuove versioni dei fatti, appare sempre più il sintomo di una
ricerca disperata di alibi. Da questo momento - ha aggiunto il presidente -
lascio l’on. Francesco Sanna alle sue mistificazioni e ai suoi trucchi
maldestri, degni di una delle più modeste performance del mago Casanova. Spero
solo che in quel di Roma - ha concluso Cappellacci - i passaggi di scolorina o
di bianchetto siano finiti".