Medici a confronto
sull’intervento di sostituzione della parte del ginocchio danneggiata
– Tutte le
domande, anche quelle “scottanti”, sulla Protesi totale al ginocchio: questo il
programma del meeting di Olbia, aperto agli addetti ai lavori.
“Abbiamo
voluto organizzare un incontro tra esperti, aperto al confronto, in cui gli
addetti ai lavori potranno esporre anche le proprie perplessità su procedure e
interventi effettuati”, spiega Peppino Mela,
direttore del reparto di Ortopedia dell’ospedale di Olbia, organizzatore
dell’evento formativo in programma giovedì
24 ottobre, alle ore 16.30, nella sala conferenze dell’Hotel Mercure di
Olbia.
“Tavola
rotondo. Domande scottanti sulla Protesi totale al ginocchio (Ptg)” è il titolo
della giornata di confronto che vede tra i relatori la presenza di Fabio Catani, del Policlinico
universitario di Modena, Francesco Bove,
primario del reparto di chirurgia ortopedica dell’ospedale dell’istituto Neurotraumatologico italiano (Ini) di
Grottaferrata a Roma, e Massimiliano
Salvi, professore associato dell’Università di Cagliari.
“L’intervento di Protesi totale al
ginocchio consiste nella sostituzione della parte danneggiata del ginocchio,
con una protesi composta da una parte metallica e una parte di polietilene. A
secondo dello stato del ginocchio il medico effettuerà una protesi
totale o parziale”, spiega
l’ortopedico della Asl di Olbia. “L’indicazione all’intervento viene valutata
da paziente a paziente, e varia dall’età, dal grado di attività e dallo stato
di salute generale. Un’attenta anamnesi che deve esser effettuata dallo
specialista e che spesso, proprio per la peculiarità dell’intervento, può
cambiare da ortopedico a ortopedico. Solitamente la chirurgia è indicata quando
i vari trattamenti conservativi (medicamenti, fisioterapia, infiltrazioni) non
permettono più di ridurre la sintomatologia dolorosa. Anche la tipologia della
protesi cambia da soggetto a soggetto, e sarà sempre lo specialista, anche in
questo caso, a scegliere il tipo di protesi più adatto per il caso specifico”.
“Interventi che richiedono una
preparazione e un potere decisionale tali che rendono fondamentale il
confronto. Tra i temi che verranno trattati nel meeting di Olbia ci sono le
differenze tra gli interventi ossei o dei tessuti molli; l’utilizzo di una
protesi son “piatto fisso” o “mobile”; la possibilità di “protesizzare” la
rotula. Un confronto che son certo sarà altamente costruttivo e ci consentirà
di riflettere sui trattamenti che vengono seguiti nelle nostre strutture”, conclude Mela.
La Asl di Olbia dal 2009 effettua interventi, tra i pochi in Italia, di
protesi su misura, delle realizzate per ogni paziente.