mercoledì 23 ottobre 2013

Olbia: meeting sulla Protesi totale del ginocchio


Medici a confronto sull’intervento di sostituzione della parte del ginocchio danneggiata

– Tutte le domande, anche quelle “scottanti”, sulla Protesi totale al ginocchio: questo il programma del meeting di Olbia, aperto agli addetti ai lavori.

“Abbiamo voluto organizzare un incontro tra esperti, aperto al confronto, in cui gli addetti ai lavori potranno esporre anche le proprie perplessità su procedure e interventi effettuati”, spiega Peppino Mela, direttore del reparto di Ortopedia dell’ospedale di Olbia, organizzatore dell’evento formativo in programma giovedì 24 ottobre, alle ore 16.30, nella sala conferenze dell’Hotel Mercure di Olbia.

“Tavola rotondo. Domande scottanti sulla Protesi totale al ginocchio (Ptg)” è il titolo della giornata di confronto che vede tra i relatori la presenza di Fabio Catani, del Policlinico universitario di Modena, Francesco Bove, primario del reparto di chirurgia ortopedica dell’ospedale dell’istituto Neurotraumatologico italiano (Ini) di Grottaferrata a Roma, e Massimiliano Salvi, professore associato dell’Università di Cagliari.

“L’intervento di Protesi totale al ginocchio consiste nella sostituzione della parte danneggiata del ginocchio, con una protesi composta da una parte metallica e una parte di polietilene. A secondo dello stato del ginocchio il medico effettuerà una protesi totale o parziale”, spiega l’ortopedico della Asl di Olbia.L’indicazione all’intervento viene valutata da paziente a paziente, e varia dall’età, dal grado di attività e dallo stato di salute generale. Un’attenta anamnesi che deve esser effettuata dallo specialista e che spesso, proprio per la peculiarità dell’intervento, può cambiare da ortopedico a ortopedico. Solitamente la chirurgia è indicata quando i vari trattamenti conservativi (medicamenti, fisioterapia, infiltrazioni) non permettono più di ridurre la sintomatologia dolorosa. Anche la tipologia della protesi cambia da soggetto a soggetto, e sarà sempre lo specialista, anche in questo caso, a scegliere il tipo di protesi più adatto per il caso specifico”.
“Interventi che richiedono una preparazione e un potere decisionale tali che rendono fondamentale il confronto. Tra i temi che verranno trattati nel meeting di Olbia ci sono le differenze tra gli interventi ossei o dei tessuti molli; l’utilizzo di una protesi son “piatto fisso” o “mobile”; la possibilità di “protesizzare” la rotula. Un confronto che son certo sarà altamente costruttivo e ci consentirà di riflettere sui trattamenti che vengono seguiti nelle nostre strutture”, conclude Mela.


La Asl di Olbia dal 2009 effettua interventi, tra i pochi in Italia, di protesi su misura, delle realizzate per ogni paziente.

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