giovedì 10 ottobre 2013

Richiesta incontro e proclamazione stato di agitazione



A seguito dell'incontro tenutosi il 26/09 u.s. presso la sede SAREMAR alla presenza del Dott. Cogoni dell'assessorato trasporti per la discussione degli orari di lavoro sulla tratta La Maddalena / Palau, avendo rigettato la proposta di effettuare 8 corse consecutive, 8,5 ore e 34 manovre senza interruzioni, in data 03/10 ci è stata presentata nuova proposta con la previsione di allungamento di 1 ora di un turno di lavoro, giustificata dalla interruzione di 2 ore, anziché 1 ora, per la consumazione del pranzo.

Proposta che riteniamo irricevibile e inattuabile per i seguenti motivi:

1) - Le navi SAREMAR effettuano "servizio giornaliero in navigazione" e il personale svolge la sua attività per tutto l'arco di impiego della nave nella giornata, senza rimpiazzo
2) - Per sosta pranzo si è sempre inteso 1 ora compresa fra le 11.00 e le 14.00, contrattualmente e per consuetudine
3) - La direttiva 2003/88/CE definisce tempo di lavoro "il periodo durante il quale il lavoratore è al lavoro, a disposizione del datore di lavoro e nell'esercizio delle sue attività ovvero delle sue funzioni" e prevede che ogni lavoratore possa beneficiare di "un tempo di pausa per un lavoro giornaliero superiore a 6 ore", definisce il concetto di riposo sufficiente: "il fatto che i lavoratori dispongano di periodi di riposo regolari....... che siano sufficientemente lunghi e continui al fine di evitare che i lavoratori non si feriscano o feriscano i loro colleghi o altre persone, nonchè per evitare che vi siano conseguenze nocive per la loro salute a breve o a più lungo termine, determinate da fatica o da altri ritmi irregolari di lavoro"
4) – La direttiva 2009/13/CE raccomanda l’adozione e l’efficace attuazione e promozione di politiche di sicurezza e salute sul lavoro e di programmi sulle navi battenti la bandiera dello Stato membro, inclusa la valutazione del rischio,......
5) - La direttiva 1999/63/CE art. 2 "requisiti minimi" recita: 1) gli stati membri possono mantenere o introdurre disposizioni più favorevoli di quelle previste dalla presente direttiva (escludendo di fatto che si possano adottare disposizioni meno favorevoli e più penalizzanti); 2) L'adozione delle disposizioni della presente direttiva non costituisce in nessun caso un motivo sufficiente per giustificare una riduzione del livello generale di protezione dei lavoratori nell'ambito coperto dalla stessa, .......

6) - Fino al 2006 con l'impiego di 2 equipaggi su ogni nave l'attività media giornaliera non superava le 10 ore con un beneficio economico a favore dei comandanti e direttori di macchina di circa 600 € mensili. Con l'introduzione dei nuovi turni di lavoro e l'impiego di 1 equipaggio per nave dal 2006 il carico di lavoro è aumentato del 50% e il trattamento economico dei comandanti e direttori di macchina si è ridotto della cifra di cui sopra, € 600 mensili.
Siamo fermamente favorevoli all'impiego della navi SAREMAR per un arco d'orario giornaliero che abbracci tutte le fasce orari, e quindi oltre le attuali coperture, purché il carico di lavoro giornaliero venga distribuito su più turni e con l'impiego di più equipaggi. E' pur vero che il lavoratore marittimo, atipico per eccellenza (tanto che neanche la legge 300, statuto dei lavoratori, lo tutela) viene derogato in maniera indefinita dalle direttive di cui sopra, ma è pur vero che esse introducono o ribadiscono dei concetti che non possono essere totalmente ignorati, anche e sopratutto in considerazione del "servizio giornaliero in navigazione" più simile a turni di lavoro di altri settori piuttosto che al turno di navigazione normalmente effettuato sulle navi con l'alternanza di turni di guardia di 4 o max 6 ore, e turni di riposo di 8 o min. 6 ore.

Per i motivi di cui sopra questa O.S. chiede incontro urgente all'Assessore Trasporti Regione Sardegna per definire gli orari di lavoro e di impiego del personale sulle navi SAREMAR, e nel contempo dichiara lo stato di agitazione e l'attivazione delle procedure di raffreddamento e conciliazione, riservandosi la dichiarazione dello sciopero ai sensi e nel rispetto della legge 146/90 e successive modifiche.

Distinti saluti

                                                                                                                                                                              USCLAC/UNCDIM/SMACD


                                                                          Il President
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