L’assessorato della Sanità, con la direzione delle Politiche sociali, sta dando costante e piena attuazione ai programmi “Ritornare a casa” e alle azioni previste dalla legge 162/98 per l’assistenza ai disabili gravi. Lo sottolinea la Regione rispondendo alla lettera inviata da Salvatore Usala, segretario del Comitato 16 novembre Onlus.L’assessorato precisa che si è proceduto secondo l'ordine di priorità, anche in relazione al numero degli utenti coinvolti, considerato che i piani aggiuntivi e straordinari di “Ritornare a casa”, che riguardano la maggior parte dei beneficiari, sono sempre garantiti dal Fondo nazionale per le non autosufficienze. Risulta, inoltre, in fase di attuazione l’estensione dell’assistenza alle 24 ore dei casi di estrema gravità con i 2 milioni e 227 mila euro circa, per i quali sono state già individuate le modalità operative per la presentazione dei progetti ed è pronta la delibera che sarà discussa nella prossima riunione della Giunta regionale.LEGGE 162. Ad ogni modo tutti gli interventi relativi all’attuazione della legge 162, relativamente al 2013 (36.609 progetti), sono stati coperti impegnando l’intero stanziamento di 104 milioni di euro di risorse regionali, recuperando inoltre 13 milioni 818mila euro di economie e i 656mila euro recuperati dal Fondo nazionale per le non autosufficienze. Questi impegni, soggetti al Patto di stabilità, sono stati liquidati nel limite del plafond attribuito, per 94,1 milioni di euro, mentre il resto verrà erogato non appena il sistema contabile regionale ultimerà le procedure di chiusura e riapertura di inizio anno.In relazione alla possibilità di spesa fuori Patto, a favore dei Comuni in difficoltà finanziarie è stato consentito l'utilizzo di circa 8 milioni di euro del Fondo sanitario, per la copertura della quota comunale dei progetti ordinari di “Ritornare a casa”, in modo da evitare ogni blocco dei pagamenti.
“RITORNARE A CASA”. Relativamente a questo programma (2.245 progetti finanziati, ognuno con importi che variano da 47 mila a 58mila euro) sono stati impegnati i 20 milioni di euro che garantiscono i progetti ordinari (stanziamento regionale), più sono state recuperate economie pari a 6 milioni di euro. A valere sul Fondo nazionale, secondo quanto previsto dalla delibera 33/31 dell’8 agosto scorso, sono stati impegnati 3,197 milioni per la copertura dei progetti straordinari e aggiuntivi “Ritornare a casa”; 2 milioni per il potenziamento della rete per la presa in carico dei soggetti non autosufficienti (Pua, Punto unico accesso, e Uvt, unità di valutazione tecnica); 2,228 milioni per l’estensione dell’assistenza di 24 ore per i disabili gravissimi. Gli interventi che incidono sul Fondo nazionale sono stati concordati con il ministero competente. Per il programma “Ritornare a casa” restano dunque da liquidare circa 6 milioni di euro a fronte di un importo complessivo di oltre 32 milioni. (