I tempi in cui il 27 di ogni mese, che era il giorno della paga fissa sono terminati . Lo hanno capito in molti a La Maddalena , tanto che tutti avrebbero voluto cambiare quella mentalità per trasformare le attività verso il turismo , quel turismo che doveva sostituire la dipartita degli americani , l’alleggerimento della presenza dei militari , per sfociare poi in direzione di quelle che e rano le intenzioni di Berlusconi e Bertolaso che avevano promesso il cambiamento epocale verso il turismo vero . Turismo che però ancora non decolla per le difficoltà economiche che si sono verificate in questi anni e quindi in crisi per il quale nessuno fa nulla per agevolarlo . Lo ha messo in evidenza Enza Di Magli un’operatrice turistica che da molti anni sta tentando di far avvicinare la gente a La Maddalena , ma non riesce , proprio perché manca la cultura del turismo quello che porta gente e fa girare il denaro . I fatti le danno ragione . Infatti durante il ponte di aprile –maggio si sono riversati nell’isola centinaia di turisti con pulman al seguito che però si sono trovati a disagio per la disorganizzazione che regna nell’isola . << Quattro pullman con al seguito un nutrito numero di turisti provenienti dalla Germania ed Inghilterra non sono riusciti a fare shopping perché il mezzo ha dovuto sostare lontano dal centro storico con l’impossibilità , quindi ,di poterci arrivare per le compere .>> Non è solo questo che lamentano i turisti ed in particolare gli autisti dei pullman che sono terrorizzati quando fermano il mezzo in Piazza Umberto I . <<Ci dicono che non possiamo sostare e di cercarci un altro posto , ma non ci dicono dove possiamo fermarci . A bordo abbiamo anche persone anziane che avrebbero voluto fare un giro in città e ,quale posto migliore se non il centro , dove però è impossibile sostare . >> Sarebbe il caso replica Enza Di Magli che l’amministrazione decida di scegliere un sito dove si possano parcheggiare i pullman per permettere ai turisti poi di girovagare liberamente , senza il pensiero di rientrare a bordo in affanno . Solo cosi il turismo si può portare avanti , ma se si va sempre su questa linea , oltre le spese della traversata se si aggiungono anche queste difficoltà , chi verrà mai piu nell’isola : ? >> In questo modo si dice no a quel turismo che potrebbe portare denaro liquido . Se in città diventa difficoltoso il parcheggio , non meno difficoltà ci sono quanto uno arriva nell’unico
museo di richiamo, quello di Caprera, dove è difficile parcheggiare e fare manovre per uscire con un auto , figurati con un pullman di 70 persone . Anche questo fa parte del turismo , quello non a parole , ma con i fatti che purtroppo mancano :Peone