mercoledì 11 dicembre 2013

Finanziaria. Cappellacci-Zedda: Azioni proposte ritenute prioritarie dai sardi ma evidentemente non dal centrosinistra

 

“E’ giusto che l’opposizione faccia il suo lavoro presentando gli emendamenti e siamo ben felici che, per il bene della Sardegna, condivida la linea dettata dalla maggioranza. Gli ennesimi annunci ad alto tasso demagogico di ripulitura del bilancio non sono altro che una ripresa di quanto più volte ribadito in tutte le audizioni in Commissione Bilancio dalla Giunta e cioè che sarebbero state riviste, compatibilmente con i vincoli del Patto di Stabilità, le integrazioni sui capitoli cosiddetti a “zero” compatibilmente con le altre risorse obbligatorie. Abbiamo sempre sottolineato che è una Finanziaria migliorabile e siamo i primi che quotidianamente lavoriamo alacremente sugli emendamenti in tal senso”. E’ quanto affermato dal presidente della Regione Ugo Cappellacci e dall'assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, replicando alle opposizioni sulla Legge di Bilancio 2014. “Abbiamo presentato una Finanziaria di rilancio per il sistema economico e di contrasto alla crisi che porterà benefici e soluzioni ai problemi delle famiglie, delle imprese e degli enti locali – hanno ripreso presidente e assessore - la discussione nel merito ci risulta che sino ad oggi sia sempre stata affrontata all'interno dell’Aula e non attraverso dichiarazioni mediatiche da campagna elettorale. Oltre ad aver confermato la riduzione dell’Irap, abbiamo puntato su azioni prioritarie che vedono le risorse concentrate sul Fondo per l’occupazione con 45 milioni, su quello per lo sviluppo e la competitività con 60 milioni, su quello per la non autosufficienza con 203 milioni, sul Fondo Unico per gli enti locali con 580 milioni, sulla compartecipazione alla Programmazione Comunitaria 2014-2020 con 30 milioni, sul Fondo per le Università con 22 milioni. Dal recupero delle risorse a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione che prevede 1 miliardo e 203 milioni, stiamo destinando, in particolare, 335 milioni per interventi di viabilità, 243 milioni per le strutture sanitarie, 147 milioni per l’edilizia universitaria, 130 milioni per lo sviluppo locale, 121 milioni per il settore idrico integrato, 107 per le bonifiche e assetto idrogeologico, e ancora 58 milioni per aeroporti e porti, 31 milioni per gli edifici scolastici e 18 milioni per l’impiantistica sportiva. Azioni prioritarie ritenute tali dai sardi ma evidentemente non dal centrosinistra”.

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