: A RISCHIO SISTEMA
SANITARIO E CURE PRIMARIE PER PAZIENTI SARDI
“La bocciatura del disegno di legge
sull’equilibrio del servizio sanitario regionale mette a rischio l’intero
sistema delle cure primarie in Sardegna, ovvero i Livelli essenziali di
assistenza. Dopo tutto il lavoro, le interlocuzioni e le battaglie di questi
mesi in Conferenza delle Regioni e Stato-Regioni, questa battuta d'arresto può
essere controproducente. Mi appello al senso di responsabilità di tutti i
consiglieri affinché nella prossima seduta dell'Assemblea si riporti in Aula il
testo. Ricordo che il Consiglio aveva preso un impegno, conseguente al taglio
dell’Irap che comunque non sarebbe dovuto andare a discapito della sanità”. Lo
dichiara l’assessore Simona De Francisci, che ha espresso preoccupazione e
stupore in merito al pronunciamento di oggi da parte dell’Assemblea
legislativa.
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"Il voto del Consiglio è sovrano, ma chi oggi ha votato contro il disegno di
legge ieri accusava la Giunta di voler chiudere i piccoli ospedali: bene, coloro
sappiano che è il loro “no” a metterne a rischio l’esistenza, anche perché tra
le conseguenze della bocciatura vi è l'azzeramento di tutti gli atti aziendali
delle Asl che dovranno essere riformulati, perchè con le attuali risorse
finanziarie non sono sostenibili economicamente. Insomma, qui è a rischio il
sistema sanitario sardo nel suo complesso: ospedali, reparti, Asl, cure,
tutto”.
L’assessore poi sottolinea come le risorse necessarie al finanziamento inserite nel disegno di legge fossero disponibili perché generate dai risparmi degli assessorati a seguito dei blocchi di spesa imposti dal Patto di stabilità. Risorse inoltre che sarebbero state tra l'altro utili a garantire alle Aziende sanitarie la liquidità necessaria al pagamento dei debiti commerciali. Dopo il voto di oggi, se non verrà posto rimedio con urgenza, viene dunque messo in ginocchio l’intero sistema legato alla sanità, Asl e indotto, perché impedisce alle aziende di procedere ai pagamento in tempi stretti.
L’assessore poi sottolinea come le risorse necessarie al finanziamento inserite nel disegno di legge fossero disponibili perché generate dai risparmi degli assessorati a seguito dei blocchi di spesa imposti dal Patto di stabilità. Risorse inoltre che sarebbero state tra l'altro utili a garantire alle Aziende sanitarie la liquidità necessaria al pagamento dei debiti commerciali. Dopo il voto di oggi, se non verrà posto rimedio con urgenza, viene dunque messo in ginocchio l’intero sistema legato alla sanità, Asl e indotto, perché impedisce alle aziende di procedere ai pagamento in tempi stretti.