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– Apprezziamo
la forza e la determinazione con le quali Francesca Barracciu difende il
risultato delle primarie sarde, rispetto ai tentativi di chi, disattendendo la
volontà popolare, pretende di determinare il candidato alla presidenza della
Regione con accordi tra segreterie di partito o di palazzo. La conferma delle
indicazioni delle primarie, insieme con l’autonomia e il coraggio che dimostra
Francesca Barracciu, rappresentano un dato politico di assoluta rilevanza e un
fatto per certi versi storico. Mai, infatti, il candidato governatore di uno dei
principali schieramenti del bipolarismo italiano è stato deciso soltanto in
Sardegna e con la partecipazione di oltre cinquantamila sardi. Un’autentica
prova di autonomia e libertà nelle scelte che è evidente trova ancora resistenze
e timori in alcuni settori della politica sarda nei quali, insieme con un
latente pregiudizio su una candidatura al femminile per la guida della Regione
sembrano riemergere la nostalgia dei diktat e antichi rigurgiti tipici delle
“conventio ad excludendum”. Anche per queste ragioni auspichiamo una proficua
definizione dell’intesa programmatica tra il Psd’Az e la coalizione guidata da
Francesca Barracciu, certi che alla Sardegna serva una nuova stagiona politica,
un nuovo governo e una Regione nuova che sappia affrontare le emergenze e
restituire ai sardi la speranza.