– È stato presentato , nell’Aula magna della Cittadella universitaria di Monserrato, il programma di cooperazione transfrontaliera ENI CBC Bacino del Mediterraneo, di cui la Regione Autonoma della Sardegna ricopre il ruolo di Autorità di Gestione anche per il periodo 2014 -2020. All’iniziativa, organizzata dalla Presidenza della Regione Sardegna in collaborazione con gli Uffici dell’Autorità di Gestione e l’Università degli Studi di Cagliari, ha partecipato il presidente Francesco Pigliaru assieme a Maria Del Zompo, rettore dell'Università degli Studi di Cagliari, e ai rappresentanti dell'Autorità di Gestione del Programma ENI CBC Med 2014 – 2020 coordinati dal direttore Anna Catte. "Creare sinergie e partenariati territoriali per lavorare insieme alimenta un clima di fiducia reciproca tra le diverse sponde del Mediterraneo e contribuisce a migliorare le politiche pubbliche in settori strategici per lo sviluppo delle realtà locali”, ha detto Francesco Pigliaru nel suo intervento. “Uniti possiamo essere più forti e conquistare spazi per i nostri prodotti nei grandi mercati, con vantaggio di tutti. In questo particolare momento, poi, la cooperazione è un tassello fondamentale nel sostegno dei processi democratici di paesi che si trovano in situazioni difficili. È un impegno di cui siamo profondamente convinti", ha sottolineato il Presidente, ricordando che la Sardegna è anche coordinatrice delle regioni italiane per la cooperazione internazionale nell’ambito della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. "In questo ruolo abbiamo guidato a marzo la missione in Tunisia, trovando un paese con una classe dirigente coraggiosa, deciso ad avanzare nel percorso democratico. La loro forza, come la nostra, sono i giovani - ha concluso Francesco Pigliaru - e per questo è importantissimo lavorare, tra scuole, su progetti di apprendimento cooperativo. Se l'istruzione è importantissima in ogni processo di crescita, è essenziale per conquistare un futuro di democrazia e sviluppo”. In videoconferenza, è intervenuto inoltre il referente della Direzione Unione Europea del Ministero degli Affari Esteri che ha fornito un contributo sulla politica di prossimità portata avanti dal governo nazionale. Oltre all'illustrazione delle caratteristiche del nuovo programma internazionale, sono stati realizzati 4 workshop di approfondimento ognuno per ogni obiettivo del Programma.
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