Sono stati ultimati nei giorni scorsi i lavori effettuati dall’Ente Parco a tutela del sistema dunale della Spiaggia del Relitto (Cala Andreani) sull’Isola di Capera: realizzati basso impatto sia per la tipologia dei materiali prescelti, sia per gli la valenza estetica e paesaggistica, le strutture posizionate sono simili a quelle inaugurate l’anno scorso a Bassa Trinita (Cala Maiore) nel 2011 – che si erano configurate in assoluto come il primo intervento nell’area protetta finalizzato al ripristino di aree a rischio di degrado ambientale – e a quello della Provincia di Olbia-Tempio in località Due Mari.
Le opere – conformi alle indicazioni fornite dal Piano paesistico regionale e a norma con tutte le direttive disposte dall’Unione europea in materia di tutela del territorio – sono volte alla tutela ambientale dei siti e alla riduzione del forte impatto che la presenza degli esseri umani determina sul complesso delle dune, rispondendo alle necessità di tutela e valorizzazione delle specificità ambientali, senza tuttavia limitare il pubblico uso del mare o creare ostacoli per la balneazione.
In particolare l’intervento del Parco – che intende anche razionalizzare l’uso degli spazi e delle aree, incanalando il calpestio dei fruitori dell’arenile – ha lo scopo di indurre la rinaturalizzazione spontanea del sistema dunale grazie al posizionamento di passerelle sospese e ad alcuni accorgimenti tecnici nella realizzazione degli interventi.
I lavori alla Spiaggia del Relitto, la cui progettazione e direzione dei lavori sono state dal personale dell’Ufficio tecnico dell’Ente Parco, sono stati realizzati in continuità con gli impegni già assunti dall’organismo di gestione dell’area protetta l’anno scorso per la protezione dei sistemi dunali.
Grazie all’arretramento delle attività economiche in zona non dunale, in accordo con i titolari della concessione, è stato possibile restituire maggiore dignità sia alle attività di carattere economico che erano svolte sull’arenile sia all’ambiente. La nuova organizzazione dei flussi permette infatti da un lato di rendere agevole l’ingresso per le persone, normodotate e con diversi tipi di disabilità, e dall’altro sia di tutelare efficacemente le dune già esistenti, sia di permetterne la ricostituzione nelle parti degradate dell’arenile, dove fino all’anno scorso erano collocate le strutture per i servizi di ristoro. Proprio in tali punti della spiaggia, per favorire il processo di rinaturalizzazione e per migliorare i risultati dell’intervento del Parco, è previsto il posizionamento di sistemi di “incannucciate”, ossia piccole barriere che permettono la deposizione della sabbia.
Il nuovo aspetto della Spiaggia del Relitto, grazie al positivo impatto dei lavori svolti sul paesaggio e sull’ambiente dell’area, ha già avuto un riscontro assai positivo da parte dei fruitori della zona. L’Ente Parco auspica anche che sia possibile individuare, d’intesa con l’amministrazione comunale, nuove modalità per garantire la discesa nei pressi delle passerelle alle persone con mobilità ridotta, pur sottolineando la necessità di mantenere il divieto di sosta per qualsiasi mezzo a motore, al fine di non vanificare l’operazione di restauro ambientale e al contempo di scongiurare qualsiasi rischio d’incendio.