martedì 10 luglio 2012

GIU' LE MANI DALLE NOSTRE RADICI”


Dopo l’’ordinanza del sindaco Angelo Comiti, la n. 5 del 2 maggio 2012, che dispone le estumulazioni ordinarie di salme nei Colombari n. 1 – 2 – 3 del lato sud del Cimitero , non si sono rivoltati  soltanto i morti ,ma anche i vivi tra cui Reazione giovanile  che non ci sta a profanare cosi tante  tombe  tanto che si fa sentire con un comunicato stampa all’interno del quale denunciano 
il conseguente smantellamento dei tiretti del muro più antico del camposanto, testimoni di un'arte funeraria tradizionale e monumentale della nostra isola.
<<Un attacco alla nostra storia, ai discendenti ed ai credenti che sommano all’Aldilà il “plusvalore” di una sorta di alleanza fra Dio che regala il “dopo” e gli uomini che regalano la memoria.
Un provvedimento che va a fendere quel legame vivo, culturale, storico e naturale che i maddalenini hanno con le proprie memorie e il proprio territorio.>>
Se verrà eseguita – scrivono- la disposizione dell'ordinanza molti uomini e donne verranno defraudati del diritto di essere pianti e pregati di conseguenza coloro che sono sopravvissuti alla fine della persona cara, perderanno il diritto di prendersi cura della memoria di chi se n’è andato. 
Negli storici colombari 1-2-3 ci sono molti nomi illustri che sopravviveranno ugualmente a questo atto poichè difficilmente verranno dimenticati per le loro gesta ma è agli altri, alla gente comune, ai buoni di spirito, che dobbiamo rivolgere la nostra attenzione svolgendo un'opera di sensibilizzazione rivolta ai cittadini, agli educatori, insegnanti, operatori sociali e studiosi al fine di manifestare per impedire questo provvedimento dai risvolti deleteri per le nostre radici.
Il nostro appello alla cittadinanza è di mantenere vivo e trasmettere nei giovani l’amore per la città, per i propri avi, per il patrimonio monumentale e collettivo esaltato come irrinunciabile valore del cittadino.
Il decorso dei termini previsti dalla legge per l'estumulazione non può, a nostro avviso, far passare in secondo piano la memoria dei defunti e la grandezza dell'arte funeraria locale.
Noi di Reazione giovanile fino a ieri eravamo preoccupati per il nostro futuro, oggi, dopo aver appreso i contenuti di questa ordinanza, siamo preoccupati anche per il nostro passato.
Non ci arrenderemo e protesteremo affinchè non si ripeta l'errore del 1948, quando con la demolizione del cimitero antico si è distrutta una gran parte della storia isolana.

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