giovedì 26 luglio 2012

Paola Petri ha presentato l'opera del marito regista Elio Petri

Paola Petri a La Maddalena per ricordare Elio.
Novità della nona edizione de La Valigia dell’Attore sono gli incontri con gli ospiti – attori, registi ed autori - che si svolgono nel corso della mattinata (dalle 10, 30 alle 13.00 fino a sabato 28 luglio) negli spazi appena restaurati degli ex Magazzini Ilva affacciati sul porto di Cala Gavetta.  Qui è allestita inoltre una mostra che raccoglie le fotografie di scena dei suoi quattro film interpretati da Gian Maria Volonté: immagini che appartengono alla collezione del Museo Nazionale del Cinema di Torino.  Ieri è stata la volta di Paola Petri che ha voluto ricordare la grandiosa e troppo spesso  dimenticata opera del marito regista Elio Petri.
La proiezione dell’appassionante documentario “Elio Petri. Appunti su un autore” curato da tre giovani registi (Federico Bacci, Nicola Guarnirei e Stefano Leone) ha restituito al pubblico presente in sala numeroso, un ritratto che rende giustizia ad uno dei più coraggiosi e geniali registi del Novecento.
Si chiede Paola Petri, produttrice del documentario – perché, opere cinematografiche di tale spessore culturale, come lo erano anche quelle di Germi e di molti altri, vengano così presto dimenticate dai più, eluse dalla distribuzione o dai palinsesti televisivi. A favore spesso di  programmazioni che non hanno capacità di incidere sulle coscienze individuali e collettive, né sulle emozioni profonde.
In particolare, i film di Elio Petri hanno affrontato ogni volta verità, quand’anche non gradevoli e che il potere non amava evidenziare. Eppure, si tratta di un cinema che ha fatto la storia stessa del cinema e a cui il mondo continua a riferirsi come imprescindibile cifra stilistica e come esempio di impegno culturale. Film come A ciascuno il suo o Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (che nel 1971 vinse il Premio Oscar) o Todo Modo (che sarà proiettato sabato sera 28 luglio a I Colmi) sono pellicole tutt’ora celebrate nell’ambito di manifestazioni internazionali.
Nel corso dell’incontro, alcuni dei giovani aspiranti attori che nei giorni scorsi hanno partecipato al Laboratorio sulle tecniche d’attore tenuto da Pierfrancesco Favino, si sono detti conoscitori appassionati del grande regista scomparso e questo fa certo sperare che le nuove generazioni riscoprano a poco a poco quello che non può essere perduto. Peone




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