A partire dai primi di giugno, proseguendo per tutto il mese di luglio, l’Ente Parco, in collaborazione con il Comune di La Maddalena, ha avviato le proprie attività di pulizia degli arenili e sentieri di accesso alle spiagge nell’ambito dell’apposito progetto finanziato dalla Provincia Olbia-Tempio e dallo stesso organismo di gestione dell’area protetta. L’obiettivo congiunto è l’effettuazione di interventi specifici per tutelare gli habitat protetti dell’Arcipelago e, allo stesso tempo, contribuire in modo significativo al decoro delle isole.
Il personale dell’Ente Parco sta effettuando operazioni di pulizia concentrandosi principalmente sulle isole maggiori: i tre operai assunti dal Parco si preoccupano di eliminare non solo i rifiuti “spiaggiati” dagli arenili ma anche l’immondizia presente in tutte le aree sensibili limitrofe quali il sottobosco, i sentieri di accesso e le aree parcheggio, anch’esse spesso sottoposte ad elevati flussi turistici e quindi a situazioni di abbandono di rifiuti potenzialmente dannose per gli habitat.
Le aree già oggetto di intervento da parte del personale del Parco sono: a Caprera Cala Portese e Cala Andreani, ad inclusione della Spiaggia del relitto; a Maddalena la zona di Cala Spalmatore denominata “Costone”, l’area di Cala Lunga e le zone limitrofe. Le attività di pulizia delle spiagge dell’isola madre e di ripristino delle situazioni di maggior degrado proseguiranno anche nelle prossime settimane. Le operazioni svolte dal Parco non possono certamente essere considerate esaustive, sia perché l’Ente non ha una diretta competenza in tema di raccolta di rifiuti, sia perché le risorse che arrivano sono appena sufficienti: l’Arcipelago conta infatti circa 180 chilometri di coste, pari a un decimo dell’estensione costiera della Sardegna, e a differenza di altre zone della Sardegna e d’Italia, le sue coste sono costantemente sferzate dal vento e delle correnti marine, che finiscono per depositare costantemente, per tutto l’anno, rifiuti sulle spiagge.
La brochure informativa “Spiagge pulite”, stampata anche quest’anno dal Parco, ricorda che anche la più piccola delle disattenzioni può infatti procurare all’ambiente un danno durevole: molti rifiuti, soprattutto quelli a base di vetro o plastica, impiegano migliaia d’anni per portare a termine il processo di biodegradazione. Una volta abbandonati, questi rifiuti si trasformano in eredità pesantissime per l’ambiente costiero e, nel corso del tempo, il loro accumulo determina l’alterazione del paesaggio. Mantenere le spiagge pulite è l’unico comportamento in grado di garantire, a noi stessi e agli altri, di godere del mare nel modo più piacevole possibile. All’interno della brochure sono disponibili alcune informazioni di sintesi sulla nuova isola ecologica per diportisti a Cala Gavetta e sulla Posidonia oceanica depositata a riva, un rifiuto speciale che nonostante l’aspetto e l’odore a volte sgradevole riveste un’importante funzione nella protezione delle spiagge limitando il fenomeno dell’erosione.
Nei mesi di luglio e agosto, infine, l’Ente Parco organizzerà giornate ecologiche a tema che coinvolgeranno anche i turisti presenti in spiaggia, occasioni in cui l’Ente Parco può sensibilizzare i fruitori del territorio in modo attivo e diretto e momenti di aggregazione sociale in cui ciascun individuo può impegnarsi in un’azione di responsabilità cittadina di grande valore.
Ai visitatori dell’Arcipelago l’Ente Parco ricorda che nel Comune di La Maddalena si effettua la raccolta differenziata porta a porta secondo una calendario suddiviso per giorni e zone dell’intero Comune. Informazioni ulteriori possono essere richieste all’isola ecologica situata in zona Vaticano, località Moneta, presso la quale è comunque possibile conferire dal lunedì al sabato i propri rifiuti.