Si chiude con un risultato storico il 2013
del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena presieduto da Giuseppe
Bonanno e diretto da Ciro Pignatelli. L’obiettivo raggiunto, strappato con
tenacia e con un lungo lavoro di mediazione intensificatosi in particolare
negli ultimi mesi dell’anno è stato la possibilità di ottenere le risorse
finanziarie da parte del Governo per acquisire al patrimonio pubblico l’Isola
di Budelli esercitando il diritto di prelazione a chiusura dell’asta
fallimentare che lo scorso ottobre ha visto il neozelandese Michael Harte
diventare proprietario dell’isola. In questi giorni gli ultimi passaggi
amministrativi di una procedura che vedrà l’isola simbolo del Mediterraneo
diventare un patrimonio collettivo a vantaggio dell’intera comunità maddalenina
e dei suoi ospiti. Un doveroso ringraziamento va ai centomila firmatari della
petizione promossa da Change.org e all’ex Ministro Alfonso Pecoraro Scanio che
ha animato l'iniziativa e a Sinistra ecologia e libertà che ha presentato
l'emendamento chiave insieme tutte le forze politiche che, in maniera pressoché
trasversale hanno sostenuto l'iniziativa.
Un anno di intense attività dal
punto di vista scientifico, culturale e nell’ambito della tutela ambientale che
ha visto impegnato l’Ente Parco nel tentativo di diversificare i settori
d’intervento provando a dare risposte in linea con le finalità istitutive anche rispetto alle drammatiche esigenze
occupazionali che attraversano l’intero paese e che colpiscono duramente La
Maddalena. Fondamentali, nell’ambito delle attività dell’Ente deve essere
considerato anche in prospettiva di medio periodo l’allestimento e
l’inaugurazione del “GaribaldiLab” – laboratorio degli oli essenziali, il
completamento dei lavori all’interno del CEA – Centro di educazione ambientale
del Parco a Stagnali sull’isola di Caprera e in chiave di diversificazione e
destagionalizzazione dell’offerta turistica: l’organizzazione della “Settimana
del Parco” e le giornate di “Operazione Thalassa” che hanno fatto da sfondo
alle attività di carattere più prettamente scientifico promosse sul campo con i
monitoraggi a terra e mare e le campagne per l’eradicazione degli ibridi di
cinghialexmaiale sulle isole di Caprera e di La Maddalena.
Affiancata all’attività
amministrativa ordinaria dell’Ente guidato a partire dal mese di Maggio dal
Direttore Ciro Pignatelli le iniziative realizzate nell’ambito della
progettazione europea. Fiore all’occhiello delle attività del Parco l’oramai
istituito GECT- PMIBB Parco Marino Internazionale delle Bocche di Bonifacio che
si appresta a nominare il comitato scientifico altamente qualificato, a questo
si affiancano i progetti NOSTRA Network Of STRAits (per la valorizzazione degli
stretti marini presenti all’interno dell’UE), il progetto MEDUSE rivolto alla
valorizzazione della conoscenza delle aree marine protette attraverso la
ricerca e l’innovazione scientifica e tecnologica e a quello SHARKLIFE per la
tutela dei pesci cartilaginei presenti nel Mediterraneo.
Nel corso del 2014 l’Ente Parco dovrà perseguire 4 macro-obiettivi che
sono fondamentali per la realizzazione compiuta e il consolidamento dei risultati
ottenuti negli anni precedenti. I 4 obiettivi riguardano la valorizzazione
delle risorse umane presenti all’interno dell’Ente, il consolidamento delle
strutture fisiche del Parco, l’approfondimento della conoscenza del territorio attraverso
la ricerca scientifica e il processo di internazionalizzazione del Parco. Per
le assunzioni, annualità 2013, sono stati utilizzati fondi per due milioni di
euro tra contratti a tempo indeterminato, determinato e collaborazioni su fondi
a valere da trasferimenti dello Stato ma sopratutto fondi derivanti da progetti
comunitari, regionali e fondi straordinari su progetti nazionali. Anche per
l’annualità 2014 verrà riconfermato l'impegno di 2 milione di euro per il
personale. L’anno 2013 ha visto il varo
del Piano di razionalizzazione dei beni
immobili e degli spazi demaniali in uso governativo al Ministero dell’Ambiente,
strumento di gestione e ottimizzazione delle risorse che si è rilevato avere un
impatto positivo nella razionalizzazione non solo degli spazi ma, soprattutto,
delle attività dell’Ente.
Per l’anno 2014 sarà necessario implementare le attività del laboratorio
“Garibaldi-Lab” con lo studio relativo all’allevamento e valorizzazione ai fini
cosmetici e scientifici delle spugne mediterranee. Ai fini di implementazione e
ottimizzazione degli spazi del CEA si prevede, per il prossimo anno la
riorganizzazione del capannone dedicato al “laboratorio della conoscenza” con
allestimento dell’area dedicata al primo
intervento sulla fauna in difficoltà e allocazione, nello stesso spazio, delle
attività relative al monitoraggio ambientale. A questo proposito l’Ente Parco
procederà a spostare le attività del Centro di ricerca delfini all’interno di
questo nuovo spazio dedicato alla ricerca e al monitoraggio che sarà denominato
Centro operativo per il Piano di Utilizzo e Monitoraggio Ambientale. L’Ente
Parco proprio in queste settimane sta avviando una convenzione con l’A.I.A.B –
Associazione italiana agricoltura biologica per la realizzazione,
organizzazione e gestione di un “Centro esperienziale” presso il CEA.
Il Cea
– Centro di educazione ambientale del Parco sull’isola di Caprera è lo spazio
fisico intono al quale si intende proseguire a caratterizzare l’attività di
promozione e di educazione ambientale del Parco. Con i suoi quasi 4000 mila
visitatori, concentrati in particolare durante la stagione estiva, i Musei del
Parco: “Museo Geomineralogico” e “Museo del mare e delle tradizioni
marinaresche” rappresentano una risorsa qualificante per il Parco e per l’offerta
turistica del territorio. Particolarmente significativa è stata la stagione di
animazione durante i mesi di Agosto e Settembre collegata alla manifestazione
“Discover Park”: un totale di 450
ospiti hanno scelto di scoprire l’Arcipelago
attraverso i suoi percorsi naturalistici, storici, culturali e
gastronomici: una sfida in crescendo che ha qualificato l’offerta turistica del
territorio. Il tentativo da parte dell’Ente di provare a raccordare
armonizzandole in un’unica proposta diverse risorse presenti in particolare
sull’isola di Caprera: “Sentieri del gusto”, “Compendio Garibaldino”,
“Memoriale Garibaldi” è risultato positivo e significativo per le prospettive
future e che si ripeterà anche per la prossima stagione.
Importanti i numeri relativi alle presenze di imbarcazioni a mare
autorizzate durante il 2013. Nel corso dell’anno sono stati rilasciati dall’Ente Parco 12.563 autorizzazioni, di cui 8385 i
permessi elaborati direttamente dagli uffici dell’Ente, 7484 rilasciati dagli agenti di riscossione via mare - 892
all'Ufficio relazioni con il pubblico, 256
via web e 1617 tramite le strutture
convenzionate. Chiaramente le presenze sono concentrate dal 1 maggio al 31
Ottobre sul totale complessivo di 12.563 autorizzazioni ben 12.501 sono
relative a questi mesi; 7.766 autorizzazioni sono state emesse per imbarcazioni
a motore e 4735 invece per imbarcazioni a vela.
Per l’anno 2014 si deve procedere con maggior impegno e determinazione
alla verifica, controllo e monitoraggio degli impatti ambientali attraverso
un’implementazione e maggior strutturazione del Piano di Utilizzo e
Monitoraggio Ambientale. Piano di
Utilizzo e Monitoraggio Ambientale (PUMA), avviato nel 2013 e redatto
congiuntamente dall’ufficio ambiente e dall’ufficio tecnico, obiettivo dell’anno
2014 è quello di uscire dalla fase di sperimentazione per entrare in una fase
di codificazione puntuale tale da renderlo strumento di gestione e supporto
sistematico alle decisioni assunte dall’Ente.
Qualificante dal punto di vista della
ricerca scientifica è stato il lavoro realizzato nell’ambito del POR FESR –
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, progetto cofinanziato dall’Unione Europea
– La Sardegna cresce con l’Europa, “Monitoraggio dello stato di conservazione
degli habitat e delle specie delle Direttive habitat e uccelli” realizzato
nelle aree SIC e ZPS ricadenti all’interno del perimetro del Parco con una
verifica dello stato della prateria di Posidonia oceanica, dello stato delle
colonie di uccelli marini nidificanti: Marangone dal ciuffo, Berta maggiore,
Berta minore, Gabbiano corso e i dati relativi al censimento di Silene velutina
realizzati dal personale dell’Ufficio ambiente dell’Ente Parco. Il progetto
oltre che i monitoraggio sul campo, ha visto la realizzazione della cartografia
aggiornata degli habitat e delle specie animali e vegetali oltre che
l’aggiornamento del sistema informativo SIRA, Sistema Informativo Ambientale
Regionale nato con l’obiettivo di diffondere l’informazione ambientale sia nei
diversi livelli della Pubblica Amministrazione sia per diverse categorie di
soggetti privati con la creazione di un’unica gestione della banca dati di
informazioni ambientali.