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- "É un altro passo in avanti, nel segno
del Piano Sulcis ed é anche la dimostrazione che, laddove le istituzioni
collaborano lealmente, si possono raggiungere risultati ambiziosi". Lo ha
dichiarato il presidente Ugo Cappellacci, dopo la pubblicazione sul sito del
Ministero dello Sviluppo Economico e nei prossimi giorni sulla Gazzetta
Ufficiale del bando relativo alla Zona Franca Urbana del Sulcis.
"La
fiscalità di vantaggio - prosegue Cappellacci - é lo strumento che
nell'immediato può dare un impulso positivo alle nostra economia e rendere più
competitivo per creare nuova e impresa e nuovo lavoro un territorio
particolarmente provato dalla crisi e da scelte poco lungimiranti del passato.
Quella del Sulcis deve essere intesa come una prima tappa verso il grande
obiettivo della nostra isola: la zona franca integrale. Il Governo - evidenzia
il presidente - deve prendere in considerazione con la dovuta attenzione la
situazione di svantaggio in cui versa la nostra terra per via della oggettiva
condizione di insularità, pronunciarsi e fare propria in Europa la nostra
richiesta. La zona franca può rendere la Sardegna il ' ponte' d'Italia e
d'Europa sul Mediterraneo: per questo sussiste altresì un forte interesse
nazionale, non solo regionale, ad attuarla. Ed é altresì uno strumento che, a
differenza dei famigerati contributi 'a pioggia', premia chi fa impresa e
produce lavoro e non i 'prenditori' che un tempo sbarcavano nell'isola con le
loro valigette con animo predatorio e, dopo aver sfruttato le risorse,
ripartivano lasciando alle loro spalle danni ambientali e disoccupazione. Alla
luce degli ultimi eventi calamitosi - ha aggiunto Cappellacci- chiederemo che il
Governo preveda altresì l'estensione della ZFU, analogamente a quanto avvenuto
per l'Aquila, anche per i Comuni colpiti dall'alluvione di Novembre. Anche
questo sarebbe un segnale importante ed un'apertura verso un obiettivo che per
noi resta irrinunciabile e sul quale insistiamo con tutte le nostre forze,
perché é un nostro diritto: la zona franca della Sardegna e delle sue isola".
"É la battaglia - ha concluso il presidente - di un'isola che non chiede misure assistenziali, ma strumenti adeguati per poter camminare con le proprie forze e per dare luogo ad un nuovo inizio per la nostra economia, che porti impresa e lavoro nel rispetto dei valori della nostra terra".
"É la battaglia - ha concluso il presidente - di un'isola che non chiede misure assistenziali, ma strumenti adeguati per poter camminare con le proprie forze e per dare luogo ad un nuovo inizio per la nostra economia, che porti impresa e lavoro nel rispetto dei valori della nostra terra".