venerdì 21 giugno 2013

Critiche ai lavori eseguiti durante il Workshop a Caprera


 

 Hanno  destato molte  critiche ed anche meraviglia le installazioni  che sono state fatte nell’isola di Caprera da un gruppo di 60 giovani architetti provenienti da tutto il mondo . L’iniziativa eseguita durante il ‘Workshop di Architettura del Paesaggio’ promossa dall’associazione Landworks Sardinia  che prevedeva , a loro giudizio , installazioni  di oggetti in alcuni punti dell’isola di Caprera che  dovevano essere di notevole importanza artistica , si è invece tramutata in rabbia polemica  da parte  di molti  cittadini che  pensavano fosse cosa  diversa . Cosi  non lo è stato , vedere seggiolini , prima verdi perché provenienti dal palazzetto dello sport  di via La Marmora , e poi rossi fissati con dei bulloni nelle case matte  di Poggio Baccà e addirittura uno fissato ad uno spunzone di pietra  con cemento , ha fatto trasalire un po’ tutti , anche perché a Caprera  , come del resto all’interno del parco , non si può toccare nulla . Ed allora la domanda  , se uno di noi dovesse fare una cosa del genere , il minimo che può capitare è che  ti arrivi la forestale  e ti contesta quello che hai fatto .Invece , ai giovani e bravi architetti , questo è stato permesso perché <<le installazioni sono concepite per sorprendere e non andrebbero paragonate alla normale attività di fruizione di un territorio. Non si tratta di consentire a qualcuno di commettere ‘scempi’ che in realtà non sono mai avvenuti, ma di intervenire con messaggi visivi effimeri e al contempo vistosi, concepiti proprio per essere facilmente rimossi senza lasciare alcun segno.>>Il parco , in una nota , si defila  dalle responsabilità che  gli vengono indirizzate perchè <<
In merito alla presenza delle installazioni “artistiche effimere” sull’Isola di Caprera che destano critiche e opinioni contrastanti e non sempre benevole da parte della comunità, occorre chiarire che l’ente parco, come pure il comune e la regione Sardegna hanno fornito esclusivamente supporto logistico all’iniziativa, promossa dall’associazione Landworks, limitandosi a garantire ospitalità presso il CEA – Centro di educazione ambientale del Parco a Stagnali ai sessanta giovani architetti provenienti da diversi continenti. L’Ente Parco non è stato coinvolto nel merito dell’attività didattica proposta nel corso dello stage curato dalla stessa associazione e non è mai intervenuto nei contenuti “artistici” dell’iniziativa.  Nei prossimi giorni, l’Ufficio tecnico e l’Ufficio ambiente dell’Ente svolgeranno un sopraluogo per verificare la compatibilità delle installazioni realizzate con l’ambiente e l’equilibrio ecologico degli allestimenti e saranno valutate le eventuali iniziative da adottare.Peone






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