Quanto
accade in questi giorni a Ottana, Lei, Bolotana, Silanus, Villasor, testimonia
l’inevitabile conclusione della storia di Abbanoa che va verso il fallimento
totale con danni, disagi e costi enormi per l’intera comunità sarda. Una
conclusione da tempo prevista ed annunciata, ma sempre rifiutata con fastidio
da chi l’idromostro l’ha voluto, l’ha difeso,
l’ha amministrato e lo amministra. Abbanoa va chiusa, non si può
continuare a credere che potrà rimettersi in sesto: non esistono possibilità perché ciò possa accadere. Lo hanno dimostrato gli
studi: la sua dimensione non risponde ai criteri di ottimalità ed è quindi
troppo grande per poter essere
efficiente e per poter garantire un servizio a costi equi. E’ da sconsiderati pensare di risolvere il tutto aumentando il
costo dell’acqua o trasferendo ad Abbanoa ingenti risorse pubbliche: i debiti continueranno ad aumentare e così
l’inefficienza. E’ irresponsabile far
finta di niente e giocare a
nascondersi: Abbanoa è un problema
enorme, rappresentato oltre che dai quotidiani disagi ai quali vengono
sottoposte migliaia di cittadini sardi, dal miliardo di euro che si abbatterà
come uno tsunami sulle già deboli casse pubbliche della Sardegna. Siamo
difronte ad un altro ritardo del Consiglio Regionale che non vuole occuparsi
della questione che invece merita uno studio
profondo per arrivare a soluzioni vere e durature.