Da leggere attentamente
Grazie ad
una donazione di privati la Asl di Olbia ha potuto ammodernare una parte delle
apparecchiature elettromedicali dell’ospedale Paolo Merlo di La Maddalena: tra
la strumentazione di ultima generazione acquistata, c’è anche un sistema Holter
della pressione arteriosa per effettuare gli elettrocardiogrammi dinamici: il
nuovo apparecchio è stato installato e collaudato nel mese di settembre 2011.
Il reparto,
da allora, aveva quindi due apparecchi, per effettuare gli Holter, sino a
quando, nel mese di aprile 2013, il vecchio Holter è stato posto “fuori uso”,
per l’impossibilità di trovare sul mercato i pezzi sostitutivi.
Non risulta
però alla Direzione aziendale che a la Maddalena non fosse possibile fare gli
Holter. “Avendo appreso la notizia dall’Amministrazione comunale e dagli organi
di informazione che non è possibile sottoporsi ad un Elettrocardiogramma a La
Maddalena, la Direzione dell’Azienda sta effettuando degli accertamenti per
capire quali siano le spiegazioni, posto che risulta che l’apparecchiatura
donata risulta perfettamente funzionante”, aggiunge il manager.
Soddisfatto
delle risposte ottenute dal manager, il primo cittadino ha avanzato una
richiesta: “Le chiedo di esercitare una funzione di sorveglianza e ad estendere
agli operatori sanitari un richiamo alla responsabilità su quello che deve
essere il loro operato. Per questo vi proponiamo un Accordo di programma per
cercare, tutti insieme, di migliorare la qualità del Servizio sanitario offerto
in quest’Isola”, ha detto Comiti; all’incontro era presente anche il presidente
della Commissione della Sanità, Luca Nieddu, e diversi assessori.
“Ci rendiamo
disponibili con le comunità per discutere di sanità, andando anche a rimodulare
l’offerta dei servizi erogati, nell’intento di non creare gap tra un territorio
e l’altro, ma il tutto nel rispetto delle norma
Sono stati
numerosi i temi affrontati:
- Residenze sanitarie assistenziali (RSA).
La città di
La Maddalena ha potuto godere, grazie alla legge sugli interventi di edilizia
sanitaria, di prevenzione e di assistenza, finanziati dalla legge 11 marzo
1988, n. 67, art. 20, di un finanziamento destinato alla costruzione di una
struttura Socio-Sanitaria. Terminati i lavori, l’Azienda Sanitaria ha fatto
tutto il possibile per affidare in gestione la struttura residenziale, “che
però deve rispondere, così come le altre strutture presenti nel territorio
regionale e provinciale, alle leggi del mercato”, ha spiegato il manager della
Asl di Olbia Giovanni Antonio Fadda. Nel mese di gennaio 2011, la Asl di Olbia
ha espletato l’iter della gara d’appalto per la gestione delle Rsa di Olbia e
di La Maddalena: la gara d’appalto, però, è andata deserta. A questa, è poi
seguita una trattativa privata; ma la
cooperativa non ha presentato una offerta accettabile per la gestione della
struttura di La Maddalena. “Nessuna difficoltà a “bandire una gara d’appalto”,
come invece sostengono le associazioni, semplicemente nessun privato ha
ritenuto la struttura maddalenina economicamente interessante. Nell’intento di
non vanificare l’esistenza di quella struttura, l’Azienda Sanitaria gallurese
ha stabilito di crearvi un polo
Sanitario, andando ad accentrarvi i servizi sanitari, prima erogati in edifici
in locazione”.
La
destinazione d’uso della struttura costruita in località Padule è di tipo
Socio-Sanitario, “per questo non è stato richiesto il cambio di destinazione
d’uso”; gli ambulatori che vi sono stati attivati sono di natura
“socio-sanitaria” pertanto, da un punto di vista edilizio, “non risulta mutata
la destinazione d’uso prevista”.
La Asl di
Olbia, facendo riferimento all’art. 20 della Legge 241/90, in data 16.01.2013
ha presentato istanza all’amministrazione comunale di variazione della
Convenzione siglata in data 26.05.2005, di “Concessione di diritto di superficie”,
attraverso la quale il Comune di La Maddalena, ha concesso alla Asl di Olbia il
diritto di superficie, gratuito, dell’area di Padule, vincolando questa
concessione all’apertura di una Rsa ed eventuali altri usi, preventivamente
autorizzati. L’Azienda sanitaria, vista l’impossibilità di gestire la
struttura, sia direttamente che attraverso un privato, con l’istanza del
16.01.2013, ha richiesto all’Ente di autorizzare l’utilizzo dell’immobili per
attività socio-sanitaria.
“Non essendo
pervenuto entro 30 giorni il diniego da parte dell’amministrazione comunale,
sulla richiesta del 16 gennaio si è formato il “silenzio assenso”, previsto
dalla legge. Per questo motivo la struttura di Padule accoglie alcuni servizi
socio-sanitari; con questo trasferimento l’Azienda sanitaria va a risparmiare
in locazioni, evitando che la stessa rimanesse inutilizzata”. tive”, La somma
di 1.465.156 € si inserisce all’interno del Programma operativo regionale del
Fondo europeo di sviluppo regionale (Por Fesr), che consentirà al Paolo Merlo
di diventare una struttura “energicamente virtuosa” raggiungendo la “classe
energetica A”, riducendo di un quarto i costi per il riscaldamento della
struttura (attualmente l’ospedale di La Maddalena è inserito in classe F).
Parliamo quindi di miglioramento dei luoghi di lavoro per i dipendenti, e dei
locali dove vengono erogati i servizi all’utenza, e contestualmente, riduzione
dei costi legati al riscaldamento e illuminazione dell’edificio.
In merito ai
finanziamenti destinati alle Piccole Isole, è stato detto: “Nonostante questa
Azienda conosca bene la normativa nazionale per la tutela delle strutture
sanitarie che insistono nelle Isole Minori, si rammenta che, come più volte
ricordato, questa Azienda gestisce con il bilancio corrente e senza alcun
finanziamento ad hoc l’ospedale di La Maddalena. ha concluso Fadda.