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Il Commissario delegato per l’emergenza alluvione, Giorgio Cicalò, ha presieduto
una riunione operativa per fare il punto su procedure, tempi, spese eleggibili
che potrebbe coprire il Fondo Sociale dell’Unione Europea (FSUE). Si tratta –
come ha spiegato il direttore generale della Presidenza della Regione, Gabriella
Massidda – di uno strumento che interviene in caso di catastrofi naturali di
grandi proporzioni che colpiscono un Paese. In circostanze eccezionali e in
presenza di condizioni specifiche può essere fornito aiuto anche a una regione
colpita da una catastrofe straordinaria, qualora si sia abbattuta sulla maggior
parte della popolazione, con durature e profonde ripercussioni sulle condizioni
di vita dei cittadini e sulla stabilità economica della regione stessa. In questa ottica
il presidente della Regione, Ugo Cappellacci - impegnato oggi in una serie di
sopralluoghi in alcuni dei paesi del nuorese danneggiati dalla furia di
Cleopatra – ha incaricato gli uffici di prendere contatto con la segreteria del
commissario Johannes Hahn, responsabile per
le politiche regionali, per invitarlo a fare un sopralluogo in
Sardegna..
Il
Fondo Sociale prevede che la domanda di contributo, che deve essere inoltrata
dal governo nazionale, pervenga
alla Commissione entro 10 settimane a partire dal primo danno subito (in questo
caso entro il 3 febbraio 2014) . Il FSUE – che integra la spesa pubblica –
interviene per il ripristino immediato di una serie di infrastrutture e impianti
(elettricità, rete idrica e fognaria, trasporti, telecomunicazioni, sanità e
istruzione), per la messa a disposizione di alloggi temporanei e organizzazione
dei servizi di soccorso destinati a soddisfare le necessità immediate della
popolazione, per la ripulitura delle zone danneggiate e per misure di
prevenzione per proteggere il patrimonio culturale. Il Fondo si limita ai danni
non assicurabili e non copre le perdite subite da soggetti privati. Non sono
inoltre ammissibili ai finanziamenti del FSUE le azioni a lungo termine
(ricostruzione, riconversione economica, prevenzione), per le quali si può
ricorrere Fondi strutturali e al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale