giovedì 28 novembre 2013

Una nuova casa per le mamme e i neonati, alle 8 di lunedì 2 dicembre apre il Blocco Q

Il direttore generale dell’Aou di Cagliari, Ennio Filigheddu: un successo di tutta l’azienda. Il direttore sanitario, Roberto Sequi: reparto all’avanguardia nell’Isola. Il direttore amministrativo, Piero Tamponi: rinnovamento decisivo.
Il direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica, Gian Benedetto Melis: una sfida importante per tutta la sanità sarda
. Quella di lunedì 2 dicembre sarà una data da ricordare per l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari: apre finalmente il nuovo reparto di Ginecologia e Ostetricia del Blocco Q al Policlinico di Monserrato. Il vecchio reparto del San Giovanni di Dio chiude i battenti e si trasferisce nel nuovo edificio, moderno nella struttura e all’avanguardia dal punto di vista delle tecnologie. Ad attenderlo c’è la modernissima Terapia intensiva neonatale e la Puericultura.

I tempi. Ormai è tutto pronto, l’Aou sta ultimando gli ultimi particolari tecnici. Sino alle 7.59 di lunedì 2 dicembre i ricoveri routinari e le urgenze saranno accettate al San Giovanni di Dio. Un minuto  dopo, alle 8, si cambia, questa volta definitivamente: tutti i ricoveri, sia routinari sia le urgenze saranno effettuati nella struttura del Policlinico e cesserà del tutto l’attività di ricovero della Clinica Ostetrica e Ginecologica del San Giovanni di Dio. Questo significa che le autorità e i servizi sanitari sparsi nel territorio dalle 8 dovranno inviare i ricoveri solo ed esclusivamente al Blocco Q.  Cambia tutto anche per le attività ambulatoriali. Le prenotazioni tramite Cup che saranno effettuate da lunedì, saranno indirizzate tutte al Policlinico.
 Per non ingenerare confusione tra le pazienti, è bene chiarire che chi ha già una prenotazione per il San Giovanni di Dio e non è stato avvertito della modifica della struttura accettante si rivolgerà ancora al presidio ospedaliero di via Ospedale e dunque non dovrà recarsi al Policlinico.
Il trasferimento della struttura e delle attività comporterà un grande sforzo di medici, infermieri, degli operatori sanitari della Clinica Ostetrica e Ginecologica ma anche di tutta l’Aou. Per garantire che tutto avvenga senza disagi e in assoluta sicurezza, per tutta la giornata saranno attive due equipe in contemporanea, una al San Giovanni e l’altra al Policlinico.

La struttura, Sei sale parto (una anche con la vasca per la nascita in acqua) più una attrezzata per i casi più delicati, 36 posti letto per le degenze e quattro in day hospital e un organico di 150 operatori tra medici, ostetriche, infermieri e oss: questo in numeri il nuovo reparto del Policlinico, che va ad arricchire l’offerta di quella che ormai è di certo la più importane struttura sanitaria della Sardegna.

I vertici aziendali. Grande soddisfazione del direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Ennio Filigheddu: “Esattamente come per Terapia intensiva neonatale e puericultura offriamo ai sardi una qualità sanitaria ai vertici assoluti nel campo medico”. Il direttore generale dell'Aou di Cagliari, spiega che "il trasferimento non è solo importante per il reparto di Ginecologia e Ostetricia ma anche per tutta la sanità sarda. Un passo decisivo per il Policlinico che diventa sempre più un ospedale centrale e che nei prossimi tempi si arricchirà di nuove specialità, con un offerta sanitaria unica in tutta la Sardegna, in sintonia con i brillanti risultati conseguiti nel campo accademico da tutta l’azienda". Per il direttore sanitario, Roberto Sequi, "si tratta di un'operazione importante, grazie anche al grande lavoro e alla dedizione di tutto il personale dell'Aou. Dal punto di vista sanitario è stato fatto uno sforzo incredibile. Davvero ora la sanità è più vicino e al servizio del cittadino". Anche il direttore amministrativo Piero Tamponi è soddisfatto. "L'impegno di tutta la Aou per il miglioramento strutturale e infrastrutturale - spiega - è tutto teso a migliorare la qualità e l'offerta sanitaria, nel segno del rinnovamento".

Il direttore della Clinica. Raggiante il direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica, Gian Benedetto Melis. "Finalmente si parte - dice - stiamo lavorando a questo progetto da un anno e ora finalmente ne vediamo i frutti". Melis coccola quella che considera una sua creatura. "Rimanendo in tema - scherza il direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica - l'apertura è stato un parto con una gestazione difficile e complessa. Ma il reparto che nasce il 2 dicembre è non solo forte ma meraviglioso in tutti i suoi aspetti. Per la Clinica si tratta di un giorno importantissimo. E lo sarà ancora di più per le future mamme e i bambini che nasceranno in questa struttura moderna e accogliente. All'avanguardia in tutto il panorama sanitario europeo".
Il trasferimento, avvenuto dopo 150 Anni di attività del San Giovanni, cambia radicalmente le prospettive di accoglienza delle donne che vogliono partorire in questo nuovo reparto. “Da un lato – spiega Melis -  ci si sposta dal centro della città, problematico per le difficoltà di parcheggio e il traffico. Dall’altro l’edificio del San Giovanni non consentiva più una buona accoglienza dei pazienti e l'umanizzazione delle cure”.

Sicurezza, modernità e standard altissimi. La nuova sede della clinica ostetrica di Cagliari, invece, conserverà la sicurezza delle cure con lo stesso personale di indubbia capacità ma con un impianto logistico unico per modernità, umanizzazione, accoglienza e d organizzazione . Sei sale parto con sala operatoria interna iper tecnologica e monitoraggio elettronico costante delle condizioni materne e fetali. Senza considerare il collegamento diretto con la terapia intensiva neonatale, già all'avanguardia ma nella nuova sede, a contatto di porta e quindi di immediato accesso al momento del bisogno. Non è un caso, spiegano in Clinica, che il reparto si chiami centro nascita di secondo livello, nomenclatura assegnata solo ai centri nascita che superano i mille parti e che posseggono al loro interno la terapia intensiva del neonato, caratteristica unica nel sud Sardegna.  Senza considerare i vantaggi logistici e i grandi parcheggi.


“L'equipe – spiegano Melis e Sequi – è capace di garantire una qualità di nascite fra le più sicure al mondo, ha a sua disposizione spazi grandi e umanizzati con la cromo e l'aroma terapia, La qualità delle cure è garantita inoltre dalla ricerca che nella clinica ostetrica dell'università di Cagliari è da oltre vent'anni ai vertici internazionali, nazionali e sardi. Tutti i pazienti, non solo ostetrici, troveranno nel Policlinico eccellenze non solo ipotetiche e basate sul passa parola, ma documentate dai risultati clinici richiesti dalle più importanti riviste scientifiche. Solo in questo modo l'utente può essere in grado di scegliere dove curarsi e partorire, non solo dalle voci di corridoio, ma dagli obbiettivi riscontri sui siti di ricerca scientifica che,soli, sono in grado di informare il paziente sulla modernità delle cure cui viene sottoposto. Quindi un passaggio epocale che consente anche ai sardi di godere delle più prestigiose tecnologie e delle cure più aggiornate”. Traguardi raggiungibili anche grazie, conclude Melis, alla disponibilità dei vertici dell'università, del Rettore,  della politica regionale  e dell’assessore alla Sanità Simona De Francisci”.

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