Il direttore
generale dell’Aou di Cagliari, Ennio Filigheddu: un successo di tutta l’azienda.
Il direttore sanitario, Roberto Sequi: reparto all’avanguardia nell’Isola. Il
direttore amministrativo, Piero Tamponi: rinnovamento decisivo.
Il direttore
della Clinica Ostetrica e Ginecologica, Gian Benedetto Melis: una sfida
importante per tutta la sanità sarda
. Quella di lunedì
2 dicembre sarà una data da ricordare per l’Azienda ospedaliero universitaria di
Cagliari: apre finalmente il nuovo reparto di Ginecologia e Ostetricia del
Blocco Q al Policlinico di Monserrato. Il vecchio reparto del San Giovanni di
Dio chiude i battenti e si trasferisce nel nuovo edificio, moderno nella
struttura e all’avanguardia dal punto di vista delle tecnologie. Ad attenderlo
c’è la modernissima Terapia intensiva neonatale e la Puericultura.
I
tempi. Ormai è tutto
pronto, l’Aou sta ultimando gli ultimi particolari tecnici. Sino alle 7.59 di
lunedì 2 dicembre i ricoveri routinari e le urgenze saranno accettate al San
Giovanni di Dio. Un minuto dopo, alle 8, si cambia, questa volta
definitivamente: tutti i ricoveri, sia routinari sia le urgenze saranno
effettuati nella struttura del Policlinico e cesserà del tutto l’attività di
ricovero della Clinica Ostetrica e Ginecologica del San Giovanni di Dio. Questo
significa che le autorità e i servizi sanitari sparsi nel territorio dalle 8
dovranno inviare i ricoveri solo ed esclusivamente al Blocco Q. Cambia tutto
anche per le attività ambulatoriali. Le prenotazioni tramite Cup che saranno
effettuate da lunedì, saranno indirizzate tutte al Policlinico.
Per non
ingenerare confusione tra le pazienti, è bene chiarire che chi ha già una
prenotazione per il San Giovanni di Dio e non è stato avvertito della modifica
della struttura accettante si rivolgerà ancora al presidio ospedaliero di via
Ospedale e dunque non dovrà recarsi al Policlinico.
Il trasferimento
della struttura e delle attività comporterà un grande sforzo di medici,
infermieri, degli operatori sanitari della Clinica Ostetrica e Ginecologica ma
anche di tutta l’Aou. Per garantire che tutto avvenga senza disagi e in assoluta
sicurezza, per tutta la giornata saranno attive due equipe in contemporanea, una
al San Giovanni e l’altra al Policlinico.
La
struttura, Sei sale parto
(una anche con la vasca per la nascita in acqua) più una attrezzata per i casi
più delicati, 36 posti letto per le degenze e quattro in day hospital e un
organico di 150 operatori tra medici, ostetriche, infermieri e oss: questo in
numeri il nuovo reparto del Policlinico, che va ad arricchire l’offerta di
quella che ormai è di certo la più importane struttura sanitaria della
Sardegna.
I vertici
aziendali. Grande
soddisfazione del direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di
Cagliari, Ennio Filigheddu: “Esattamente come per Terapia intensiva neonatale e
puericultura offriamo ai sardi una qualità sanitaria ai vertici assoluti nel
campo medico”. Il direttore generale dell'Aou di Cagliari, spiega che "il
trasferimento non è solo importante per il reparto di Ginecologia e Ostetricia
ma anche per tutta la sanità sarda. Un passo decisivo per il Policlinico che
diventa sempre più un ospedale centrale e che nei prossimi tempi si arricchirà
di nuove specialità, con un offerta sanitaria unica in tutta la Sardegna, in
sintonia con i brillanti risultati conseguiti nel campo accademico da tutta
l’azienda". Per il direttore sanitario, Roberto Sequi, "si tratta di
un'operazione importante, grazie anche al grande lavoro e alla dedizione di
tutto il personale dell'Aou. Dal punto di vista sanitario è stato fatto uno
sforzo incredibile. Davvero ora la sanità è più vicino e al servizio del
cittadino". Anche il direttore amministrativo Piero Tamponi è soddisfatto.
"L'impegno di tutta la Aou per il miglioramento strutturale e infrastrutturale -
spiega - è tutto teso a migliorare la qualità e l'offerta sanitaria, nel segno
del rinnovamento".
Il direttore della
Clinica. Raggiante il
direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica, Gian Benedetto Melis.
"Finalmente si parte - dice - stiamo lavorando a questo progetto da un anno e
ora finalmente ne vediamo i frutti". Melis coccola quella che considera una sua
creatura. "Rimanendo in tema - scherza il direttore della Clinica Ostetrica e
Ginecologica - l'apertura è stato un parto con una gestazione difficile e
complessa. Ma il reparto che nasce il 2 dicembre è non solo forte ma
meraviglioso in tutti i suoi aspetti. Per la Clinica si tratta di un giorno
importantissimo. E lo sarà ancora di più per le future mamme e i bambini che
nasceranno in questa struttura moderna e accogliente. All'avanguardia in tutto
il panorama sanitario europeo".
Il trasferimento,
avvenuto dopo 150 Anni di attività del San Giovanni, cambia radicalmente le
prospettive di accoglienza delle donne che vogliono partorire in questo nuovo
reparto. “Da un lato – spiega Melis - ci si sposta dal centro della città,
problematico per le difficoltà di parcheggio e il traffico. Dall’altro
l’edificio del San Giovanni non consentiva più una buona accoglienza dei
pazienti e l'umanizzazione delle cure”.
Sicurezza,
modernità e standard altissimi. La nuova sede
della clinica ostetrica di Cagliari, invece, conserverà la sicurezza delle cure
con lo stesso personale di indubbia capacità ma con un impianto logistico unico
per modernità, umanizzazione, accoglienza e d organizzazione . Sei sale parto
con sala operatoria interna iper tecnologica e monitoraggio elettronico costante
delle condizioni materne e fetali. Senza considerare il collegamento diretto con
la terapia intensiva neonatale, già all'avanguardia ma nella nuova sede, a
contatto di porta e quindi di immediato accesso al momento del bisogno. Non è un
caso, spiegano in Clinica, che il reparto si chiami centro nascita di secondo
livello, nomenclatura assegnata solo ai centri nascita che superano i mille
parti e che posseggono al loro interno la terapia intensiva del neonato,
caratteristica unica nel sud Sardegna. Senza considerare i vantaggi logistici e
i grandi parcheggi.
“L'equipe –
spiegano Melis e Sequi – è capace di garantire una qualità di nascite fra le più
sicure al mondo, ha a sua disposizione spazi grandi e umanizzati con la cromo e
l'aroma terapia, La qualità delle cure è garantita inoltre dalla ricerca che
nella clinica ostetrica dell'università di Cagliari è da oltre vent'anni ai
vertici internazionali, nazionali e sardi. Tutti i pazienti, non solo ostetrici,
troveranno nel Policlinico eccellenze non solo ipotetiche e basate sul passa
parola, ma documentate dai risultati clinici richiesti dalle più importanti
riviste scientifiche. Solo in questo modo l'utente può essere in grado di
scegliere dove curarsi e partorire, non solo dalle voci di corridoio, ma dagli
obbiettivi riscontri sui siti di ricerca scientifica che,soli, sono in grado di
informare il paziente sulla modernità delle cure cui viene sottoposto. Quindi un
passaggio epocale che consente anche ai sardi di godere delle più prestigiose
tecnologie e delle cure più aggiornate”. Traguardi raggiungibili anche grazie,
conclude Melis, alla disponibilità dei vertici dell'università, del Rettore,
della politica regionale e dell’assessore alla Sanità Simona De
Francisci”.