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Il presidente della regione, Ugo Cappellacci, ha effettuato questa mattina
una serie di sopralluoghi in diverse località interessate dall'alluvione della
settimana scorsa. Durante la ricognizione a Palmas Arborea, Terralba e Uras, il
presidente ha incontrato i rispettivi primi cittadini. "In questo momento la
Regione intende essere vicina ai territori - ha dichiarato il presidente - per
un aggiornamento costante sulle operazioni in corso sia per le iniziative volte
a superare la fase di emergenza. Mercoledì - ha aggiunto il presidente, che
durante tutta la settimana é stato presente nelle aree colpite dall'alluvione -
terremo a Tramatza un incontro con tutti i sindaci dei Comuni colpiti
dall'alluvione per fare lo stato dell'arte e condividere le azioni da porre in
essere nell'immediato". In mattinata Cappellacci é altresì intervenuto al
convegno "Green economy per una crescita a impatto zero", dove ha sottolineato
la necessità di compiere scelte coraggiose e di rottura con il passato: "Si deve
parlare di più di quello che dobbiamo fare per affrontare i cambiamenti
climatici sia con decisioni che si prendono a livello istituzionale sia con le
scelte che devono entrare a far parte del quotidiano di ciascuno di noi. Si
tratta di azioni che devono contribuire ad un radicale cambiamento anche nel
tessuto produttivo: la riposta ai cambiamenti climatici richiede un cambiamento
di sistema e il coraggio di puntare su quei fattori di produzione che non sono
delocalizzabili: il nostro ambiente, il paesaggio, la storia e l'identità. La
nostra specialità può essere l'arma vincente per conquistare i mercati
globalizzati e fare impresa e creare lavoro nel rispetto dei latri valori. La
Regione, che guida anche la Commissione Ambiente e Cambiamenti Climatici del
Comitato delle Regioni UE ha compiuto scelte importanti non solo come
istituzione in sé, con una politica di acquisti "verdi" riconosciuta come
modello a livello nazionale, ma anche e soprattutto promuovendo con Sardegna
CO2.zero un'azione capillare nei territori, con la quale abbiamo sostenuto
comunità nella redazione dei piani di azione per l'energia sostenibile che
contengono progetti finanziabili idonei ad avviare capillarmente nei territori
un processo di cambiamento non più rinviabili. Occorre che tutti gli attori
siano orientati per favorire una riconversione del nostro sistema non solo dal
punto di vista economico, ma anche sotto l'aspetto sociale e culturale"