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in
occasione della rassegna cinematografica “VISIONI SOLIDALI - Associazioni al
cinema” nel luglio 2013 l’Associazione Ponti non muri ha presentato il
documentario “Inshallah,
Beijing!”
(“Se Dio Vuole, Pechino!”). Il
documentario affronta la tematica dello sport in Palestina… “Ghadir sogna che qualcuno le compri delle
scarpe da corsa. Nader si allena sperando che un missile non gli piova sulla
testa. Zakia non ottiene il permesso di allenarsi in una piscina in territorio
israeliano. Sono gli atleti della squadra olimpica palestinese che si allena a
Gerico per prendere parte alle Olimpiadi di Pechino del 2008. Inshallah, se Dio
vuole, perché molte difficoltà devono essere superate prima di arrivare in Cina.
La difficoltà più grande è rappresentata dal fatto di gareggiare per una nazione
che ancora non esiste, la Palestina, e che non ha i mezzi per supportare i
propri atleti. "Inshallah
Beijing!" è la storia della loro avventura olimpica”.
Dopo
aver proiettato "Inshallah
Beijing!" e
preso atto della realtà in esso raccontata, abbiamo deciso di contattare uno dei
nostri referenti a Gerico (Mohammed) per avere informazioni aggiornate sulla
situazione odierna dello sport in Palestina. Lui si è messo immediatamente in
moto e ha incontrato uno degli atleti di Gerico che e' apparso nel film, Maamun
Balo (atleta molto bravo che ha vinto diversi premi) e gli ha dato informazione
utili. Gli ha raccontato che quando nel 2008 hanno realizzato "Inshallah
Beijing!",
il 70% della nazionale palestinese di maratona proveniva da Gerico; vi sono due
società sportive che sostengono e organizzano attività sportive di diversi tipi,
ma visto che la maratona non e' uno sport molto diffuso in Palestina, hanno
molte difficoltà a trovare dei fondi. Inoltre è molto difficile trovare le
attrezzature sportive come scarpe e completino che non siano di scarsa qualità.
Il
gruppo, che fa parte della Società Nadi
Shabab Ariha ed è composto da 25 atleti, fra cui 10 ragazze, di età compresa
fra i 14 a 17 anni, si allena nelle strade di Gerico perché non ci sono piste adatte; le strade sono
asfaltate e le scarpe non li aiutano.
Il
loro allenatore attuale, Maumun Balo, ha raccontato che rispetto al 2008 la
situazione e' peggiorata per diversi motivi (politici e economici), ma
soprattutto dopo la morte del loro precedente allenatore (presente nel film) che
li sosteneva anche finanziariamente.
La
proposta del nostro amico Mohammed, che giriamo anche a Voi, è quella di provare
ad aiutare questi ragazzi: non
vogliamo inviare soldi ma procurargli scarpe e abbigliamento sportivo per
potersi allenare decentemente e partecipare alle diverse competizioni in maniera
più dignitosa: questo alzerebbe il loro morale, dandogli una spinta in più per
non cedere alle difficoltà della vita in Palestina.
Noi
abbiamo già contattato una Società sportiva che ci ha molto aiutato fornendoci
25 paia di scarpe professionali e 25 canotte tutte uguali per questa squadra
palestinese. Fatto 30 facciamo 31, vogliamo fornirgli anche i pantaloncini. Ci
volete aiutare?
Mettiamo
in vendita queste magliette “tecniche” (vedere le foto nel documento allegato) a
10 € l’una (più eventualmente 3 € di spese di spedizione).
Volete
aiutarci anche voi? Il ricavato verrà utilizzato per l’acquisto dei
pantaloncini!
Lavinia
Rosa
Associazione
Ponti non muri
Cell.
347 3418013