In
merito alle dichiarazioni rilasciate dal Presidente regionale dell’Enpa
Sardegna, Emanuele Deiana relative alla presenza di gatti sull’Isola di Caprera
occorre chiarire la natura della posizione assunta dall’Ente Parco rispetto ad
un problema che rischia di alterare, aggravandolo, il fragile equilibrio
ecologico dell’isola, già fortemente minato dalla presenza degli ibridi di cinghialexmaiale. Nessun atteggiamento
ne intento persecutorio nei confronti dei felini può essere attribuito al Parco
che sta cercando semplicemente di trovare e proporre agli enti competenti:
amministrazione comunale, A.s.l e Regione Sardegna una soluzione rispetto ad un
problema sul quale non sono attribuite competenze specifiche all’Ente Parco
come la lotta al randagismo. Non essendo riconosciuti dall’Amministrazione
comunale di La Maddalena i siti di ricovero di questi animali, individuati e
censiti dall’Ente Parco grazie ad una convenzione con la stessa “Enpa”, non possono
essere definite così come stabilito dalla legge: “colonie feline”. Le azioni e
gli investimenti promossi dal Parco, come la sterilizzazione dei gatti liberi,
evidenziano la volontà di una soluzione del problema, nella consapevolezza di
quanto la presenza di questi animali intervenga nell’equilibrio ecologico
dell’isola e nella tutela della fauna selvatica presente. La proposta inviata
all’Ispra per la realizzazione di un’area attrezzata da destinare ai felini è
orientata alla tutela di questi animali, alla salvaguardia dell’equilibrio
ecologico di Caprera e a un più decoroso sostegno a tante persone che trovano
nella cura di questi animali una forma di partecipazione attiva alla vita della
comunità.
«Sgomberiamo
subito il campo da ogni sospetto – commenta il Presidente del Parco Giuseppe
Bonanno –. Sono un amante dei gatti e personalmente ne ho adottato due
salvandoli dalla strada. La situazione che si è venuta a creare sull’isola di
Caprera non è più tollerabile. Prima di tutto non esiste nessuna colonia felina
come sostiene l’Enpa. Non c’è nessun atto adottato dall’amministrazione
comunale che identifichi aree destinate ai gatti. L’impegno del Parco per i
felini è sotto gli occhi di tutti. Nel nostro bilancio ci sono dei fondi per
comprare gli erogatori del cibo ed evitare la pratica barbara di lasciare
ovunque piatti, pentole, scatolette. Non è certo così che si onora la memoria
di Garibaldi e non è così che si tutela il benessere di questi animali e del
contesto ecologico all’interno del quale si inseriscono - L’Ente Parco fa
sapere il Presidente Bonanno ha mandato una nota all’Ispra e una al Comune -.
Ci siamo resi disponibili con l’amministrazione per realizzare a nostre spese l’infrastrutturazione
di un’area attrezzata per i felini. In alcuni di questi punti di alimentazione,
sono 67 in tutta La Maddalena – aggiunge –, si verificano episodi di
commensalità promiscua tra gatti, cinghiali, topi e gabbiani, con gravi
problemi di trasmissione di parassiti. In tutto ciò non c’è alcun rispetto per
gli animali. Quando si vogliono aiutare gli animali si aiutano tutti e non solo
quelli che ci stanno più simpatici. A Caprera esistono endemismi messi a
rischio dalla presenza di animali che per istinto cacciano tutto quello che si
muove. Persi quegli esemplari ad esempio di lucertole, non le abbiamo perse
solo noi come territorio ma il mondo intero perché la parola endemismo
significa proprio questo, ossia che esiste solo qui. Perciò più rispetto per
tutti gli animali e non solo quelli a noi più cari».