venerdì 15 novembre 2013

Installazioni effimere: dibattito all’ex Ilva


L’incontro dibattito promosso dall’associazione culturale “Landworks”,  "LandWorks tra Arte e 
Natura? catalizzatore del dibattito sulla valorizzazione paesistico-ambientale" è stata l’occasione 
per chiarire responsabilità e competenze di ciascuno dei soggetti coinvolti in merito alla vicenda 
che ha animato il dibattito in seno alla comunità maddalenina rispetto al posizionamento di 
“installazioni effimere” realizzate in diversi siti dell’Isola di Caprera dalla stessa associazione nel 
corso del workshop tenuto lo scorso mese di giugno.
 Scarsa la partecipazione di pubblico in sala “Ex Ilva” rispetto a un tema che ha acceso le 
polemiche sui principali social network e sulla stampa. Ma a sostituire il pubblico  ci ha pensato il 
collega Roberto Zanchetta che ha attaccato a muso  duro sia  l’amministrazione , che la “ 
Landworks” ed il parco per quello che hanno fatto a Punta Rossa.
<<La storiella –ha detto Zanchetta - la conoscete tutti, ne abbiamo stancamente discusso, le 
barche appese dentro i capannoni di Porto Palma, dal tetto pericolante, le piantine posizionate 
nelle batterie di Punta Rossa o l’elicriso eradicato e sparso nei capannoni della stessa batteria, 
dove precisi cartelli ne impedirebbero l’accesso per la presenza di amianto, i seggiolini arancioni, 
imbullonati sui muretti e sui tetti della batteria di Poggio Bacca’ o cementati sugli spuntoni di 
roccia.I rappresentanti del LandWork, Ente Parco e Comune di La Maddalena, hanno cercato di 
giustificare, in modo poco convincente, la qualità e l’alto profilo di quelle “opere d’arte”.>>Tanto 
è vero che  l’architetto Tischer , dopo aver spiegato l’utilità di questi  lavori ha giustificato il 
tutto confermando la mancata comunicazione con la collettività, che è stato l’anello debole di 
tutta l’organizzazione. Mentre l’amministrazione rappresentata dall’assessore Mauro Bittu ha 
detto  di favorire  queste iniziative , anche s e bisognerebbe cambiare qualcosa dopo questi fatti 
. C’ è da sottolineare la nota positiva del parco che tramite il direttore Ciro Pignatelli , ha 
criticato e condannato l’iniziativa di cementare il “famoso” seggiolino arancione sulla roccia e di 
eradicare l’elicriso, per spargerlo nei cameroni di Punta Rossa. «L’Ente Parco, ha favorevolmente 
accolto l’iniziativa promossa dall’Associazione Landworks giudicandola un’occasione di scambio 
proficuo – ha spiegato il Direttore Pignatelli - ci aspettavamo più consapevolezza rispetto al 
fatto che gli ospiti: (architetti paesaggisti provenienti da tutto il mondo) agivano all’interno del 
perimetro di un’area naturale protetta: un Parco nazionale.. Trattandosi di “installazioni 
effimere”: così ci sono state presentate le opere, ci aspettavamo la loro rimozione ad opera degli 
stessi autori in tempi rapidi, così non è stato. Rispetto a questa vicenda è mancata 
comunicazione e chiarezza di obiettivi.>>Peone

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