lunedì 4 novembre 2013

Olbia: al IV corso gallurese di Ostetricia una sessione dedicata alla simulazione


Al Museo verrà allestita una sala parto e verranno simulati una emorragia post-partum e una distocia di spalla
 – La simulazione entra in sala parto per ridurre il rischio di errore: “Solo attraverso la ricostruzione di “episodi rari” è possibile esercitarsi su episodi che nella vita professionale possono presentarsi raramente, anche una sola volta. Questa metodologia didattica consente di codificare dei percorsi precisi  anche per gli eventi eccezionali: in questo modo siamo in grado di ridurre il rischio di mortalità materna, fenomeno che in Italia conta una media di 13 casi ogni 100.000 parti; un dato elevato rispetto a Paesi come Francia,  Gran Bretagna, sul quale possiamo incidere solo attraverso la simulazione e la formazione”, spiega Antonio Rubattu, primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Giovanni Paolo II.

Venerdì 8 e sabato 9 novembre è in programma  a Olbia il “IV Corso gallurese di Ostetricia e Ginecologia”: per la prima volta è stata prevista una sessione interamente dedicata alla simulazione, nello specifico, verranno ipotizzate delle “Emergenze Ostetriche” che prevedono l’utilizzo dei manichini del centro di simulazione, recentemente realizzato dalla Asl di Olbia.
“Uno strumento didattico di fondamentale importanza che consentirà agli operatori esperti, di perfezionare la tecnica assistenziale, e, ai giovani, di apprendere le modalità di assistenza, davanti ad una emorragia post-partum o alla distocia di spalla. Episodi drammatici, che registrano ancora una elevata incidenza di morbilità e mortalità materno-fetale, e che devono essere affrontati con procedure standardizzate che però, per essere ben applicate, richiedono allenamento continuo; la simulazione è quindi l’unico strumento in grado di trasmettere quella sicurezza necessaria a ridurre il margine d’errore”, spiega Rubattu.
La due giorni di formazione, organizzatore dal reparto di  Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Olbia, vede la collaborazione del Microcitemico di Cagliari, ed è patrocinato dall’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI), dalla Società Italiana di Ecografia Ostetrica-Ginecologica (SIEOG) e dalla Federazione Sindacale Medici Dirigenti (FESMED)
Il Corso intensivo è rivolto agli operatori che vogliono apprendere e perfezionare le conoscenze nel campo della Medicina Fetale; durante la due giorni infatti verranno analizzati aspetti della diagnostica strumentale, soprattutto nella fase del travaglio, della prevenzione del parto pre-termine nonché il ruolo della endoscopia in gravidanza. È inoltre previsto una sessione riservata all’ecografia in sala parto.
“La simulazione è uno strumento fondamentale per la formazione dei professionisti che consente, attraverso la continua esercitazione, di  neutralizzare la minaccia di quegli errore dovuti al fattore umano; consente inoltre di individuare i punti deboli dei percorsi utilizzati, e quindi di migliorare la sicurezza e la salute della mamma e del bambino”, conclude Rubattu.

Il IV corso gallurese di ostetricia e ginecologia si terrà nella sala convegni del Museo Archeologico di Olbia.



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