Al
Museo verrà allestita una sala parto e verranno simulati una emorragia post-partum e una distocia di
spalla
– La
simulazione entra in sala parto per ridurre il rischio di errore: “Solo attraverso la ricostruzione di “episodi
rari” è possibile esercitarsi su episodi che nella vita professionale possono
presentarsi raramente, anche una sola volta. Questa metodologia didattica
consente di codificare dei percorsi precisi
anche per gli eventi eccezionali: in questo modo siamo in grado di
ridurre il rischio di mortalità materna, fenomeno che in Italia conta una media
di 13 casi ogni 100.000 parti; un dato elevato rispetto a Paesi come
Francia, Gran Bretagna, sul quale
possiamo incidere solo attraverso la simulazione e la formazione”, spiega
Antonio Rubattu, primario del reparto di Ostetricia e
Ginecologia dell’ospedale Giovanni Paolo II.
Venerdì 8 e sabato 9 novembre è in
programma a Olbia il “IV Corso gallurese
di Ostetricia e Ginecologia”: per la prima volta è stata prevista una
sessione interamente dedicata alla simulazione, nello specifico, verranno
ipotizzate delle “Emergenze Ostetriche” che prevedono l’utilizzo dei manichini
del centro di simulazione, recentemente realizzato dalla Asl di Olbia.
“Uno strumento didattico di fondamentale
importanza che consentirà agli operatori esperti, di perfezionare la tecnica
assistenziale, e, ai giovani, di apprendere le modalità di assistenza, davanti
ad una emorragia post-partum o alla distocia di
spalla. Episodi drammatici, che registrano ancora una elevata incidenza di
morbilità e mortalità materno-fetale, e che devono
essere affrontati con procedure standardizzate che però, per essere ben
applicate, richiedono allenamento continuo; la simulazione è quindi l’unico
strumento in grado di trasmettere quella sicurezza necessaria a ridurre il
margine d’errore”, spiega Rubattu.
La due giorni di formazione,
organizzatore dal reparto di Ostetricia
e Ginecologia dell’ospedale di Olbia, vede la collaborazione del Microcitemico di Cagliari, ed è patrocinato
dall’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI), dalla
Società Italiana di Ecografia Ostetrica-Ginecologica (SIEOG) e dalla Federazione Sindacale Medici
Dirigenti (FESMED)
Il Corso
intensivo è rivolto agli operatori che vogliono apprendere e perfezionare le
conoscenze nel campo della Medicina Fetale; durante la due giorni infatti
verranno analizzati aspetti della diagnostica strumentale, soprattutto nella
fase del travaglio, della prevenzione del parto pre-termine nonché il ruolo della endoscopia in gravidanza.
È inoltre previsto una sessione riservata all’ecografia in sala parto.
“La simulazione è uno strumento fondamentale
per la formazione dei professionisti che consente, attraverso la continua
esercitazione, di neutralizzare la
minaccia di quegli errore dovuti al fattore umano; consente inoltre di
individuare i punti deboli dei percorsi utilizzati, e quindi di migliorare la
sicurezza e la salute della mamma e del bambino”, conclude Rubattu.
Il IV corso
gallurese di ostetricia e ginecologia si terrà nella
sala convegni del Museo Archeologico di Olbia.