domenica 24 novembre 2013

Pedroni interviene per il riciclo degli inerti

L’unico sito autorizzato al deposito di materiali inerti ha dovuto chiudere per limiti di stoccaggio. 
Nel frattempo mentre è in atto un procedimento con la Regione Sardegna per la definitiva 
trasformazione in sito di deposito temporaneo, lavorazione e trattamento degli inerti per il riciclo 
degli stessi, il territorio comunale sta diventando una discarica a cielo aperto di residui edili 
prodotti sia dagli addetti ai lavori  che dai cittadini comuni che devono  realizzare piccoli lavori di 
manutenzione edile nelle proprie abitazioni  e che non sanno dove depositare i materiali di risulta. 
Un grosso problema- commenta il consigliere Gaetano Pedroni -  che determina purtroppo 
comportamenti sbagliati parzialmente giustificati dal fatto che sia l’amministrazione comunale che 
il parco nazionale non stanno tenendo in debita considerazione, l’emergenza del caso, da quel 
che si osserva nel territorio. Sono in corso le procedure da parte del Parco Nazionale  per il 
rilascio dei nulla osta di competenza sull’ampliamento.>> La tempistica della pubblica 
amministrazione, è risaputo,  non va incontro all’emergenza.  Allora Pedroni si domanda, 
continuando di questo passo e con i tempi che man mano si dilatano, come faranno le imprese 
edili a lavorare senza poter sgomberare i cantieri dalle macerie e quale impatto ha questa 
condizione rispetto all’ambiente e all’economia da attività edilizie.? >> A suo giudizio 
il sindaco potrebbe emanare un ordinanza  per la riapertura del sito in attesa che il procedimento 
sia esitato positivamente. <<E’ possibile che di fronte ad un emergenza di questo tipo non si 
provvede con altrettanta urgenza  all’emanazione di un ordinanza. Lo scempio del territorio non è 
per caso un emergenza.>>Poene

Meteo