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IL Golpe? l'ha fatto Cappellacci.
Province Vergogna nazionale
L'UPS chiede le immediate dimissione dei commissari
ed il ripristino della legalità costituzionale in Sardegna
"I commissari devono andare via dalle province ed al loro posto
devo essere reintegrati i rappresentami democraticamente eletti: Presidenti e
Consiglieri." Lo chiede Roberto Deriu presidente dell'Unione Province Sarde che
afferma: "in nessuna parte d'Italia abbiamo assistito a un tale palese,
rabberciata e sfrontata violazione della Costituzione. Silvio Berlusconi
denuncia il golpe ma è Cappellacci ad averne compiuto uno cacciando via in modo
illegittimo - lo abbiamo detto e lo ripetiamo ora finalmente confortati dalla decisione di un giudice -
i rappresentanti del popolo sardo liberamente e democraticamente
eletti, sostituiti con dei commissari ai quali oggi chiediamo un
gesto di dignità e le dimissioni immediate. Ci appelliamo al Capo dello
Stato affinché intervenga con urgenza a richiamare il Presidente
Cappellacci ai sui doveri di lealtà verso la Costituzione."
In tantissime occasioni, prima e dopo i referendum
del maggio 2012 - continua il Presidente Deriu - come Unione delle Province
Sarde avevamo sostenuto l’incostituzionalità della consultazione popolare,
l’illegittimità dell’esito e, in seguito, l’'illegalità della nomina dei
commissari. Tra i nostri interventi quello del 27 novembre 2012 col quale si
ribadiva che quanto deciso dal Consiglio Regionale relativamente al riordino
istituzionale con la possibilità di arrivare al commissariamento era “viziato dalla palese violazione delle prerogative
costituzionali e statutarie in capo agli Organi dei Consigli Provinciali
democraticamente eletti per effetto della sentenza n. 48 del 2003 della Corte
Costituzionale secondo la quale “ vi è un diritto
degli enti elettivi e dei loro rappresentanti eletti al compimento del mandato
conferito nelle elezioni, come aspetto essenziale della stessa struttura
rappresentativa degli enti, che coinvolge anche i rispettivi corpi
elettorali” . Auspicavamo, in quell'occasione che in Consiglio Regionale “emergesse il senso di
un responsabile rispetto delle norme Costituzionali”.
"Oggi, dopo la
decisione del TAR della Sardegna di non ritenere infondata la questione
di incostituzionalità nella parte della legge regionale che prevede il
commissariamento delle province, - prosegue il Presidente Deriu - diciamo che
avevamo ragione, che soli, come Unione della Province Sarde, abbiamo combattuto
perché le necessarie riforme istituzionali seguissero un percorso di
legittimità e legalità. Non possiamo più parlare di incompetenza dei
consiglieri regionali che hanno approvato queste leggi e del Presidente
Cappellacci che ha indetto i referendum, ma dobbiamo purtroppo ricorrere al
concetto di malafede perché più volte erano stati avvisati del mancato rispetto
delle norme Costituzionali”.