Un
Tributo venti anni dopo
Il
poster ufficiale del Bif&st 2014 – Bari, 5-12 aprile - sarà dedicato a Gian
Maria Volonté. Per
ricordare
il grande attore teatrale, cinematografico e televisivo – che il 9 aprile 2013
avrebbe
compiuto
80 anni e del quale nel 2014 (6 dicembre) ricorrono i 20 anni dalla scomparsa –
il Bif&st gli
dedica
il più vasto tributo finora mai realizzato. Un Tributo incentrato sul mestiere e
sull’arte
dell’attore,
e sul suo profilo umano e politico, ripercorsi da alcuni di coloro (registi,
attori, produttori)
che
gli furono vicini e sodali sul set e talora nella vita e che negli 8 giorni del
festival terranno 9
incontri
su Volonté, allievo anche lui, come Andrea Camilleri e come tanti grandi
attori, di Orazio
Costa
all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma.
Il
“Festival Gian Maria Volonté” – un festival nel festival – è realizzato con la
collaborazione
determinante
di RAI Teche dirette da Barbara Scaramucci, della Cineteca Nazionale-Centro
Sperimentale
di Cinematografia diretta da Emiliano Morreale, dell’Istituto Luce-Cinecittà
amministrato
da Roberto Cicutto, dell’Archivio audiovisivo del Movimento operaio e
democratico e
dell’Associazione
culturale Quasar di La Maddalena presieduta da Giovanna Gravina Volonté.
I
FILM. LA “BIBLIOTECA” VOLONTÉ
«Con
un metodo che si direbbe da Actor’s Studio ed era invece il “metodo d’inchiesta
Volonté”,
unico
e irripetibile, è nata - un film dopo l’altro - quella strepitosa galleria di
personaggi che sono
diventati
leggenda. Leggenda del cinema ma anche della storia, storia per immagini,
quella del
mondo
in cui viviamo. Sugli scaffali di una cineteca immaginaria (ma non poi tanto),
e sugli schermi
del
festival di Bari, i personaggi cui Gian Maria Volonté ha dato vita si
potrebbero raggruppare per
temi
o per categorie, come collane editoriali o come si classificano i libri in
biblioteca.
1.
Così potrebbe esservi il settore “Volonté e i banditi” e vi troverebbero posto
il Ramon Rojo di Per
un
pugno di dollari e l’Indio di Per qualche dollaro in più di Sergio Leone, il
Gramigna di L’amante di
Gramigna
e il Pietro Cavallero di Banditi a Milano di Carlo Lizzani, il Lucky Luciano di
Francesco
Rosi,
il criminale evaso di I senza nome di Jean-Pierre Melville.
2.
Il nutrito settore “Volonté e gli intellettuali” allineerebbe il professor
Paolo Laurana di A ciascuno il
suo
di Elio Petri, il Carlo Levi di Cristo si è fermato a Eboli di Rosi, il
Giordano Bruno di Giuliano
Montaldo,
l’alchimista eretico Zenon Ligre dell’Opera al nero di André Delvaux, il
celebre pedagogo
Johann
Heinrich Pestalozzi di Pestalozzi’s Berg di Peter van Gunten, il professor
Franzò di Una
storia
semplice di Emidio Greco e perfino il sorprendente balordo bizantino Teofilatto
dell’Armata
Brancaleone
di Mario Monicelli.
3.
La sezione “Volonté e i mass media” comprenderebbe le figure dei vari
giornalisti da lui intepretati
in
Sbatti il mostro in prima pagina di Marco Bellocchio, Tre colonne in cronaca di
Carlo Vanzina, La
morte
di Mario Ricci di Claude Goretta (Palma d’oro a Cannes 1983 per il miglior
attore
protagonista),
Summit di Giorgio Bontempi. Quasi un campionario di cronisti.
4.
Il più inquietante risulterebbe il settore dedicato a “Volonté e la politica”,
che include i film nei quali
il
grande camaleonte interpreta due Aldo Moro mirabilmente diversissimi fra loro
in Todo modo di
Viale
Giulio Cesare 78, 00192 Roma, Italy
tel.
(+39) 06 377 163 03
e-mail
segreteria.direzione@bifest.it
Petri
e Il caso Moro di Ferrara, ma anche l’Enrico Mattei del Caso Mattei di Rosi e
il Ben Barka
dell’Attentato
di Yves Boisset.
5.
Sullo scaffale intitolato “Volonté, la classe operaia e la rivoluzione”,
piuttosto affollato,
troverebbero
posto lo straripante Lulù Massa della Classe operaia va in paradiso di Petri,
ma anche
il
mite Felice, autista d’autobus di Un ragazzo di Calabria di Luigi Comencini, il
fiero sindacalista
Salvatore
Carnevale di Un uomo da bruciare e il Renno militante antimafia di Sotto il
segno dello
scorpione
di Paolo e Vittorio Taviani, il partigiano delle Quattro giornate di Napoli di
Nanni Loy, dei
Sette
fratelli Cervi di Gianni Puccini e del Terrorista di Gianfranco De Bosio, il
tormentato dirigente
comunista
Emilio del Sospetto di Francesco Maselli, l’ambiguo terrorista di Ogro di Gillo
Pontecorvo,
l’orgoglioso
anarchico di Sacco e Vanzetti di Montaldo, gli eroici rivoluzionari
latino-americani di
Quien
sabe? di Damiano Damiani, un po’ cialtroni, e di Actas de Marusia di Miguel
Littin, fin troppo
consapevoli,
ma anche i loro oppressori emblematicamente raffigurati da Volonté nel feroce
personaggio
del Tiranno Banderas di José Luis Garcia Sanchez, penultimo film da lui
interpretato,
fra
i meno riusciti registicamente ma fra i più illuminanti della portentosa
capacità di Gian Maria di
rendere
magistralmente, fin nei minimi tic, anche l’orrore umano, morale e politico di
un sanguinario
dittatore,
sudamericano ma non solo.
6. E
infine la sezione dedicata a “Volonté e la legge”, o l’ingiustizia se si vuole,
che comprende
l’irraggiungibile
schizofrenico personaggio del capo della squadra omicidi di Indagine al di
sopra di
ogni
sospetto di Petri (Premio Oscar), l’irreprensibile e umanissimo magistrato di
Porte aperte di
Gianni
Amelio (European Academy Award per il miglior film, il miglior regista, i
migliori attori
protagonista
e non protagonista), l’antimilitarista sottotenente Ottolenghi di Uomini contro
di Rosi per
il
quale Volonté (come per Petri) fu un attore-feticcio che il grande regista
volle anche in Cronaca di
una
morte annunciata, il quinto film del loro mirabile sodalizio. Senza dimenticare
l’incisivo
personaggio
dell’ufficiale nordista nel pur fragile Vento dell’Est di Jean-Luc Godard».
Felice Laudadio
A
PROPOSITO DI GIAN MARIA VOLONTÉ
Sono
in programma nove incontri su Volonté – curati da Giovanna Gravina Volonté,
figlia di Gian
Maria
e di Carla Gravina – che saranno tenuti da alcuni registi e attori che con lui
hanno lavorato e
che
saranno condotti da Maria Pia Fusco:
- 5
aprile: Carlo Vanzina dopo la proiezione di Tre colonne in cronaca
- 6
aprile: Gianni Amelio dopo Porte aperte
- 7
aprile: Giuliano Montaldo dopo Giordano Bruno
- 8
aprile: Lou Castel dopo Quien sabe? di Damiano Damiani
- 9
aprile: Sergio Rubini e Mattia Sbragia dopo Il caso Moro di Giuseppe Ferrara
- 10
aprile: Marco Bellocchio dopo Sbatti il mostro in prima pagina
- 11
aprile: Francesco Rosi (al momento non confermato) dopo Il caso Mattei
- 12
aprile: al mattino, al termine della proiezione di A ciascuno il suo di Elio
Petri, Lezione di
cinema
al Teatro Petruzzelli di Andrea Camilleri su Volonté, Sciascia e il cinema
ricavato
dai
quattro romanzi di Sciascia interpretati da Volonté.
- 12
aprile: nel pomeriggio, incontro con i compagni di lavoro di Volonté con
testimonianze di
Omero
Antonutti, Carlo Cecchi, Massimo Dapporto, Dalila Di Lazzaro, Ennio
Fantastichini,
Massimo Ghini, Angelica Ippolito, Andrea Occhipinti, Renato Scarpa,
Ricky
Tognazzi e altri.
Viale
Giulio Cesare 78, 00192 Roma, Italy
tel.
(+39) 06 377 163 03
e-mail
segreteria.direzione@bifest.it
GIAN
MARIA VOLONTÉ E LA TELEVISIONE
Molto
intensa è stata l’attività televisiva di Volonté, soprattutto del giovane
Volonté fin da quando
ancora
frequentava l’Accademia d’arte drammatica. Il Bif&st presenterà una
rassegna – curata da
Barbara
Scaramucci – di pressoché tutti i lavori interpretati dal grande attore per la
RAI.
- LA
FORESTA PIETRIFICATA di Franco Enriquez, 1957, 126’
-
FEDRA di Corrado Pavolini, 1957, 132’
-
SAUL di Claudio Fino, 1959, 120’
-
L’IDIOTA di Giacomo Vaccari, 1959, 425’
- LA
PISANA di Giacomo Vaccari, 1960, 3.a puntata, 86’
- IL
TAGLIO DEL BOSCO di Vittorio Cottafavi, 1963, 56’
-
VITA DI MICHELANGELO di Silverio Blasi, 1964, 232’
-
CARAVAGGIO di Silverio Blasi, 1967, 207’
- LA
CERTOSA DI PARMA di Mauro Bolognini, 1982, 340’
GIAN
MARIA VOLONTÉ REGISTA
Volonté
ha sporadicamente diretto alcuni documentari. Il Bif&st presenterà:
- LA
TENDA IN PIAZZA, 1971, 62’ – Sulla lotta degli operai della Fatme di Roma
-
REGGIO CALABRIA, 1972, 90’ – Sui moti neofascisti nella città calabrese
MATERIALI
SU GIAN MARIA VOLONTÉ
Utilizzando
varie fonti e diversi archivi sono stati assemblati alcuni materiali con e su
Gian Maria
Volonté,
un attore che si concedeva pochissimo. Rare, rarissime le sue interviste e
apparizioni
televisive,
se si esclude una lunga conversazione con i giornalisti di una TV uruguayana,
quasi un
unicum.
Il Bif&st presenterà:
-
APOLLON di Ugo Gregoretti, 1969, 67’, con la voce narrante di Volontà
-
IPOTESI SULLA MORTE DI GIUSEPPE PINELLI di Elio Petri, 1070, 15’
-
GIAN MARIA VOLONTÉ. UN ATTORE CONTRO di Ferruccio Marotti, 2004, 112’
-
INDAGINE SU UN CITTADINO DI NOME VOLONTÉ di Andrea Bettinetti, 2004, 60’
- LA
VALIGIA DELL’ATTORE a cura dell’Assoc. cult. Quasar di La Maddalena, 2013, 74’.
-
GIAN MARIA VOLONTÉ FRA TV TEATRO E CINEMA a cura di Orsetta Gregoretti, 2014,
83’
- A
PROPOSITO DI SACCO E VANZETTI a cura di Orsetta Gregoretti, 2014, 56’
UNA
MOSTRA SU GIAN MARIA VOLONTÉ
Dal
5 al 13 aprile, il foyer del Teatro Margherita di Bari ospiterà una vasta
mostra di fotografie
manifesti
e locandine dei film interpretati da Volonté provenienti dal Fondo Elio Petri
del Museo
nazionale
del cinema di Torino e dalla Mediateca Regionale Pugliese.
Il
“Festival Gian Maria Volonté” promosso dal Bif&st è curato da Felice
Laudadio,
Barbara
Scaramucci, Giovanna Gravina Volonté, Orsetta Gregoretti, Patrizia Prosperi
con
la collaborazione di: per RAI Teche: Francesca Maria Cadin, Carla Consalvi e
Anna
Palombini;
per la Cineteca Nazionale: Laura Argento; per l’Archivio audiovisivo del
movimento operaio: Paola Scarnati; per Istituto
Luce-Cinecittà: Paola Ruggiero