<<Il progressivo degrado del nostro presidio ospedaliero, concordato tra i due Enti (ASL e
Comune) ed iniziato nel 2007, quando si stabilì la chiusura della divisione di chirurgia e di mezzo
ospedale, continua ancor oggi grazie all’irresponsabile inerzia della nostra amministrazione
comunale che non pretende il rispetto dell’accordo programmatico, tuttora parziale, di rilancio dei
servizi sanitari sottoscritto alcuni mesi fa con il Direttore dell’ASL, dott. Fadda.>>Lo denuncia il
coordinatore del gruppo socio politico cristiano Vincenzo La Cava una volta
che il piano è carente di una precisa funzionalità dei diversi reparti per i quali il personale è
retribuito.I dettagli sono chiari
-<< la struttura della RSA, costruita con soldi pubblici (finanziamento regionale)finalizzati in tal
senso, viene derubricata e resa inutilizzata per futili motivi e destinata ad altri scopi: una parte
della stessa è tuttora occupata dai poliambulatori trasferiti dai locali di Due Strade ma il cui
risparmio (54/60 mila euro all’anno) per le spese di affitto non è stato minimamente investito,
come promesso, nel potenziamento dei servizi sanitari necessari al paese;
- nello stesso stabile della RSA manca pure la copertura ricettiva della telefonia per cui l’utenza
dei poliambulatori per comunicare con gli specialisti di questi ultimi deve andare di persona;
- il tentativo poi di trasferire in quella sede il servizio dell’FKT, cioè in locali considerati dagli
esperti di settore inidonei ed in dispregio del buon senso e del deliberato regionale di
assegnazione dei finanziamenti alla costruzione della RSA, fallito grazie alla decisa opposizione del
GSPL;gruppo
- la nuova camera iperbarica, chiusa da sei mesi malgrado l’impegno del Direttore dell’ASL di
aprirla ad agosto del 2013 ed ancora non funzionante, doveva sostituire la precedente, più
grande e con maggiore prestazioni, ricollaudata con enorme dispendio di denaro pubblico e
collocata fuori uso dopo soli 10 giorni;
- l’inefficienza e la mancata riconversione di alcuni reparti ospedalieri (chirurgia ed altri),
malgrado la presenza di professionalità interne e delle apparecchiature adatte, non soltanto
costringe giornalmente l’utenza a recarsi in altri ospedali anche per esami e prestazioni basilari ma
favorisce il trasloco di ingenti risorse finanziarie altrove.>>
Il GSPC denuncia queste ed altre responsabilità dell’ASL, del Comune e del Presidio ospedaliero
locale e non assisterà muto al totale smembramento della sanità isolana.PEONE