Per ricordare la giornata del 25 aprile “ Anniversario della liberazione “ l’amministrazione comunale e l’A.N.P.I gallura hanno voluto onorare e commemorare la partigiana maddalenina Giuseppina Cogliolo , nata a La Maddalena il 6 novembre del 1927 , la piu grande di otto fratelli e sorelle ,che a soli 16 anni è stata una partigiana con il nome di Fiamma .La cerimonia è stata preceduta con la deposizione delle due corone della marina e dell’amministrazione sotto le lapide dei caduti delle due guerre mondiali, benedette dal parroco don Domenico , alla quale hanno partecipato il comandante delle scuole sottufficiali Franco Felicioni , il sindaco Angelo Comiti ,ufficiali rappresentanti d’arma e marinai d’Italia , oltre tutte le forze di polizia e gente comune . Peccato mancava la banda musicale che ogni anno intonava l’inno di Mameli che rendeva la cerimonia davvero interessante . All’interno del salone consiliare poi la vera commemorazione per ricordare Giuseppina Cogliolo che è stata applaudita dopo il filmato intervista messo a disposizione dall’archivio della memoria dell’istituto spezzino per la storia della resistenza . Per questi motivi Alessandra Amorotti ha voluto presentare il libro “ Giuseppina Cogliolo , Una ribelle di nome Fiamma “ . Infatti per i suoi 80 anni ha voluto con provocatorio coraggio mandare per il mondo questi ricordi di guerra , cominciati nel 1979 e pubblicati però nel 2009, quando lei è morta , che sono un po’ come un figlio dell’amore , allegri e illegittimi ,uno dei piu’ bei racconti personali degli eventi storici che portarono alla liberazione e non solo .Il fratello Bruno Cogliolo professore al nautico , la ricorda con affetto e afferma che lei era forte di carattere ed intraprendente , forse dovuto al fatto della discendenza di Gian Battista Cogliolo , piu’ noto Maggior Leggero , è andata via da La Maddalena in giovane età per trasferirsi a La Spezia da dove all’ età di 16 anni ha iniziato l vita da partigiana con un fazzoletto rosso su cui spiccava vistosamente il nome di battaglia che aveva assunto “Fiamma”.Il sindaco pur non conoscendola ha saputo che ha portato avanti un a battaglia che l’ha contraddistinta per la sua caparbietà . Lo studioso della storia della resistenza Aldo Borghesi oltre che parlare di Giuseppina Cogliolo ha voluto ricordar tutte le persone sarde e maddalenine che si sono trovati a vivere la lotta per la liberazione , fra questi Borrotzu di Cagliari che si è fatto uccidere per salvare un’altra persona . Anche Rita Del Vigo ha ricordato la sua amica Giuseppina come del resto Antonello Tedde che ha coordinato il dibattito .Peone