domenica 1 luglio 2012

Più campi boa nel Parco dell’Arcipelago per tutelare le praterie di Posidonia

Sono in fase avanzata di allestimento anche per quest’anno, da parte del personale dell’Ente Parco, i campi boe nell’area marina del Parco Nazionale, indispensabili per garantire nel periodo estivo una efficace tutela dei fondali più interessati al transito di imbarcazioni e mezzi. L’aumento del traffico nautico nell’Arcipelago nel corso dei mesi più caldi dell’anno impone infatti un impegno straordinario da parte dell’Ente che, grazie al suo Ufficio ambiente, sta provvedendo nel corso di queste settimane all’installazione dei campi ormeggio, con alcune novità per il 2012: un maggior numero di boe con sistema di posizionamento “ecocompatibile” e due punti in più rispetto allo scorso anno, a Cala Corsara e a Cala Coticcio.

Poco meno di duecento boe sono in corso di posizionamento in diversi specchi acquei dell’Arcipelago; il progetto prevede il posizionamento nell’area in prossimità di Porto Madonna, Cala Giorgio Marino, Cala Lunga di Razzoli, Porto Palma e Cala Portese. Già introdotto nel corso dell’estate 2011, è stato ulteriormente implementato l’utilizzo, in luogo dei corpi morti in cemento di un sistema ecocompatibile, denominato “Ecoblu 300”, consistente nel posizionamento di un dispositivo che si avvita sui fondali manualmente, il cui utilizzo si rivela necessario in particolare per la tutela dei fondali sabbiosi e delle praterie di Posidonia oceanica.

Le boe posizionate dal Parco sono state differenziate con colori diversi: per facilitare il servizio delle barche da traffico e delle imbarcazioni da noleggio impegnate nel trasporto dei turisti per le isole sono stati posizionati alcuni gavitelli di colore giallo-celeste. Le boe di colore giallo sono invece destinate al diporto: alcune di esse riportano una scritta con le caratteristiche di tenuta della boa in relazione alla velocità del vento e alla lunghezza del mezzo che deve essere ormeggiato. In sintesi:
-          Boe gialle senza scritta: lunghezza massima dell’imbarcazione: 15 metri; velocità massima del vento: 15 nodi;
-          Boe gialle con scritta rossa: lunghezza massima dell’imbarcazione: 10 metri; velocità massima del vento: 15 nodi;
-          Boe giallo-celesti: dicitura “Riservato traffico passeggeri”
-          Boe giallo-celesti: dicitura “Riservato noleggio”.

«La limitazione degli ancoraggi costituisce un obiettivo irrinunciabile per un’area protetta a mare ed è fondamentale per preservare l’ambiente naturale dell’Arcipelago, unico al mondo – ricorda il Presidente del Parco, Giuseppe Bonanno; –  è proprio allo scopo di evitare che in località di pregio dell’Arcipelago si debba assistere a episodi di ancoraggi assai dannosi da un punto di vista ecologico che si è mosso nel corso degli ultimi anni l’Ente Parco, anche in risposta agli stimoli giunti in tal senso in passato delle amministrazioni locali. Nell’allestimento dei campi ormeggio, l’Ente Parco ha inoltre già dato seguito concretamente alle proprie intenzioni di individuare soluzioni alternative al posizionamento di campi morti, sostituendone quanti più possibile, e comunque ogni anno in misura maggiore, con metodi ecocompatibili.»

Le scelta dell’Ente Parco è ricaduta, per un numero di boe maggiore rispetto al 2011, su strumenti consistenti nel posizionamento di un dispositivo che si avvita sui fondali manualmente, il cui utilizzo si rivela necessario in particolare per la tutela dei fondali sabbiosi e delle praterie di Posidonia oceanica. A tale sistema, del tutto all’avanguardia per quanto riguarda le aree marine protette italiane, va ad affiancarsi quest’anno uno sperimentale, consistente nell’utilizzo di moduli cavi che permettono la proliferazione delle specie vegetali e ittiche.
I lavori di allestimento per i campi ormeggio, la cui fruizione è gratuita per tutti coloro che sono in regola con l’autorizzazione del Parco – dovrebbero concludersi entro la prima decade di luglio.

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