“Un imprenditore del Nuorese, il 54enne Carlo
Cossu di Macomer, si è tolto la vita. Lo abbiamo appreso dai lanci delle
Agenzie giornalistiche e abbiamo provato dolore per lui e per i suoi familiari,
perché è l’ennesima vittima di una crisi senza precedenti e del lassismo della
nostra classe politica. Un altro giorno, infatti, è scivolato via senza un
accordo tra le forze parlamentari per dare al Paese un Governo, e alle gente e
alle imprese le risposte attese da anni, non da mesi”. L’amara riflessione è di
Marco Sulis, presidente regionale della Confesercenti. “Quello registrato nelle
scorse ore in Sardegna – sottolinea Sulis – è soltanto uno dei numerosi gesti
estremi compiuti nell’ultimo anno da imprenditori disperati, ormai allo stremo
delle loro forze, distrutti economicamente e psicologicamente, schiacciati dal
sovraindebitamento ma, cosa ancora più incredibile e inaccettabile, spesso
costretti a chiudere l’attività perché non riescono a riscuotere i loro
crediti. Purtroppo queste imprese non saranno aiutate neppure dal provvedimento
annunciato nei giorni scorsi dal premier ancora in carica, Mario Monti, in
quanto la disponibilità delle risorse teoricamente messe a disposizione si
scontra con una serie di ostacoli burocratici che non sono stati rimossi. Inoltre,
la compensazione non sarà possibile prima del 2014. Nel frattempo, vorremmo
sapere, che cosa dovranno fare le imprese in difficoltà?”“Lungi da noi –
conclude Sulis – l’intenzione di speculare su un fatto così drammatico e
doloroso per tutta la comunità nuorese e sarda. Ma non vogliamo neppure farci
complici dei silenzi della classe politica o, peggio ancora, delle inopportune
frasi di circostanza che sentiremo in questa occasione, come in tante altre
simili. Occorrono fatti concreti che ridiano slancio e speranza al Paese, non
parole sterili e demagogiche. Aspettiamo anche risposte alle proposte che la
Confesercenti e le altre Associazioni datoriali hanno avanzato nei mesi
passati, e che sinora nessuno sembra aver voluto recepire”.