Potrebbe
considerarsi un avvenimento normale , mentre invece potrebbe assumere un
carattere diverso da quello che
normalmente non avviene . Si tratta
del varo di una barca della
marina militare italiana “ Penelope ” che è stata rimessa in sesto dal cantiere navale Caprera dei fratelli
Del Giudice , che l’hanno presa in consegna dal mese
di dicembre e varata appunto ieri
tra la gioia del comandante delle scuole sottufficiali Claudio
Gabrini e dell’ufficiale responsabile
navale del circolo ufficiali .Un varo silenzioso che
potrebbe però cambiare quelle che sono le aspettative che si riferiscono alle aziende che lavorano in
questo campo . Lo ammette il comandante Gabrini , quando afferma che le scuole
sottufficiali dell’isola , sono il centro
di eccellenza veliche della marina militare, come è stato detto dal capo
di stato maggiore , e pertanto <<
ne consegue che , nonostante le
ristrettezze economiche del baget a disposizione la marina , ha avuto
per La Maddalena un occhio di riguarda
per quanto riguarda le imbarcazione
di altura come quella varata ieri “
Penelope “per i lavori da effettuare sempre
nei cantieri della zona , una volta che le professionalità sono sul
territorio . La volontà è quella di valorizzare queste professionalità , anche
perchè la marina ha fatto uno sforzo condiviso con il cantiere per riuscire a
trovare un prezzo ed il costo del lavoro che andasse bene ad entrambi .>>
E cosi è stato , infatti , i lavori esterni sono stati eseguiti dal cantiere
navale Caprera Del Giudice , mentre quelli interni , proprio per le ristrettezze
economiche , verranno terminati dalle maestranze delle scuole sottufficiali .
Gongola , assieme al figlio , nipote e operaio, il responsabile Gioacchino Del
Giudice che ha visto coronare il lavoro
con il varo a mare avvenuto proprio di fronte al cantiere,, della nave Penelope rimessa a nuovo che è scivolata dolcemente
in acqua per poi essere
trasferita nella baia del circolo
ufficiali . << Non è la prima barca
che lavoriamo, anzi sono state tante , che sono dislocate in
tutto il mondo , Grecia ,America ed
anche nella penisola . Questo vuol dire
che il lavoro ben fatto paga
sempre . Sono contento della scelta della marina
averci dato la possibilità di poter lavorare per tutto l’inverno , su una barca che ha cambiato tutto il fasciame e la coperta per essere rinnovata , dopo
tanti anni di messa a mare . Un pensiero lo rivolgo a mio fratello Gino che , purtroppo , non ha avuto la fortuna di poter vedere terminato il lavoro che
avevamo tracciato insieme : >> Subito dopo il varo ,il comandante Gabrini ha
brindato per il buon viaggio che farà l’unità ora che ritornata a mare.Peone