Dobbiamo recuperare insieme il tempo perduto, non è più
tempo di accuse gratuite frutto di posizioni preconcette o di poca
informazione. La manovra di programmazione economica e finanziaria ha come
obiettivi principali quello di proseguire nella difficile sfida al contrasto
degli effetti della grave crisi economica e finanziaria e nel contempo quello
del mantenimento delle nuove direttrici di sviluppo per la nostra Isola avviate
fin dall’inizio della presente legislatura. Al netto dei ricavi per mutuo e
delle partite di giro le entrate complessive della Regione ammontano nel 2013 a
7.125 milioni. L’azione più importante della manovra finanziaria 2013 è
indubbiamente l’adeguamento del Patto di Stabilità. In Sardegna questo incide in
misura superiore a quanto avviene nelle altre Regioni, perché per l’effetto
delle misure scaturite dalle ultime manovre statali e per il mancato
adeguamento del nostro Patto di Stabilità interno, nonostante la crescita delle
entrate, la spesa regionale anziché crescere rischierebbe di diminuire
drasticamente: gli impegni nel 2013 rispetto al 2009 diminuirebbero di circa
1,2 milioni di euro, i pagamenti di circa 520 milioni di euro. A seguito della
battaglia sulla vertenza entrate e sul Patto di Stabilità si è deciso di
perseguire anche un’ultima possibilità netta e drastica: quella di procedere,
con una norma regionale, ad auto-determinare un nuovo livello del patto di
stabilità interno e del conseguente innalzamento della nostra capacità di spesa
adeguato al nuovo regime delle entrate”.