venerdì 19 aprile 2013

Yuri Donno ha rischiato per salvare il suo compagno


Yuri Donno il biologo ,esperto sub ,  di 36 anni che   giovedi ha  dovuto  ricorrere  alla camera iperbarica  per un inizio  di embolia , ora  sta meglio grazie alla sua  forte fibra . E’ uscito ieri mattina  dopo  essere stato sottoposto alle cure dei medici ed operatori  della camera iperbarica .  Solo oggi  si sa  che  ha rischiato la sua vita per salvare il suo compagno corso di immersione , che era rimasto  a corto d’aria per un problema legato  ad un misuratore  di aria difettoso  . Drammatico il suo racconto  , quando si è reso conto che il suo compagno  era in difficoltà . Nella risalita  da 47 metri , dopo aver posizionato i termometri digitali  che servono per captare le temperature  , relativamente ai cambiamenti climatici , iniziano insieme  la risalita alla profondità di 18 metri  . Nello stesso tempo il suo compagno gli comunica , col segnale stabilito dai sub,   che aveva finito completamente l’aria , al che  Donno  decide di utilizzare la sua aria necessaria ad effettuare la decompressione ,  per cederla al suo compagno con l’erogatore di riserva . IL ragazzo corso  si riprende  ed  inizia cosi la risalita , rispettando le diverse tappe  di decompressione : Alla profondità di 6 metri il compagno corso  rilascia l’erogatore  del Donno  e si dirige verso la bombola  posta a 3 metri  di profondità  che è quella che  viene  utilizzata  come riserva  in caso di necessità. A questo punto il corso sgancia la bombola  legata  alla cima  e la porta  ad una profondità diversa della sosta  da effettuare , una volta che lo stesso non aveva effettuato completamente  alcune tappe  di decompressione .  A questo punto il Donno  sale e non avendo la possibilità  di raggiungere  il suo compagno  che era sceso ad una tappa superiore , avendo dato tutta la sua aria , decide  di  salire  per iniziare velocemente la terapia iperbarica  di bordo  con la bombola d’ossigeno . Era l’unica  cosa  che  Donno poteva fare per salvare la vita  al suo compagno corso , una volta che lo stesso  aveva segnalato  di aver terminato la sua aria causata da un problema  elettronico  sul manometro che segnalava pressione di aria non reale all’interno  della bombola . Donno , infatti , non ci ha pensato tanto  a dividere  quella poca aria  rimasta  necessaria lui per fare  la decompressione . Questo  ha salvato la vita  al compagno corso costringendo  Donno a ricorrere alle cure iperbariche  dell’equipe di Carlo Randaccio . Donno è rientrato a casa a notte inoltrata ed in mattinata  è stato oggetto di Attenzioni  da parte  dei moltissimi amici , , ma soprattutto  dai compagni  del parco marino  di La Maddalena ed anche  di quelli  del parco della riserva naturale  delle Bocche  di Bonifacio : peone   

 


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