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Lia Origoni, 93 anni quasi da compiere, festeggiatissima ieri , con un
concerto straordinario nella sala consiliare, da parte del sindaco, del
presidente del consiglio, dell’assessore alla cultura, ma soprattutto da Gian
Carlo Tusceri, organizzatore di uno speciale concerto, dall’attrice di teatro
Paola Virgili e dal Collettivo Elicriso, ha assistito ieri sera, davanti a un
salone consiliare gremito, ai suoi ennesimi festeggiamenti.
Nata a La Maddalena il 20 ottobre
1919, Emilia Origoni ha bruciato in fretta le tappe della canzone italiana,
vincendo a 17 anni il primo festival canoro, a La Spezia, dove si era
trasferita con gli zii e quindi, per ben due anni consecutivi la borsa di
studio nazionale all’Opera di Roma, per la lirica, in qualità di voce-soprano.
Prima firmataria di contratto per la
televisione sperimentale italiana (fono visione), ha cantato con Totò e con Anna Magnani nel mondo della rivista, per poi
essere adocchiata e perseguitata da un “mercante” teatrale, che l’ha scritturata
per la Scala di Berlino e quindi per il
Vintergarden.
Berlino, all’epoca., era la Holliwood
d’Europa e riuniva tutti gli artisti speciali d’Europa. Lia Origoni (o
Orrigoni) come la chiamavano a Berlino, era stata scelta come diva-copertina
del calendario artisti del 1943.
Fantastica interprete di brani
classici, ma pure di canzoni italiane e straniere, in breve divenne la diva per
eccellenza da Berlino alla Russia Bianca, dalla Polonia alla Francia,
dall’Egitto a Casa Blanca, da Madrid a Roma, poi ancora a Parigi, poi
nuovamente in Germania, a Monaco, ai tempi del Piano Marshall, e finalmente il
rientro in Italia, dalla Scala di Milano, al San Carlo di Napoli, eccetera.
Lia Origoni ha tenuto banco sia nella
Lirica, ai tempi in cui debuttava Maria Callas, nella rivista musicale, in
teatro, accanto a Paolo Poli.
I suoi successi sono tantissimi: solo
quelli recuperati da lei stessa, dalle bobine mandate al macero dalla RAI,
all’inizio degli anni ’70, sono centinaia. La cantante-attrice maddalenina, ritiratasi
a 49 anni dai palcoscenici, per una promessa fatta a se stessa, si è così
reinventata dirigente di una scuola internazionale per l’insegnamento
dell’inglese, in Italia e all’estero: metodo Sandwich e, finalmente, quando i
suoi vecchi genitori hanno avuto bisogno di lei, si è ritirata all’isola,
facendosi volutamente dimenticare da tutti.
Dopo alcune sporadiche apparizioni, a
Roma, per una premiazione in Campidoglio, poi ad Alghero per un premio europeo
per la donna nell’arte, grazie ad un libro imponente di Gian Carlo
Tusceri, che le ha dedicato tre anni di
interviste assidue e continue e una raccolta certosina di materiale
documentaristico, Lia Origoni è ritornata in auge, non solo a La Maddalena. Paolo Sorba, il suo editore, ha portato
questo libro da Torino a Francoforte, riscuotendo nuovo successo e consensi.
Valorizzata come si conviene dal
sindaco Angelo Comiti, che l’ha voluta premiare quattro anni or sono, nella
sala consiliare, Lia, ieri sera, è tornata stupire. Grazie a una selezione di
musiche, effettuate dal suo biografo Gian Carlo Tusceri, ha presentato un
concerto strepitoso che ha riscosso, presso il pubblico, il successo che
meritava, anche se insperato. Il personaggio Origoni, a questo punto,
soprattutto come operatrice tecnica e manipolatrice di nastri e cd, è diventata
l’attrice di un nuovo docufilm che il regista sardo Tore Manca presenterà
presto in concorso, e di cui, ieri, in anteprima, il pubblico presente in
Municipio, ha gustato il trailer.
Si può così dire che Lia Origoni, alla
soglia dei suoi 94 anni, ha riconquistato almeno in parte il suo pubblico con
un concerto che rimarrà a lungo nella mente del folto pubblico del salone
consiliare.peone