Sanità: Nuovi provvedimenti per
sostegno anziani e minori e per il funzionamento strutture sociali
Con due distinti provvedimenti, proposti dall’assessore
regionale della Sanità, Simona De Francisci, sono state definite sia le
procedure per il pagamento di contributi straordinari in favore dei Comuni in
materia di affidamento di minori e di anziani disposti dall’autorità
giudiziaria o di minori stranieri non accompagnati, che le modalità e requisiti
strutturali, organizzativi e di personale per il rilascio dell’autorizzazione e
l’accreditamento delle strutture sociali, istituti di partecipazione e
concertazione.
Anziani e minori. Il primo provvedimento licenziato
dall’Esecutivo guidato dal presidente Cappellacci, definisce le richieste di
sovvenzione in favore di quei Comuni che devono far fronte alle esigenze di
particolare urgenza e inderogabilità. Nello specifico le richieste di
finanziamento, che può essere erogato una sola volta, devono riportare gli
estremi del provvedimento dell’Autorità giudiziaria nel progetto di
inserimento. Le domande dovranno contenere, tra gli altri: i dati anagrafici
del beneficiario dell’intervento; le motivazioni e le circostanze che
giustificano l’autorizzazione; la durata, i risultati attesi e le verifiche
previste; il soggetto attuatore e le motivazioni della scelta; il programma
delle iniziative che i servizi sociali porranno in essere per superare la fase
di emergenza; la certificazione degli impegni assunti dal comune e i relativi
pagamenti per la programmazione delle assegnazioni annuali, e infine il Piano
educativo individualizzato (PEI).
Strutture sociali. La Giunta ha anche approvato le nuove
modalità e requisiti, delle strutture sociali, istituti di partecipazione e
concertazione, come previsto dal Regolamento di attuazione della legge 23 del
2005. Il Regolamento, che definisce i requisiti generali comuni a tutte le
strutture, sviluppa inoltre quelli relativi anche alle Comunità di tipo familiare
e gruppi di convivenza; le strutture residenziali a carattere comunitario; le
strutture a ciclo diurno e le strutture per la prima infanzia (procedura per
l’accreditamento).
Il documento approvato è scaturito da una lunga fase di
concertazione e incontri con le organizzazioni rappresentative e gli operatori
del terzo settore, con le organizzazioni dei gestori sociali, pubblici e
privati, oltre che con l’Anci nell’ambito del tavolo di partenariato
istituzionale. Per la verifica delle strutture sociali verrà costituito,
infine, un apposito Nucleo tecnico che dovrà attuare tutte le verifiche e i
sopralluoghi necessari prima del rilascio dell’accreditamento.
Il presidente e l’Assessore. Per il presidente della Regione, Ugo Cappellacci
e l'assessore della Sanità, Simona De Francisci, i due interventi potranno
offrire servizi sempre più adeguati e con alta professionalità. Da un lato “I
finanziamenti straordinari che la Regione potrà liberare in favore dei
Comuni costituiscono un ulteriore
supporto al lavoro degli Enti Locali per la salvaguardia delle prerogative e
delle più stringenti necessità di quelle categorie di persone particolarmente
sensibili come i minori e gli anziani”, hanno commentato Cappellacci e De
Francisci. Dall’altro con la definizione di requisiti specifici per le
strutture sociali si potranno “garantire le condizioni di base per una
erogazione efficace dei servizi sociali sia in termini residenziali che
educativi e di recupero o sviluppo delle capacità personali e per questo -
hanno concluso il presidente e l’assessore - sono stati ritenuti indispensabili
gli aspetti educativi e l’adozione di tutti gli strumenti professionali utili a
personalizzare il sistema dei servizi attraverso piani di assistenza che
includono anche un progetto educativo individuale”.