OLBIA |
Nella tarda mattinata odierna in località Portisco, due
Motovedette dei Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia intente ad
effettuare le procedure previste al termine del servizio in mare, captavano sul
canale 16 VHF, una concitata richiesta di aiuto da parte di una donna che si
trovava a bordo di una barca battente bandiera francese con a bordo due adulti
ed un bambino. Il mezzo stava imbarcando acqua copiosamente e si trovava a 10
minuti al traverso della Marina di Porto Rotondo, in balia delle onde causate
dal traffico delle altre unità in transito. I militari immediatamente facevano
scattare un piano di soccorso e verso alle ore 12.00, l’imbarcazione RODMAN 38,
di 12 m. di lunghezza, veniva localizzata. La stessa si presentava notevolmente
piegata sul lato sinistro e con il motore destro in avaria. Al fine di
agevolare il soccorso a mare, dopo aver recuperato i passeggeri a bordo, i
Carabinieri bloccavano il traffico in entrata ed uscita dal porto di Porto
Rotondo e trainavano l’imbarcazione sino al molo assicurandola agli ormeggi e
facendola sollevare da una gru per evitare che la stessa andasse a fondo. Tutti
i passeggeri sono stati sbarcati a terra senza alcuna conseguenza per la brutta
avventura accaduta.
ALGHERO
I
Carabinieri della Stazione hanno arrestato P.R., 39 enne disoccupato algherese,
per atti persecutori nei confronti della ex moglie. La vicenda trae origine
dalla separazione dei due coniugi avvenuta nel 2010. Da allora l’uomo, ha
cominciato ad avere un atteggiamento ossessivo nei confronti della sua vecchia
famiglia. Telefonate, messaggi, minacce in pubblico, pedinamenti e aggressioni
verbali: il tutto spesso accompagnato da qualche bicchiere di troppo (molti
sono i precedenti per ubriachezza a carico del soggetto). La situazione è
quindi diventata insostenibile per la donna che a fine 2012, stanca e impaurita
dalla condotta dell’ex marito che aveva iniziato a tenere analoghi
comportamenti anche nei confronti del nuovo compagno, si è recata dai
Carabinieri per sporgere denuncia di quanto accaduto. Inizialmente è stato
emesso un provvedimento di non avvicinamento al nucleo familiare (almeno 500
metri di distanza) ma le continue violazioni dell’uomo, tempestivamente
segnalate dai Carabinieri di Alghero, hanno indotto il G.I.P. di Sassari ad
emettere un ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Il
provvedimento impedirà al soggetto di uscire dalla propria abitazione e di
avvicinarsi quindi alla sua ex famiglia.
SORSO
Nella
giornata di ieri, i Carabinieri del luogo hanno tratto in arresto:
a. FODDAI
Mario, 27 enne disoccupato del luogo con precedenti di polizia, per
maltrattamenti in famiglia e detenzione di sostanza stupefacente. I militari
sono intervenuti in quella via Tibula, dove veniva segnalata un’aggressione in
corso. Sul posto i militari accertavano che l’uomo, in stato di alterazione
dovuto allo smodato uso di alcolici, si era scagliato contro la propria
convivente 24 enne, provocandole multiple contusioni alla testa, alle labbra,
alle guance, al braccio e al costato sinistro nonché una sospetta frattura
costale. A seguito di una successiva perquisizione, all’interno dell’abitazione
e nella piena disponibilità dell’uomo, i militari rinvenivano altresì dieci
dosi di hashish per complessivi 50 gr., tre dosi di cannabis per un peso totale
di 5 gr. e due bilancini di precisione. Tutto il materiale è stato sottoposto a
sequestro. La donna, visitata presso l’ospedale di Sassari, è stata giudicata
guaribile in 10 gg. L’uomo è stato trattenuto in regime di arresto in attesa
dell’udienza di convalida. Quest’oggi il Giudice di Sassari ha disposto per lui
l’allontanamento dalla casa familiare;
b. PULINO Giovanni, 36
enne nullafacente, pregiudicato del luogo, in atto ammesso al beneficio degli
arresti domiciliari. L’uomo è stato sorpreso in quel Viale Umberto, mentre si
aggirava per le vie cittadine in violazione del regime detentivo impostogli. L’arrestato
è stato ristretto presso la propria abitazione in attesa
dell’udienza di convalida. Quest’oggi il Giudice di Sassari ha disposto per lui
la detenzione in carcere.
OLBIA
Nel
corso della nottata, i Carabinieri della Sezione Radiomobile hanno tratto in
arresto sei cittadini nigeriani, tutti domiciliati in Olbia che si erano resi
responsabili del reato di rissa aggravata. Gli stessi, due uomini e quattro
donne con un’età compresa tra i 39 ed i 23 anni, per futili motivi legati a
beghe familiari, venivano alle mani, aggredendosi con calci e pugni in quella
Via Nuova alla presenza anche di due loro figli minorenni. Cinque dei sei hanno dovuto fare ricorso alle cure
mediche del locale ospedale per escoriazioni varie giudicate guaribili tra i 5
ed i 7 giorni. Tutti gli arrestati sono stati accompagnati presso i rispettivi
domicili in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.