La Regione è pronta ad affrontare la nuova recrudescenza della febbre catarrale
dei ruminanti, conosciuta come Blue Tongue, che in Sardegna preoccupa
soprattutto gli allevamenti ovini, pur interessando anche quelli bovini, con
ulteriori risorse da destinare alle aziende colpite dal Virus e a quelle che,
pur non direttamente coinvolte, hanno subito gravi danni a causa dei divieti di
movimentazione dei capi. A questo scopo la Giunta ha approvato un disegno di
legge con il quale l’Assessorato dell’Agricoltura potrà disporre delle risorse
necessarie alla predisposizione ed esecuzione dei piani di intervento.
‘L’allevamento è un settore troppo importante per la nostra Isola – commenta
l’assessore Oscar Cherchi – sia sotto l’aspetto economico che culturale. Le
aziende non possono essere lasciate sole a combattere con questa piaga e la
Regione ne è consapevole. Per questo motivo il disegno di legge della Giunta
approvato pochi giorni fa prevede l’impegno di ulteriori dieci milioni di euro,
oltre ai due già a disposizione delle aziende’. Con la fine dell’estate e
l’inizio delle piogge il rischio di diffusione della malattia cresce
esponenzialmente. Il vettore di trasmissione è infatti un insetto che, con le
alte temperature e l’umidità, aumenta la sua attività, soprattutto notturna. ‘E’
fondamentale - aggiunge l'esponente dell'esecutivo - aiutare le imprese colpite
direttamente dal virus e quelle danneggiate dalla mancata movimentazione dei
capi ma, per ciò che riguarda la prevenzione, sta diventando ormai inevitabile
accentuare la sinergia fra il servizio veterinario e l’assessorato
dell’Agricoltura. A questo punto credo che, come succede da tempo nella maggior
parte delle altre regioni d’Italia, il servizio veterinario debba diventare una
branca dell’assessorato dell’Agricoltura, che ha la competenza sul comparto
dell’allevamento e quindi è in grado di monitorare la situazione in tempo reale.
Terminata l’emergenza porterò questa proposta all’attenzione della Giunta’
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