La notizia
dell’uccisione del delfino trovato nei pressi dell’isola di Razzoli , infilzato con un fioscina , ha
scosso anche il mondo dei pescatori che
seppure , qualche volta , proprio per la
presenza dei delfini , non riescono a pescare , sono indignati dal fatto che uccidere un animale cosi docile , bello , socievole e soprattutto
intelligente , non è degno neppure di un
killer abituato ad uccidere . Lo conferma Sergio D’Arco , proprietario della
barca L’imbroglio , da tanti anni in mare
prima assieme al padre Giuseppe , ora per suo conto che afferma si , di
nutrire “ odio e amore “ per questo
mammifero , ma mai << avrei fatto una cosa del genere . Il gesto è
proprio da criminali che non meritano
rispetto . Come si può infilzare cinicamente un mammifero che è ben voluto da
tutti ,dai grandi , bambini con i quali
convive in maniera pacifica . Certo a noi pescatori la sua presenza nelle acque in cui peschiamo , qualche volta
è dannosa , perché per andare a trovare
da mangiare strappa le reti
arrecandoci danni notevoli .Ma non per questo siamo obbligati ad
ucciderlo . Piuttosto , siccome con la presenza del delfino , in molti si
creano anche lavoro , solo per farli vedere , quando nuotano e si spostano,
portano i turisti sul gommone e sulle barche e gli mostrano lo spettacolo .
>>Sarebbe il caso ,ora che è
successo questo fatto , che chi di
competenza come la regione ed il parco , vadano incontro ai pescatori che vengono penalizzati proprio dal loro
intervento , di riconoscergli almeno i
danni subiti << non per questo
però abbiamo il diritto di uccidere un
animale cosi tenero e dolce >> Peoen