giovedì 29 luglio 2021

La Valigia dell'Attore:

 

La Valigia dell'Attore: Raffaella Lebboroni e COSA SARÀ di Francesco Bruni. Pif presenta il suo libro IO POSSO Fortezza I Colmi (Strada panoramica)

Venerdì 30 luglio - Ore 21:15

Raffaella Lebboroni

introduce la proiezione del film

Cosa sarà (2020)

regia di Francesco Bruni

con Kim Rossi Stuart, Lorenza Indovina, Raffaella Lebboroni, Barbara Ronchi

Sarà Raffaella Lebboroni la protagonista della terza serata del festival "La Valigia dell'Attore",

 

Venerdì 30 luglio alle ore 21:15, sul palco della Fortezza I Colmi a La Maddalena, l'attrice presenterà, insieme a Pif e Fabio Ferzetti, il film di Francesco Bruni Cosa sarà (2020), di cui è interprete accanto a Kim Rossi Stuart e che ha conquistato il Nastro D’Argento 2021 per la migliore sceneggiatura, oltre a numerosi altri riconoscimenti. L’opera, che lascia trasparire l’ec di profondi pensieri interiori, riflette sulla necessità di fermarsi di fronte a improvvisi, gravi e inaspettati incidenti di percorso per riconsiderare da capo la necessità e il valore delle relazioni umane più autentiche. Un film in cui fragilità, rabbia, speranza o pessimismo convivono nell’intensa interpretazione dei protagonisti che vivono i personaggi prima ancora di recitarli, mettendo in evidenza il sottile e drammatico rapporto tra paura e malattia espresso nella storia.

Raffaella Lebboroni aprirà l’appuntamento del 31 luglio, alle ore 11:00 negli spazi interni della Fortezza, ripercorrendo le fasi della sua intensa attività tra teatro e cinema; a seguire, l’incontro con Pierfrancesco Diliberto (Pif) che in questa occasione presenterà anche il suo recente libro Io posso – Due donne sole contro la mafia, scritto insieme a Marco Lillo e pubblicato da Feltrinelli.

COSA SARÀ Sinossi:

 

La vita di Bruno Salvati è in una fase di stallo. I suoi film non hanno mai avuto successo e il suo produttore fatica a mettere in piedi il prossimo progetto. Sua moglie Anna, dalla quale si è recentemente separato, sembra già avere qualcun altro accanto. E per i figli Adele e Tito, Bruno non riesce a essere il padre presente e affidabile che vorrebbe.

Un giorno Bruno scopre di avere una forma di leucemia. Si affida immediatamente a un’ematologa competente e tenace, che lo accompagna in quello che sarà un vero e proprio percorso a ostacoli verso la guarigione. Il primo obiettivo è trovare un donatore di cellule staminali compatibile: dopo alcuni tentativi falliti, Bruno comincia ad avere seriamente paura: cosa sarà di lui?

Suo padre Umberto, rivelandogli un segreto del suo passato, accende in tutti una nuova speranza.

Bruno e la sua famiglia intraprendono un inatteso percorso di rinascita, che cambierà i loro rapporti e insegnerà a Bruno ad alzare gli occhi da se stesso e a guardare gli altri.

 

 

 

Raffaella Lebboroni nasce a Bologna, sotto il segno dei Gemelli. Si iscrive all'Accademia Antoniana di Arte Drammatica e consegue dopo tre anni il diploma. Inizia subito a lavorare con il teatro ragazzi e a fare esperienze con il teatro di ricerca, collabora con vari gruppi musicali, girando video e producendo performance. A 27 anni viene scelta da Luca Ronconi per recitare ne I dialoghi delle Carmelitane. Seguiranno molte altre esperienze di teatro, anche lontanissime tra loro, da Antigone con la regia di Marisa Fabbri, alla prima regia teatrale di Stefano Benni, dov'è protagonista. Dal 2010 l'ultimo spettacolo teatrale con la regia di Francesco Saponaro, che la vede in scena con Paolo Briguglia. Numerose le esperienze televisive: I liceali con la regia di Lucio Pellegrini, Non pensarci la serie, di Gianni Zanasi, Distretto di Polizia, Una pallottola nel cuore e altro. In cinema lavora con i più importanti registi italiani: Paolo Virzi, Nanni Moretti, Francesca Archibugi, Gianni Zanasi, Marco Bellocchio, Carlo Verdone, Francesco Bruni. Negli ultimi anni si è occupata con successo di una rassegna letteraria, ideata insieme a Daniela Mazzoli e a Gianfranco Anzini, dal titolo "Festa Romana" che si è tenuta all'interno del cinema Apollo e che ha visto partecipare molti importanti nomi della letteratura italiana. Prossimamente lavorerà ad una serie Netflix tratta dal romanzo "Tutto chiede salvezza".

 

 

IO POSSO

 

 

 

Sinossi:

 

Nel 1990 le sorelle Rosa e Savina Pilliu, quarant’anni, ereditano due casette dal padre, di due piani ciascuna, davanti all’entrata del Parco della Favorita, a Palermo. Un giorno un costruttore mafioso, Pietro Lo Sicco, va dal notaio e si dichiara proprietario di tutta un’area vicino al parco, compresa la zona dove si trovano le due casette. Chiede ai proprietari di tutte le vecchie case di vendergliele a un prezzo inferiore a quello di mercato. Le uniche a opporsi sono le sorelle Pilliu. Intanto, Lo Sicco corrompe l’assessore dei Lavori pubblici e, a pochi metri dalle casette delle Pilliu, riesce a costruire un palazzo di otto piani che le rende inagibili. Passano gli anni e questo edificio diventa un nascondiglio di latitanti. Sembra che la 126 di via D’Amelio sia partita da quel palazzo.

Dopo trent’anni di processo – durante i quali vengono indagate, processate e poi assolte, subiscono minacce, e ricevono corone di fiori, vengono ricollocate in un palazzo abitato da mafiosi –, finalmente, le due sorelle vincono la causa. Ma non è finita. Le Pilliu non riceveranno mai alcun risarcimento, perché l’edificio ormai è stato ceduto a dei fondi di investimento. Tramite dei prestanome, poi, la più grossa famiglia di spacciatori di droga di Palermo sta comprando l’attico e il super attico a prezzi stracciati. L’Agenzia delle entrate spedisce una lettera alle sorelle e chiede una percentuale dell’importo, in teoria, risarcito. Lo dovrebbe pagare Lo Sicco, che però è fallito, quindi lo Stato si rifà su di loro. E poi, il Fondo per le vittime di mafia non accetta la domanda delle Pilliu, perché le due sorelle non sono state vittime della mafia.

 

 

 

Gli autori:

 

Pif, all’anagrafe Pierfrancesco Diliberto, è stato a lungo autore e inviato delle Iene. Su Mtv ha condotto Il testimone. Ha diretto La mafia uccide solo d’estate (2013) e In guerra per amore (2016). Feltrinelli ha pubblicato…che Dio perdona a tutti (2018), il suo primo romanzo.

Marco Lillo è un giornalista d’inchiesta e scrive per “il Fatto Quotidiano”. Dirige la collana di libri PaperFirst. I suoi ultimi libri sono I re di Roma (2015; con Lirio Abbate), Di padre in figlio (2018) e Padrini fondatori (2018; con Marco Travaglio).

 

La valigia dell'attore, organizzata dall’Associazione Quasar e diretta da Giovanna Gravina Volonté e Fabio Canu, è parte integrante della rete di festival delle Isole Minori della Sardegna denominata Le isole del cinema, insieme a Una notte in Italia (Tavolara), Pensieri e parole (Asinara) e Creuza de Mà (Carloforte

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA XVI LEGISLATURA INTERROGAZIONE N.

 

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI LEGISLATURA

INTERROGAZIONE N.

LAI - COCCO, con richiesta di risposta scritta, sulle criticità del laboratorio analisi

dell’Ospedale Paolo Merlo di La Maddalena.

***************

I sottoscritti

premesso che

- le isole minori sono individuate a livello europeo come zone disagiate e che la stessa

conferenza di Amsterdam ha riconosciuto che gli svantaggi sofferti dalle regioni insulari

devono esser colmati con l’adozione di misure specifiche;

segnalato che

- è doveroso garantire le dovute prestazioni e l’omogeneità delle cure nei Presìdi Ospedalieri

siti in zone disagiate di tutto il territorio della Sardegna, evitando chiusure di reparti che

rischiano di colpire in maniera più pregiudizievole i Comuni delle isole minori, per natura già

svantaggiati dalla loro condizione di insularità;

constatato che

- in Gallura, in questo periodo dell’anno, si registra un particolare aumento demografico a

seguito della numerosissima presenza di turisti;

- in un momento di grave criticità in cui è comunque necessario assicurare la continuità

assistenziale in sicurezza all’interno del Presidio, il capo Dipartimento del Laboratorio analisi

di La Maddalena, Olbia e Tempio ha concesso le ferie all’unico Tecnico di Laboratorio che

opera presso il presidio Ospedaliero Paolo Merlo di La Maddalena, senza il quale è

impossibile processare i tamponi anti-covid e conseguentemente effettuare i trasferimenti

verso altri presidi;

ritenuto che

- è inaccettabile che la situazione sopra descritta possa determinare la chiusura del reparto

analisi del P.O. Paolo Merlo, esponendo a gravi rischi e pericoli i potenziali pazienti che

necessitano di essere assistiti presso il Pronto Soccorso di La Maddalena;

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene

e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:

- se siano a conoscenza del fatto che il capo Dipartimento del Laboratorio analisi di La

Maddalena, Olbia e Tempio ha concesso le ferie all’unico Tecnico di Laboratorio che opera

presso il presidio Ospedaliero Paolo Merlo di La Maddalena;

- se siano a conoscenza del fatto che senza tecnico di laboratorio analisi è impossibile

processare i tamponi anti-covid e pertanto la struttura ospedaliera non può effettuare i

trasferimenti verso altri presidi;

- se corrisponde al vero che nel concedere le ferie non abbia previsto un sostituto,

esponendo a gravi rischi e pericoli i potenziali pazienti che necessitano di essere assistiti

presso il Pronto Soccorso di La Maddalena;

- se non ritengano opportuno scongiurare la chiusura del reparto analisi facendo in modo

che il tecnico di laboratorio venga sostituito e/o che le ferie del dipendente vengano

posticipate in attesa di un nuovo tecnico;

- quali azioni intendano porre in essere nell’immediato per garantire al “Paolo Merlo” di La

Maddalena un servizio di pronto soccorso efficace, che possa contare, anche sul perfetto

funzionamento del laboratorio analisi.

Riceviamo e pubblichiamo

 

Isola di La Maddalena (SS)

Fortezza I Colmi (Strada panoramica)

Mercoledì 28 luglio 2021 - Ore 21,15

L’immagine e la memoria

Omaggio a Carla Gravina

Contributi audiovisivi con

Carla Gravina e Ettore Scola

 

a seguire

Silvia Scola

introduce la proiezione del film

La terrazza (1980)

regia di Ettore Scola

 

con Carla Gravina, Stefania Sandrelli, Ugo Tognazzi,

Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman

(Copia restaurata a cura della Cineteca Nazionale)

 

Pochi giorni prima del suo 80mo compleanno, che cadrà il 5 agosto, “La Valigia dell’Attore” festeggia

Carla Gravina con una serata in cui il lato artistico e professionale si intreccia a una dimensione

affettiva e quasi familiare. La XVIII edizione del festival diretto da Giovanna Gravina Volonté, figlia

di Carla e di Gian Maria Volonté, si apre infatti la sera del 28 luglio con un omaggio alla grande

attrice, ritiratasi dalle scene ormai da trent’anni, e proseguirà con la proiezione della copia restaurata

dalla Cineteca Nazionale del film “La terrazza” (1980), per il quale l'interprete vinse il premio per la

miglior attrice non protagonista al 33esimo Festival di Cannes.

Oltre al film “La terrazza” di Ettore Scola, regista del quale ricorrono i 90 anni dalla nascita,

presentato sul palco dalla figlia Silvia Scola, la serata proporrà due contributi audiovisivi: un brano

tratto dalla ripresa televisiva dello spettacolo teatrale “La Locandiera” di Carlo Goldoni per la regia

di Giancarlo Cobelli, con la straordinaria interpretazione della Gravina nei panni di Mirandolina, e

l’altro dedicato a Ettore Scola: dieci minuti sublimi di un suo intervento del 2012 quando partecipò a

“La valigia dell’attore”.

A condurre la serata saranno come ogni sera il critico Fabio Ferzetti e Pif, che intervistò proprio

Scola nel 2016 nel documentario “Ridendo e scherzando” di Paola e Silvia Scola.

 

LA TERRAZZA

Sinossi

Una cena su una terrazza romana è occasione di incontro per un gruppo di intellettuali che parlano,

discutono, litigano anche. Da questa cornice si sviluppano poi le storie di uno sceneggiatore a corto

di idee, di un giornalista incapace di rinnovarsi, di un consigliere Rai incline alla depressione, di un

volgarotto produttore cinematografico e di un deputato comunista dubbioso e adultero. Un anno

dopo, quando il tempo avrà cambiato qualche equilibrio, si rincontrano nello stesso luogo, forse più

consapevoli.

 

1980 - Festival di Cannes Migliore sceneggiatura a Ettore Scola, Age e Scarpelli

Miglior attrice non protagonista a Carla Gravina

1980 - Nastro d'argento Migliore sceneggiatura a Ettore Scola, Age e Scarpelli

Miglior attrice non protagonista a Stefania Sandrelli

Carla Gravina esordisce al cinema appena quindicenne in Guendalina di Alberto Lattuada (1957)

e, da allora, inizia una lunga carriera che la porterà a diventare una delle maggiori interpreti del

cinema e del teatro italiano. Ancora poco più che adolescente, nel 1958, figura fra gli interpreti

di Padri e figli sceneggiato televisivo diretto da Guglielmo Morandi e nel film culto I soliti

ignoti di Mario Monicelli. Nel 1959 è valletta nel programma televisivo Il Musichiere, condotto

da Mario Riva, facendo coppia con Patrizia Della Rovere.

A partire dagli anni Sessanta inizia a lavorare in teatro, debuttando nel ruolo

di Giulietta a Verona nell'ambito del Festival Shakespeariano, insieme a Gian Maria Volonté, che

diviene suo compagno di vita per diversi anni e padre della figlia Giovanna, con il quale condivide

anche un forte impegno politico. Dopo anni di impegno teatrale, nel 1967 torna al cinema con ruoli

più maturi, interpretando I sette fratelli Cervi di Gianni Puccini e, l'anno successivo, Banditi a

Milano di Carlo Lizzani accanto a Volonté. Di tutt'altro genere il ruolo dell'indemoniata Ippolita

Oderisi nel film L'anticristo (1974), di Alberto De Martino.

Nel 1971 è protagonista, con Jean-Louis Trintignant e Dominique Sanda, del film di Philippe

Labro Senza movente, thriller a sfondo psicologico ambientato a Nizza. Oltre al teatro e al cinema,

partecipa anche a diversi sceneggiati televisivi, tra i quali il famosissimo Il segno del comando del

1971. Nel 1980-81 è coprotagonista, con Gian Maria Volonté, della commedia di Arthur

Schnitzler, Girotondo, per la regia dello stesso Volonté.

Convinta ormai che sia il cinema che la televisione non hanno più bisogno di attrici della sua età e

del suo calibro, a partire dagli anni Ottanta li abbandona progressivamente, per dedicarsi

principalmente al teatro, dove è diretta dai massimi registi italiani, tra cui Giorgio Strehler, Luca

Ronconi e Giancarlo Cobelli. Tra le interpretazioni più significative spicca quella

di Mirandolina ne La locandiera di Carlo Goldoni. Conclude la carriera cinematografica nel 1993,

con il film Il lungo silenzio, di Margarethe von Trotta e nel novembre 1998 fa parte, assieme ai

registi Giuliano Montaldo, Mario Brenta, Ennio Marzocchini, e all'attore Massimo Ghini, della giuria

della XIII edizione di France Cinema a Firenze.

Abbandonato anche il teatro, si allontana dalle scene, ritirandosi a vita privata, negli anni Novanta

del secolo scorso. Il silenzio è stato interrotto solo da due interviste, nel dicembre 2012 e,

recentemente, per un settimanale femminile per il quale ha dichiarato: «Ho deciso di uscire di scena

nel 1994: lavoravo da quando ero adolescente, desideravo fare finalmente il giro del mondo. Sono

scomparsa perché volevo vivere»

 

Carla Gravina ha svolto anche attività in ambito politico: candidata per il PCI nel collegio di Milano-

Pavia alle elezioni politiche del 4 giugno 1979, subentra in qualità di prima dei non eletti al

 

defunto Luigi Longo, sedendo tra i banchi della Camera dei deputati dal 23 ottobre 1980 all'11 luglio

1983.

La valigia dell'attore, organizzata dall’Associazione Quasar e diretta da Giovanna Gravina Volonté e Fabio

Canu, è parte integrante della rete di festival delle Isole Minori della Sardegna denominata Le isole del cinema,

insieme a Una notte in Italia (Tavolara), Pensieri e parole (Asinara) e Creuza de Mà (Carloforte).

Intervento della guardia costiera


 


 

Trasportava 160 Kg di prodotti surgelati, tra cui pescato, privi della prevista documentazione di tracciabilità destinati a un supermercato di Olbia e a un ristorante di Porto Cervo.

Il trasportatore è stato fermato, nel corso di un’attività di controllo sulla filiera della pesca svolto dagli Ispettori del 15° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Olbia – Guardia Costiera, a bordo di un furgone frigo pronto a scaricare i prodotti surgelati nel retro del supermercato al quale questi erano in parte destinati.

Dopo aver verificato l’assenza della prevista documentazione si è provveduto a richiedere l’intervento dei veterinari dell’ASL di Olbia per accertare lo stato di conservazione e la commestibilità dei prodotti nonché della Polizia Stradale per sottoporre ai controlli di competenza il mezzo e appurare l’idoneità dello stesso alle norme del Codice della strada.

A carico del trasportatore è stata elevata dagli Ispettori Pesca una sanzione di 1.500 euro per violazione delle norme Comunitarie e Nazionali sulla tracciabilità dei prodotti ittici nonché il sequestro di tutti i generi alimentari trasportati e due sanzioni per un totale di 200,00 euro e il fermo amministrativo del mezzo per 60 giorni a cura della Polizia Stradale per trasporto conto terzi senza autorizzazione e pneumatici usurati.

I controlli messi quotidianamente in atto dagli Ispettori Pesca del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ha dichiarato il Direttore Marittimo della Sardegna Settentrionale, mirano a tutelare il consumatore finale e gli stock ittici a protezione della salute pubblica e dell’ambiente marino.

 

 

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