martedì 28 febbraio 2017

QUESTURA DI SASSARI Ufficio Gabinetto






Attività della Polizia Stradale


Durante lo scorso fine settimana, nel territorio della Provincia, sono stati attuati servizi di vigilanza stradale finalizzati al monitoraggio del fenomeno della guida sotto l'influenza di alcool e di sostanze stupefacenti, anche in concomitanza con le manifestazioni carnevalesche che hanno interessato diversi centri cittadini. In particolar modo l’attività della Polizia Stradale, con l’impiego delle pattuglie dei Distaccamenti di Olbia e Tempio, è stata concentrata nel territorio della Gallura dove si è svolto il Carnevale Tempiese che ogni anno richiama molti visitatori da diverse parti dell’isola e della penisola.
L’attività è stata particolarmente intensa ed ha portato ottimi risultati sotto il profilo della sicurezza stradale.
Gli operatori impegnati sul territorio hanno proceduto all’identificazione di oltre 200 soggetti, tra conducenti e passeggeri. L’attività ha portato alla contestazione di 33 infrazioni al Codice della Strada, di cui 11 per violazione dell'art. 186 del C.d.S., guida sotto l’influenza dell’alcool, con contestuale ritiro della patente di guida e il deferimento in stato di libertà all’A.G. dei trasgressori, nonché il sequestro di 3 autovetture, ai fini della confisca.
Il servizio ha garantito maggiore sicurezza per la circolazione stradale, contribuendo così ad impedire il verificarsi di incidenti. 


CONVOCAZIONE CONFERENZA STAMPA

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CONVENZIONE RAI- RAS. PRESENTAZIONE DEI PROGRAMMI IN LINGUA SARDA
  – Sarà presentato in conferenza stampa,OGGI 28 febbraio alle ore 10.30 al secondo piano dell’assessorato della Cultura in viale Trieste 186, il calendario dei programmi e delle trasmissioni in lingua sarda nell’ambito della firma della Convenzione Rai – Regione. Saranno presenti l’assessora della Cultura Claudia Firino, il Direttore sede Rai Sardegna Giovanni Maria Dettori e Franco Siddi, consigliere d’amministrazione Rai.


domenica 26 febbraio 2017

PANATHLON



Venerdi in occasione del trentacinquesimo anniversario  della nascita del Panathlon maddalenino il presidente Angelo Mangano mette in evidenza il lavoro svolto durante l’anno scorso analizzando i progetti presentati  a  gennaio  con l’inserimento di altri due  soci entrati a far parte del direttivo e tutto quello che  avverrò quest’anno .
.Il presidente Mangano ed il vice  Rolando , intendono così riportare allo splendore la macchina organizzativa del club che,  dalla sua nascita nel 1983, ha avuto tra le sue finalità l’affermazione dell’ideale sportivo e dei suoi valori morali e culturali quale strumento di formazione della persona e di solidarietà tra tutti i popoli. Uno sport sano deve garantire la salute di ogni sportivo, ecco perché è giusto operare affinché la pratica degli sport appaia costantemente ispirata anche a principi etici.Il nuoto sarà al centro  di questa pratica e sarà la socia Sabrina Pinato già atleta nazionale Fin e presidente della locale associazione Swimm sea, a introdurre il nuoto durante la serata del 24/02/2017  presso la sala “Putin” del Circolo Ufficiali, dalle ore 17.00 alle ore 18.30,  la signora Pinato sottolineerà  non solo la funzione educativa ma anche il ruolo del nuoto nella tutela e nella promozione della salute.Sarà poi comandante Andrea Pampaloni, ufficiale di marina, che, insieme al comandante Silvio Rolando divide il ruolo di vice presidente del Club ,che illustreranno il tema , più tecnico, ma di fondamentale importanza, sulla normativa della sicurezza dei bagnanti a mare.La serata a tema, sarà l’occasione per ricordare un concittadino ed amico del Panathlon Club, Massimo Armanni, già atleta ed organizzatore dei trofei natatori maddalenini, con un tributo preparato ed interpretato dal Presidente Mangano e dall’architetto Maurizio Giudice.peone

Per il nuovo anno, la priorità del Presidente Mangano, è, come sempre, la vicinanza  a tutti coloro che si impegnano a promuovere le attività sportive locali, la partecipazione agli eventi e la rappresentanza del club nelle manifestazioni pubbliche. Il panathlon farà sentire, in particolare, la presenza dei soci durante la seconda edizione delle Olimpiadi della Gioventù, a fine maggio, con la presenza di un punto informativo  per ragazzi e genitori, favorire e promuovere  la pratica sportiva vuol dire , infatti, avere a cuore la salute fisica di tutti i ragazzi, senza tralasciare il benessere interiore, confrontandosi con i ragazzi sui problemi etici dell’attività sportiva, dal bullismo al doping ecc

Carnevale




Emblematico un carro che rappresentava  tutto il timore  che il carnevale  isolano , che negli anni 80 era meta di gente che arrivava  da tutte le parti ,non arrivasse ad essere dimenticato o affondato  come scritto sul pennone  di una nave .” Il carnevale non deve affondare “. Il timore  di molta gente era proprio questo , cioè che il carnevale non si facesse piu’ ,perché mancavano gli stimoli dopo tanti anni di lavoro  non certamente tranquillo , perché non ci sono luoghi dove poter lavorare in  serenità per formare il carro , perché le amministrazione  non ti aiutavano sia economicamente che  materialmente . Ebbene  questi timori, giovedi grasso sono spariti , anzi non hanno impensierito chi  veramente  voleva il carnevale a tutti i costi per non farlo “ affondare “ .Infatti i carri che hanno sfilato per le vie  del centro storico e  che poi hanno animato per tutto il pomeriggio inoltrato piazza Umberto I, sono stati davvero belli , ma soprattutto hanno saputo coinvolgere la gente a ballare  con loro , a gustare frittelle e vino  e liberarsi della tensione che attanaglia un po’ tutti . Molto caratteristico il carro degli spagnoli che  con le sue figure circa 70 hanno deliziato con le canzoni spagnole e balli altrettanto spagnoli  per tutto il percorso ,la gente che attratta dalla musica e dal ballo, ha condiviso l’allegria e la spensieratezza del momento . Non meno interessante il carro dei “Sailor moon” vestiti da marinai che  ballavano al ritmo di musica brasiliana sfrenatamente coinvolgendo anche la gente. L’altro carro “Caronte “ideato dal professor Antonio Camarda del liceo ha avuto un successo non indifferente per la presenza di belle ragazze . Il carro che piu’ ha interessato è stato , forse,quello con la scritta “ Il carnevale non deve affondare “ che è tutto una sfida a che  questo non avvenga . Per ultimo a chiudere la sfilata un camper con dei bambini dentro . Ora sembra che  il ghiaccio si sia rotto ed allora  per l’euforia  da parte di tutti anche  domenica e cosi martedi i carri sfileranno ancora  , cosi è stato detto : Da menzionare  e non è da poco  conto la presenza  di molti bambini mascherati e molti genitori che li accompagnavano per la gioia di tutti . Peone

Arriverà a La Maddalena LUNEDI la famiglia siro-palestinese


Arriverà a La Maddalena  LUNEDI la  famiglia siro-palestinese, di religione musulmana, composta di cinque persone, madre e quattro figli, una di 10 anni, uno di 14, uno di 17 e uno di 19. Tutti sono scappati da Damasco a causa della guerra e sono stati accolti in un campo profughi in Libano. Fanno parte di un gruppo di profughi, che periodicamente, con i così detti “corridoi umanitari”, vengono accompagnati in Italia per opera della comunità di Sant’Egidio. Sono giunti  a Roma il 24 febbraio e saranno subito assegnati alle parrocchie o istituzioni che avevano dato la disponibilità ad accoglierli. Tra queste anche la parrocchia di Santa Maria Maddalena disponibile ad accogliere una famiglia di profughi. Verrà ospitata in una casa della parrocchia, fino a qualche mese fa utilizzata dall’ associazione Il Delfino e dal C.A.V. Molti hanno partecipato a preparare la casa. Non c’era cucina e allora tanti volontari hanno collaborato, chi a creare la cucina,  a predisporre gli impianti,  a donare il letto,  il frigo,  la lavatrice,  il divano,  le coperte e le lenzuola,  i piatti e le stoviglie, insomma una bella gara di solidarietà. Qualcuno – ha affermato don Domenico-potrebbe dire: perché non si aiutano prima i nostri poveri, disoccupati, senza casa, invece di aiutare questi che vengono da fuori? La risposta è semplice. I nostri poveri, possono comunque avere degli aiuti, per esempio dai parenti, dal comune con i servizi sociali, lavori socialmente utili, protezione civile, pronto intervento, palazzo Scala di Ferro, aiuti dalla chiesa con la Caritas, col volontariato, con le case di accoglienza per i senza tetto quella di suor Nicoli per gli uomini  e quella di san Francesco per  le donne, possono usufruire di una assistenza sanitaria. I profughi invece non hanno tutto questo, sono soli, non conoscono neppure la lingua per spiegarsi. Sono come quando si corre in pronto soccorso, quelli contrassegnati col bollino rosso, cioè i più gravi, hanno la precedenza su tutti gli altri. >>peone                                                           

RICEVIAMO E PUIBBLICHIAMO



ANDREA ROTTAIllustrissimi, caro Sindaco e Consiglieri tutti, e pubblico presente in sala,
do per scontato che tutta l’isola sappia delle mie dimissioni e che al mio posto subentrerà Mauro Bittu. Pertanto non voglio annoiarvi e non entrerò nel merito dei pregiudizi o presunte certezze maturate sulla mia scelta. La politica insegna, almeno così mi dicono gli esperti, che queste dimissioni di fatto mi “bruciano”. Non essendo del mestiere, qualora fosse, mi piegherò quindi alle regole del gioco. Ma non è mai stata una mia preoccupazione.
Quando mi sono candidato a Sindaco sapevo che avevo bassisime possibilità di vincere: avevo ricevuto in dote un’eredità scomoda – quella della vecchia amministrazione – e 40 giorni di campagna elettorale non potevano permettermi di giocare ad armi pari contro tre candidati a sindaco molto presenti nella realtà locale e partiti con un lungo vantaggio nei miei confronti.
Ma, come dissi allora, mi candidai “per fare la differenza”, e nel mio modo di pensare questa si poteva fare solo con un’umiltà e un lavoro che vanno aldilà delle “assenze /presenze” in questo consiglio. Per me e per la lista che mi ha sostenuto questo si poteva fare attraverso una crescita intrusiva e intelligente rafforzando le intese su cui si è sempre retta l’economia isolana: il rapporto Stato-Regione. Certo questo si è evoluto negli anni nel bene o nel male ma i tempi cambiano e sta nell’abilità di chi amministra leggere i tempi in cui viviamo.
Una cosa però è certa: L’EVOLUZIONE, A QUALSIASI LIVELLO, NON TORNA MAI INDIETRO MA GUARDA SEMPRE AVANTI. Pertanto chi pesca nel passato in politica può fare solo POPULISMO: niente e nessuno riporterà La Maddalena a essere la Piccola Parigi (anche perché la Grande Parigi si è evoluta e noi dovremmo agire ed “evolverci” di conseguenza). In uno dei suoi libri più illustri, L’anello di Re Salomone, L’etologo e zoologo Konrad Lorenz scriveva che “chi ha occhi per ammirare e contemplare la natura costui diventerà un naturalista”. Ho fatto mio questo pensiero e ho fatto dell’osservazione di questo arcipelago un valore aggiunto nei miei studi e nella mia professione.
Ma perché proteggere questo arcipelago? Siamo quello che siamo perché la magia dei nostri luoghi – che si presta a mille avventure e ricerche – ci rende “esseri speciali” che vivono in un contesto speciale. Per questo La Maddalena per me viene prima di tutto ed è così per ogni maddalenino. Quando vivi fuori quell’effetto patella ti attanaglia e di distrugge come fosse un amore perduto o non corrisposto. Questa è la forza che ci lega al territorio ma anche la nostra debolezza. La forza è nei luoghi che ci permettono di essere affascinanti e mai scontati nelle cose che facciamo e diciamo; questo diventa debolezza nel momento in cui il nostro essere speciali si trasforma nell’essere “ganzi” e testardi anche quando dovrebbe prevalere l’umiltà e la riflessione.
Per questo non riusciamo ad adottare nessuno strumento di pianificazione e non riusciamo a prendere decisioni condivise. L’elaborazione e attuazione del Piano del Parco e del Regolamento lo dimostra. Eppure oggi questo rappresenterebbe un rafforzamento del rapporto Stato- Regione. Non ci siamo riusciti e questa è la vera sconfitta per chi vuole fare la differenza e quindi il mio fallimento.
Il mio impegno in merito è stato massimo ma ho fallito.
Forse non avevo la forza politica per portare avanti questa pianificazione;
Forse mi sono inserito in un contesto già avviato da troppi anni e quindi logorato;

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