venerdì 3 dicembre 2021

omaggio a Gian Mria Volonte


 alla Sardegna il festival La valigia dell'attore parteciperà, insieme alla Scuola d'Arte cinematografica "Gian Maria Volonté" della Regione Lazio, all'omaggio per ricordare i ventisette anni dalla scomparsa dell'artista, il prossimo 6 dicembre presso la Casa del CInema di Roma.




 

Quando iniziò il lavoro di progettazione di una scuola pubblica e gratuita dedicata alle professioni del cinema, ci si chiese a chi intitolarla. Nel gruppo di cineasti coinvolti, qualcuno propose il nome di Gian Maria Volonté e l’accordo fu immediato. Il grande attore italiano, con la sua storia artistica e umana, la sua dimensione intellettuale e politica, rispecchiava lo spirito con cui ci si accingeva all’impresa: democratizzare l’accesso alle professioni del cinema; concepirle non solo sotto il profilo tecnico e artistico, ma anche in relazione critica con il contesto cinematografico e la società contemporanea; aprire spazi di confronto con e tra le giovani generazioni interessate al cinema per andare oltre il cinema stesso. Per questi motivi, le iniziative dedicate decennale della Scuola non potevano che concludersi con un Omaggio a Gian Maria Volonté, lunedì 6 dicembre 2021, in occasione della ricorrenza della scomparsa dell’attore, avvenuta nel 1994 sul set del film Lo sguardo di Ulisse di Theo Angelopoulos. L’appuntamento è alla Casa del Cinema di Roma (Largo M. Mastroianni, 1) alle 16.00, con la presentazione e la proiezione del film Un uomo da bruciare (1962) di Valentino Orsini, Paolo e Vittorio Taviani, in cui Gian Maria Volonté interpreta per la prima volta sul grande schermo un ruolo da protagonista, vestendo i panni del sindacalista Salvatore Carnevale. La sua immagine, scattata sul set di questo film, accompagna la comunicazione pubblica della Scuola fin dalla sua istituzione: vi è ritratto un Volonté giovane, dallo sguardo intenso, che accoglie e accompagna i ragazzi e le ragazze che ogni giorno frequentano i corsi.

Dopo la proiezione di Un uomo da bruciarealle 18.00 sono previsti i saluti istituzionali di Giovanna Pugliese (Responsabile dell’Ufficio Cinema della Regione Lazio) e gli interventi di Fabrizio Gifuni, Giovanna Gravina Volonté, Fabrizio Deriu e Antonio Medici, moderati da Boris Sollazzo, per presentare il mediometraggio Il campo magnetico dell’attore, video-testimonianza dell’ultima giornata del ValigiaLab 2015, condotto da Fabrizio Gifuni, un laboratorio di alta formazione sulle tecniche di recitazione organizzato dalla manifestazione La Valigia dell’Attore, diretta dal 2003 da Giovanna Gravina Volonté e da Fabio Canu, nell’isola di La Maddalena in Sardegna, dove si svolge ogni anno a fine luglio. E’ un’iniziativa dedicata a Volonté e all’approfondimento del lavoro degli interpreti, con cui la Scuola ha collaborato a più riprese nel corso del tempo. L’edizione 2015 del ValigiaLab si è svolta occasionalmente a Roma, presso la sede di via Greve della Scuola Volonté e ha visto la partecipazione di tutti gli allievi e le allieve del corso di Recitazione del biennio 2013/15 insieme ad altri ragazzi e ragazze provenienti dalle maggiori scuole di recitazione italiane. Il campo magnetico dell’attore è il titolo che Gifuni ha scelto per il laboratorio; un titolo che, come ha dichiarato lo stesso Gifuni, “racchiude sinteticamente una serie di riflessioni pratiche e teoriche sul gioco attoriale che ho messo insieme in questi primi venti e più anni di lavoro, illuminati qua e là da alcuni incontri fondamentali. Le parole di Amleto e quelle di Pasolini hanno accompagnato me e gli studenti in questi cinque giorni”. Vi hanno preso parte Giustiniano Alpi, Matteo Anselmi, Alessandro Bertoncini, Marta Anna Borucinska, Grazia Capraro, Valentina Carli, Gabriele Cicirello, Simone Corbisiero, Marco De Francesca, Miriam Selima Fieno, Luca Filippi, Liliana Fiorelli, Michela Anette Hickox, Giusy Emanuela Iannone, Luca Izzo, Miriam Annì Karlkvist Calafiore, Davide Paciolla, Teresa Romagnoli, Chiara Scalise, Piera Utzeri, Riccardo Zonca. Il video è a cura di Fabrizio Deriu e Lorenzo Conte.

L’iniziativa è organizzata con la collaborazione del festival “La Valigia dell’attore”, del del Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, della Casa del Cinema di Roma.

L’ingresso è gratuito. Per l’accesso alla sala è necessaria la Certificazione verde vigente.


lunedì 15 novembre 2021

RICORDO FLOREALE PER I CADUTI DI NASSIRYIA.

 




Ricorrendo il 18 anniversario della strage di Nassyria si è svolta a La Maddalena, in P. del Umberto I deceduti in quella occasione. E’ stata una, la cerimonia per ricordare i 19 eroi cerimonia semplice, ma toccante alla presenza del vice sindaco Federica Porcu, vice comandante delle Scuole Sottufficiali Carlo Balata, oltre il sempre presente, gruppo La Maddalena-Sardegna, che ha realizzato il monumento grazie alla generosità di Erminio Siriani di Olbia. Sono stati posati sotto il monumento due omaggi floreali da parte dell’amministrazione e dal gruppo Sardegna solidale seguito da un minuto di raccoglimento. Una cerimonia per pochi a causa del covid che sta ancora crescendo in ogni regione. Da sottolineare che qualche nome dei deceduti nella lapide dedicata a loro è scomparso sarebbe il caso d’intervenire prima che sparissero tutti. Per l’occasione  La Maddalena Ambiente ha fatto una pulizia  radicale in tutta la zona circostante al monumento. peone

presentazione libro

 • A conclusione delle attività del biennio 2019- 2021, il comitato celebrativo capitano di Vascello MOVM Carlo Avegno procederà alla presentazione del libro contenente gli “Atti del convegno di storici-cultori sulla "Battaglia di La Maddalena (9-13 settembre 1943)"

col seguente calendario: 15 Nov. ore 1700 La Maddalena Sala Consiliare Comune, 17 Nov. ore 1700 Sassari Sala Fondazione di Sardegna,
19 Nov. ore 1700 Cagliari sala Consiliare Comune. Attraverso il convegno di storici e studiosi, parte integrante delle attività celebrative svoltesi sotto il patrocinio della presidenza del consiglio dei ministri e l’adesione della residenza della Repubblica, il comitato, ottenuto il riconoscimento del comitato storico-scientifico per gli anniversari di interesse nazionale nell’assise di metà Luglio 2019, si prefiggeva l’obiettivo di riportare alla memoria nazionale e divulgare la vicenda della resistenza armata condotta tra il 9 e il 13 sett.43 nella piazzaforte di La Maddalena, contro il colpo di mano di forze d’élite tedesche messa in opera all'indomani della proclamazione dell’”Armistizio”. L’opera appassionata di ricerca di studiosi sardi ha consentito di appurare fatti e circostanze di questo Evento, che, rimasto nel cono d’ombra di quella” che Raymond Aron definiva la “Grande Storia scritta con lettere di Sangue”, è, di fatto il primo esempio nazionale di resistenza armata, spontanea, e interforze di Marinai, Artiglieri e Carabinieri, che, opportunamente guidati e motivati dai rispettivi comandanti, corroborati dalla presenza di operai dell’Arsenale.peone

venerdì 5 novembre 2021

FUTURI ARCHITETTI

 DA ZURIGO ALLA GALLURA: I FUTURI ARCHITETTI STUDIANO L’ARCHITETTO ALBERTO PONIS





Servizio fotografico diValeria Serra


 

 S

Si è concluso a Palau il seminario residenziale “The stones of Sardinia” ideato e organizzato dalla facoltà di architettura dell’ETH di Zurigo, il prestigioso politecnico svizzero che ha formato Albert Einstein e altri numerosi premi Nobel. È la docente Annette Spiro ad accompagnare venti studenti, alcuni prossimi alla laurea, tra le rocce costiere della Gallura e quelle architetture di eccellenza che sono riuscite ad inserirsi nel paesaggio di pietra come ne facessero parte da sempre. Soggetto privilegiato sono soprattutto le opere dell’architetto Alberto Ponis, a cui lo stesso politecnico dedicò una mostra nel 2018.

I giovani futuri architetti di nazionalità diverse (svizzeri, tedeschi, austriaci, serbi, ungheresi e cinesi) sono stati cinque giorni in Sardegna per affinare uno dei principali strumenti di progettazione: il disegno dal vero. Sembra un paradosso nell’era di AutoCAD e dei programmi computerizzati dare rilevanza al disegno a mano; eppure i più valenti architetti cercano la prima ispirazione di un progetto sempre nell’immediatezza di uno schizzo. La lettura di un contesto in cui inserirsi trova la sua prima grammatica nei tratti nati da uno sguardo che genera immaginazione e si traduce in segno. Alberto Ponis ne è maestro: architetto genovese che dopo gli studi a Firenze e le prime esperienze professionali a Londra, dai primi anni Sessanta ha vissuto e lavorato in Sardegna scegliendo Palau come base. Un approccio, il suo, di architettura umanistica, forgiata dall’irripetibile morfologia del paesaggio gallurese. In una natura ancora selvaggia, si è formata la sua poetica.

Le sue trecento case realizzate in quasi cinquant’anni (in gran parte tra Porto Rafael e Costa Paradiso) sono diventate oggetto di studio in tutto il mondo. Per il loro mimetismo in uno scenario morfologico che sempre assecondano magistralmente. Stupore negli occhi degli studenti che in questo eccezionale spazio tra rocce e mare, si muovono con blocchi di carta e matite in mano. Tra i patii delle sue dimore più celebri, quelle che si fondono alle pieghe dei tafoni; nei percorsi ricavati tra i graniti, di fronte alla bellezza semplice e aurea del piccolo Yacht Club Punta Sardegna. Ma anche tra le maestose proporzioni della Batteria di Monte Altura. E tra altre significative architetture come la dimora di Marco Zanuso sulla spiaggia di Barca Bruciata o La Cupola che Dante Bini costruì per Michelangelo Antonioni in Costa Paradiso. Annarita Ponis, ingegnere che ha lavorato per decenni a fianco del suo consorte, guida il gruppo nelle location designate, raccontando loro storie e circostanze nelle quali le architetture sono nate. Un modo diverso di esplorare e far scoprire uno dei volti della Sardegna; quello cha ha saputo armonizzare contemporaneità e paesaggi millenari. Il lavoro di Alberto Ponis ha portato a Palau architetti molte altre volte da ogni parte del mondo; e studenti non solo da Zurigo ma negli anni recenti anche dal politecnico di Oslo e dall’accademia di architettura di Mendrisio. Nel settembre di un anno fa, a Cagliari presso la Fondazione di Sardegna, Ponis ha ricevuto dall’Istituto Nazionale di Architettura In Arch-anche il Premio alla Carriera. peone ha collaborato Valeria Serra

 

 

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