Ogni
incontro di Cal’a Cinema comincia con un tramonto mozzafiato che fa da sfondo
alle proiezioni in scaletta. Ieri sera, il pubblico affezionato non si è fatto
scoraggiare dal vento di grecale e puntualissimo come sempre, ha preso posto in
platea per vedere e ascoltare cosa aveva portato per loro Peter Marcias.
- Dalla caletta dei Genovesi stanno brillando registi e autori con
intelligenze vivaci e esperienze di vita portate in pellicola che meriterebbero
di essere viste da tutti. Peter Marcias ha continuato a mostrare il suo
talento, lo ha confermato ieri sera regalando agli spettatori le sue storie -
tra cui il recentissimo “Dimmi che destino avrò”, - ma anche il corto di animazione dal titolo
“Il mondo sopra la testa ” . Il film d’ impegno civile di Peter Marcias, che
promuove l’integrazione delle comunità Rom ed il diritto di cittadinanza per i
figli degli emigrati residenti in Italia ha ricevuto l’applauso del pubblico,
entusiasta per i due lavori che sono stati le pellicole della serata numero 4
dell’amatissima sala proiezioni all’aperto di Arbatax.
Di Peter
Marcias si dicono cose belle. Regista dei tempi moderni, lui elude gli
stereotipi del cinema isolano, e contamina invece il cinema europeo, privandosi
dei suoi orpelli locali e della sua altrettanto caratteristica di storie
prevalentemente paesane o criminali. Marcias è il meno sardo dei suoi colleghi,
ispirandosi sicuramente a modelli più generali e andando a raccontare quel
mistero che è il mondo. Noto come una delle giovani promesse della regia e
della sceneggiatura regionale e nazionale, ha realizzato numerosi spot,
documentari e cortometraggi presentati nei festival nazionali e internazionali.
Le sue opere testimoniano un forte interesse per un cinema legato a temi sociali
e politiche. Nel 2006 il suo esordio nelle sale con il film collettivo Bambini
(episodio Sono Alice) prodotto da Gianluca Arcopinto e distribuito dalla Pablo,
in concorso al Taipei Golden Horse Film Festival, Giffoni, Istanbul e São
Paulo. Ha diretto la docu-fiction Ma la Spagna non era cattolica? (2007) che ha
partecipato in concorso al Festival Internazionale GLBT di Torino, Giornate di
Cinema Omosessuale di Venezia, Festival di Madrid, Buenos Aires, Valladolid, e
il film Un attimo sospesi (2008) che è stato in concorso alla Mostra
Internazionale di Cinema di São Paulo ed è uscito nei cinema Italiani,
apprezzato da critica e pubblico. Nel
2010 il suo film documentario Liliana Cavani, Una donna nel cinema è stato
presentato alle Giornate degli autori, nell’ambito della 67° Mostra D’Arte
Cinematografica di Venezia, al Festival di Mosca, ed è stato candidato ai
Nastri D’argento 2011. I bambini della sua vita, del 2011, è stato in concorso
al 12° Festival Europeo, unico italiano. Apprezzato da critica e pubblico in
sala, ha ottenuto il Globo D’Oro per la migliore attrice a Piera Degli Esposti
e la nomination al Ciak D’Oro. Il suo nuovo film Dimmi che destino avrò (2012)
prodotto da Gianluca Arcopinto, distribuito nelle sale italiane dalla Pablo
Distribuzione.
E stasera
conviene non mancare perché i ragazzi di Musikasurda aspettano che il loro
artista preferito Marcello Murru, faccia ritorno a Cala a Cinema per la
proiezione di Giovanni Columbu che porta anche a Arbatax “Su Re”, la riflessione sul Cristo strappata
alle viscere di questa terra. Presenta il film e modera il dibattito col
pubblico, la giornalista di Servizio Pubblico Roberta Mocco.
Venerdì 2 agosto, sarà il momento di
Salvatore Mereu e del suo “Bellas
Mariposas”. Il regista amico di Cal’a Cinema, dopo la presentazione di
Tajabone, torna a verificare lo stato di salute della rassegna e racconta una
storia della periferia di Cagliari, tratta dal romanzo di Sergio Atzeni.
Presenta il film e modera il dibattito, il giornalista neo direttore
dell’Unione Sarda, Anthony W. Muroni.
Sabato 3
agosto, Sara Serraiocco sarà ospite dell’ultima serata con “Salvo”, l’affresco
sicilianamente tragico di vicende di mafia, reduce dal premio alla Semaine de
la Critique di Cannes. “Salvo”esplora sospeso tra genere narrativo e sguardo
esistenziale, i dilemmi post-moderni di un killer di mafia. Presenta il film e
modera il dibattito il giornalista Rai Paolo Piras. Prima dei saluti Paolo
Zucca, grande affezionato della rassegna farà visita ai ragazzi di Musikasurda.
Attenti che
stanno finendo: Le magliette di Musikasurda son un must sin dalle prime
edizioni, perché su quella stoffa colorata compaiono il logo e i messaggi della
rassegna. I disegni e il marchio di Cal’a Cinema piacciono a tutti, ma fino a
poco tempo fa erano riservati esclusivamente ai ragazzi e agli amici della
caletta. Quest'anno facciamo uno strappo: abbiamo deciso di metterne in vendita
un'edizione speciale in vari colori e numero limitato per chi volesse avere la
sua occasione di vestirne una e sentirsi sostenitore infaticabile. Le troverete
anche stasera nel gazebo davanti il grande schermo.
Attenti al
finale: dopo la proiezione tratteniamoci con amici e ospiti per parlare di
cinema e degustare un buon bicchiere di vino locale e perché no, contribuire al
futuro di Cal’a Cinema.