giovedì 1 agosto 2013

Cal’a Cinema sfida il vento grecale




Ogni incontro di Cal’a Cinema comincia con un tramonto mozzafiato che fa da sfondo alle proiezioni in scaletta. Ieri sera, il pubblico affezionato non si è fatto scoraggiare dal vento di grecale e puntualissimo come sempre, ha preso posto in platea per vedere e ascoltare cosa aveva portato per loro Peter Marcias.


 - Dalla caletta dei Genovesi stanno brillando registi e autori con intelligenze vivaci e esperienze di vita portate in pellicola che meriterebbero di essere viste da tutti. Peter Marcias ha continuato a mostrare il suo talento, lo ha confermato ieri sera regalando agli spettatori le sue storie - tra cui il recentissimo “Dimmi che destino avrò”,  - ma anche il corto di animazione dal titolo “Il mondo sopra la testa ” . Il film d’ impegno civile di Peter Marcias, che promuove l’integrazione delle comunità Rom ed il diritto di cittadinanza per i figli degli emigrati residenti in Italia ha ricevuto l’applauso del pubblico, entusiasta per i due lavori che sono stati le pellicole della serata numero 4 dell’amatissima sala proiezioni all’aperto di Arbatax.


Di Peter Marcias si dicono cose belle. Regista dei tempi moderni, lui elude gli stereotipi del cinema isolano, e contamina invece il cinema europeo, privandosi dei suoi orpelli locali e della sua altrettanto caratteristica di storie prevalentemente paesane o criminali. Marcias è il meno sardo dei suoi colleghi, ispirandosi sicuramente a modelli più generali e andando a raccontare quel mistero che è il mondo. Noto come una delle giovani promesse della regia e della sceneggiatura regionale e nazionale, ha realizzato numerosi spot, documentari e cortometraggi presentati nei festival nazionali e internazionali. Le sue opere testimoniano un forte interesse per un cinema legato a temi sociali e politiche. Nel 2006 il suo esordio nelle sale con il film collettivo Bambini (episodio Sono Alice) prodotto da Gianluca Arcopinto e distribuito dalla Pablo, in concorso al Taipei Golden Horse Film Festival, Giffoni, Istanbul e São Paulo. Ha diretto la docu-fiction Ma la Spagna non era cattolica? (2007) che ha partecipato in concorso al Festival Internazionale GLBT di Torino, Giornate di Cinema Omosessuale di Venezia, Festival di Madrid, Buenos Aires, Valladolid, e il film Un attimo sospesi (2008) che è stato in concorso alla Mostra Internazionale di Cinema di São Paulo ed è uscito nei cinema Italiani, apprezzato da critica e pubblico.  Nel 2010 il suo film documentario Liliana Cavani, Una donna nel cinema è stato presentato alle Giornate degli autori, nell’ambito della 67° Mostra D’Arte Cinematografica di Venezia, al Festival di Mosca, ed è stato candidato ai Nastri D’argento 2011. I bambini della sua vita, del 2011, è stato in concorso al 12° Festival Europeo, unico italiano. Apprezzato da critica e pubblico in sala, ha ottenuto il Globo D’Oro per la migliore attrice a Piera Degli Esposti e la nomination al Ciak D’Oro. Il suo nuovo film Dimmi che destino avrò (2012) prodotto da Gianluca Arcopinto, distribuito nelle sale italiane dalla Pablo Distribuzione.
 E stasera conviene non mancare perché i ragazzi di Musikasurda aspettano che il loro artista preferito Marcello Murru, faccia ritorno a Cala a Cinema per la proiezione di Giovanni Columbu che porta anche a Arbatax  “Su Re”, la riflessione sul Cristo strappata alle viscere di questa terra. Presenta il film e modera il dibattito col pubblico, la giornalista di Servizio Pubblico Roberta Mocco.


Venerdì 2 agosto, sarà il momento di  Salvatore Mereu e del suo  “Bellas Mariposas”. Il regista amico di Cal’a Cinema, dopo la presentazione di Tajabone, torna a verificare lo stato di salute della rassegna e racconta una storia della periferia di Cagliari, tratta dal romanzo di Sergio Atzeni. Presenta il film e modera il dibattito, il giornalista neo direttore dell’Unione Sarda, Anthony W. Muroni.
 Sabato 3 agosto, Sara Serraiocco sarà ospite dell’ultima serata con “Salvo”, l’affresco sicilianamente tragico di vicende di mafia, reduce dal premio alla Semaine de la Critique di Cannes. “Salvo”esplora sospeso tra genere narrativo e sguardo esistenziale, i dilemmi post-moderni di un killer di mafia. Presenta il film e modera il dibattito il giornalista Rai Paolo Piras. Prima dei saluti Paolo Zucca, grande affezionato della rassegna farà visita ai ragazzi di Musikasurda.

Attenti che stanno finendo: Le magliette di Musikasurda son un must sin dalle prime edizioni, perché su quella stoffa colorata compaiono il logo e i messaggi della rassegna. I disegni e il marchio di Cal’a Cinema piacciono a tutti, ma fino a poco tempo fa erano riservati esclusivamente ai ragazzi e agli amici della caletta. Quest'anno facciamo uno strappo: abbiamo deciso di metterne in vendita un'edizione speciale in vari colori e numero limitato per chi volesse avere la sua occasione di vestirne una e sentirsi sostenitore infaticabile. Le troverete anche stasera nel gazebo davanti il grande schermo.

 Attenti al finale: dopo la proiezione tratteniamoci con amici e ospiti per parlare di cinema e degustare un buon bicchiere di vino locale e perché no, contribuire al futuro di Cal’a Cinema.

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