Stretta collaborazione tra Asl
e allevatori per combattere la peste suina: sono 710 gli allevamenti interessati
che ricadono nelle zone di restrizione
Nel
solo territorio della Asl di Olbia sono 30 i focolai registrati, di questi 23
ad Alà dei Sardi, 3 a Padru, 2 a Oschiri, 1 a Olbia e 1 a Buddusò: all’interno di questi
comuni sono 28 gli allevamenti interessati alla malattia e nei quali il Servizio di Sanità Animale ha
provveduto all’abbattimento di 180
suini, ai quali si aggiungono circa 30 capi morti per malattia. In tutte le
Aziende interessate i Veterinari della Asl hanno seguito le fasi di disinfezione
delle aree.
L’area, a sua volta, è contenuta all’interno della “zona
di sorveglianza” che arriva fino a 10 Km dal focolaio, che ricade nei comuni
di Padru, Olbia, Telti, Oschiri, Alà dei Sardi, Berchidda,
Loiri Porto San Paolo, Monti, Sant’Antonio di
Gallura, Calangianus, Bitti,
Onanì e
Pattada.
All’interno delle zone di vincolo, che interessa 710 allevamenti, è vietata la
movimentazione degli animali; in tutto il territorio provinciale il servizio
veterinario di Sanità animale della Asl di Olbia ha disposto visite cliniche, prelievi sierologici e
virologici, al fine di monitorare la situazione per escludere la
diffusione della malattia ed eventualmente,
laddove è possibile, revocare le restrizioni.
I
proprietari di suini sono invitati a mantenere gli animali rigorosamente
all’interno delle porcilaie, evitando la pratica del pascolo brado, in quanto ad
altissimo rischio di contagio della malattia. “Precisiamo che non vi è alcun rischio per il consumatore in quanto si tratta di un virus non trasmissibile all’uomo”, spiega Domenico Bacciu, del Servizio Veterinario della Asl di Olbia. “La Asl di Olbia invita gli allevatori a collaborare, così come sta già accadendo, con i nostri veterinari; inoltre così come prevedono i protocolli in questi casi è necessario evitare l’introduzione non autorizzata di animali, comunicare la presenza di eventuali sintomi della malattia, e inoltre fondamentale evitare di recarsi in aziende dove siano state segnalate morti di suini».
Il blocco della movimentazione resterà in vigore sino all’estinzione del focolaio e sino alla conclusione delle visite cliniche e dei prelievi che dovranno dare esito negativo: solo allora infatti verranno revocate le zone di protezione e sorveglianza.