venerdì 24 maggio 2013



      - "É inaccettabile che uno Stato perennemente smemorato si ricordi che la Sardegna é in Italia solo quando osserva la carta geografica per decidere dove depositare le sue scorie o i delinquenti mafiosi". Lo ha dichiarato il presidente Cappellacci, intervenendo sul possibile arrivo nelle carceri dell'isola di esponenti di spicco della criminalità organizzata. "La Sardegna - ha aggiunto il presidente- é nota per il suo straordinario patrimonio ambientale, paesaggistico, culturale e per i suoi valori. Non intendiamo subire il marchio indelebile di Cayenna d'Italia, già affibbiato in passato ad alcuni dei nostri angoli più incantevoli. Il ruolo cui aspiriamo é molto diverso ed é quello di scrigno di ciò che il nostro Paese ha di più prezioso: dalle bellezze naturalistiche a quelle culturali e identitarie. Per questo - ha concluso il presidente- ci opporremo all'inquinamento sociale che deriverebbe dallo sbarco di detenuti mafiosi. Se queste sono le attenzioni che lo Stato riserva alla nostra terra, non solo sono sgradite, ma sono altresì respinte con sdegno"

 

Meteo