L’INPS eroga le
indennità inerenti le prestazioni in deroga, solo previo ricevimento del singolo
decreto di competenza regionale (per ciascuna azienda) o, qualora si fosse in
presenza di aziende plurilocalizzate, di competenza ministeriale.
Con determinazione
n. 535 del 16 novembre 2012, la Provincia di Olbia Tempio si è conformata
all’interpello del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Direzione
Generale per l’attività ispettiva, n. 25 del 01 agosto 2012 che chiarisce come
“risultano iscrivibili nelle liste di mobilità di cui all’art. 4 D.L.
148/1993, i lavoratori dipendenti da datori di lavoro privati, imprenditori e
non, con organico aziendale anche inferiore a quindici dipendenti, con contratto
di lavoro a tempo indeterminato, sia a tempo pieno che parziale… cessati dal
rapporto a seguito di presentazione al datore di lavoro delle dimissioni per
giusta causa”; ovviamente la giusta causa deve essere adeguatamente
documentata con gli elementi che comprovano che il lavoratore si sta muovendo
per vie legali,questo per venire incontro al lavoratore e non attendere i tempi,
purtroppo non brevi, della giurisdizione del lavoro. Tale determinazione
disponeva, tra l’altro, l’accoglimento delle istanze presentate (4) a far data
dal 01 gennaio 2011, da lavoratori dimessisi per giusta causa.
Si ricorda che il
verbale di accordo istituzionale per la prima concessione degli ammortizzatori
sociali in deroga per l’anno 2010, sottoscritto presso l’Assessorato Regionale
del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale in data
14.01.2011, prevede che “se il lavoratore chiede il beneficio a seguito di
dimissioni per giusta causa potrà accedervi solo se iscritto nelle liste di
mobilità ai sensi della L. 236/93”. Con la determinazione n. 535/2012 si
è dato seguito anche a tale indicazione, così sanando le richieste di iscrizione
alle liste di mobilità Legge 236/93 pervenute nel 2011 e nel 2012.
Al momento non
risultano pendenti domande di iscrizione alle liste Legge 236/93 di lavoratori
dimessisi per giusta causa (tanto meno le decine di domande richiamate
nell’articolo).
Sarebbe preferibile
che la CISL anziché diffondere allarmismi inutili e immotivati, interloquisca
preventivamente con i competenti servizi della Provincia nell’interesse di una
corretta informazione ai cittadini”.
Assessore
provinciale al Lavoro
Avv.
Quirico Sanna