martedì 28 maggio 2013

Finanza denuncia usurai

sughero, usura, false fatturazioni e tassazione dei proventi illeciti. Ricostruito un volume d’affari nascosto al Fisco per oltre 10 milioni di euro in 5 anni. Sequestrati beni mobili e immobili per oltre 800.000 euro a tutela delle pretese erariali.
I Finanzieri della Tenenza di Tempio Pausania hanno sequestrato immobili in varie località dell’Alta Gallura, conti correnti, quote di fondi comuni d’investimento, 3 autovetture e una moto di grossa cilindrata per un valore complessivo di 800.000 Euro di proprietà di un soggetto già condannato in primo grado nel 2012 a 2 anni e 8 mesi di reclusione per usura.
Le Fiamme Gialle hanno dimostrato che i prestiti a tasso di usura ed i relativi altissimi interessi venivano mascherati dall’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Esse costituivano titolo giuridicamente opponibile dinanzi ad un Giudice nei confronti delle vittime dell’usura per poter ottenere l’esecuzione forzosa della riscossione dei debiti.
Le attività di polizia economico-finanziaria hanno riguardato il periodo dal 2004 al 2009 ed hanno consentito di accertare l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per circa 3.000.000 di euro; esse erano state contabilizzate dall’impresa, operante nel settore del sughero riconducibile all’usuraio condannato, che aveva omesso di dichiarare un volume d’affari complessivo pari a circa 10 milioni di euro.

 È stato possibile disporre il sequestro preventivo per equivalente solamente con riferimento alle violazioni constatate nel biennio 2008/2009, periodo successivo all’entrata in vigore della normativa introdotta dalla Legge 224 del dicembre 2007.

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