mercoledì 29 maggio 2013

Piano faunistico venatorio

Giovedi al via la serie di confronti tra la Commissione provinciale ambiente ed i Comuni al fine di elaborare un documento condiviso con le municipalità.

L’esame del piano faunistico venatorio che dovrà essere approvato dal Consiglio Provinciale, ha appena iniziato il suo percorso in base alla legge regionale del 23 maggio 1998 che prevede la stesura del piano regionale in base alle indicazioni provenienti dai territori.

La IV° Commissione provinciale , Ambiente Lavori Pubblici, competente in tema di caccia, presieduta dal Consigliere Andrea Nieddu,è al lavoro sul tema da diverso tempo, senza sosta, mantenendo il più possibile un basso profilo ed evitando polemiche vista la delicatezza dell’argomento. Per questo motivo si è ritenuto di avviare un percorso di concertazione con tutte le amministrazioni comunali del territorio al fine di elaborare uno strumento di pianificazione in tema di attività venatoria , corrente con la aspirazioni e le esigenze del mondo venatorio, della popolazione, nel rispetto delle risorse naturali.

La Commissione Ambiente, al fine di rendere più produttivi i lavori, ha ritenuto di accorpare e suddividere i Comuni della Gallura in distretti con caratteristiche territoriali omogenee e contigue, nell’ottica di valorizzare le peculiarità di ciascun territorio con scelte condivise.

Domani, giovedì 30 maggio, si svolgerà il primo incontro in agenda con i sindaci dell’area del distretto del Monte Acuto: Alà dei Sardi, Berchidda, Buddusò, Monti, Padru, Oschiri a cui si aggiungeranno Telti ed Olbia per quanto riguarda la frazione di Berchiddeddu.

“In qualità di presidente della Commissione – dichiara Andrea Nieddu – ribadisco la disponibilità ad adottare strumenti di pianificazione strategici per lo sviluppo del territorio quali il piano faunistico, solo in accordo con i sindaci, soprattutto in considerazione del fatto che vi è una situazione già gravata da una serie di vincoli imposti dalla legge che circoscrivono la libera attività venatoria”.

“In questa fase iniziale la Commissione Ambiente si pone in condizione di totale apertura alle istanze degli enti locali, dissociandosi pubblicamente dalle polemiche alimentate dai movimenti di protesta in questi ultimi mesi. Siamo interessati unicamente – prosegue – ad affrontare la discussione, seguendo la via del dialogo. Dopo i sindaci vedrà sedere ai tavoli di confronto i comitati faunistici provinciali e comunali, le associazioni venatorie e qualunque altro portatore di interessi”.

“Dal punto di vista cronologico – conclude Nieddu – è bene chiarire che il Consiglio provinciale ad oggi non ha votato alcun piano faunistico ecco perché questo vuole essere un punto di partenza condiviso e sostenuto da tutte le municipalità”

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